Udine: ecco “Terra” il volume sul saper fare friulano

Dopo “Fuoco”, “Acqua” e “Aria”, presentati ogni anno come strenna natalizia, con “Terra” si conclude la collana di volumi che la Camera di Commercio di Pordenone-Udine ha voluto dedicare alle diverse espressioni del mondo dell’artigianato friulano, legata ciascuna a uno dei quattro elementi naturali.

Il racconto di “Terra” è fatto di parole e immagini, le prime di Walter Filiputti, le seconde di Laura Tessaro. Il libro è stato presentato oggi in un’affollata Sala Valduga alla presenza, oltre che dell’autore e della fotografa, anche del presidente camerale Giovanni Da Pozzo, del sindaco Pietro Fontanini, dell’editore Mario Busso (la pubblicazione è promossa dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine e coedita assieme a Vinibuoni Biblioteca) e del componente di giunta e rappresentante degli artigiani Silvano Pascolo.

Sono quasi 250 artigiani che si possono scoprire sfogliando i quattro volumi della collana, di cui una sessantina solo in quest’ultimo, in cui la terra, con la sua produttività e in particolare gli alberi e il legno (ma non solo!), si lega e dà vita in tantissimi modi, anche inaspettati, all’inventiva e all’eccellenza dell’artigianato.

«Terra è dunque la meta, ma è anche la tappa di un viaggio che ogni giorno, come persone, facciamo e faremo all’interno della produttività della nostra regione. Con la bellezza mozzafiato della natura e quella della capacità dell’uomo di utilizzarla con passione, cura e soprattutto rispetto, chiudiamo il sipario su questa collana», ha detto il presidente Da Pozzo, ricordando l’importanza del comparto artigiano, anche in termini numerici, all’interno dell’economia regionale. «Le imprese artigiane, nelle province di Pordenone e Udine rappresentate dalla nostra Camera di Commercio, sono 21.300 – ha detto –. Rappresentano il 75,3% delle imprese artigiane dell’intera regione e sono quasi un terzo del totale delle imprese».

Terra, ha confermato l’editore Busso, «è perfetto come completamento della collana, perché la terra riassume in sé tutto, rappresenta il mondo, la vita e rappresenta il territorio e la sua cultura più vera e profonda, le sue persone». E infatti Filiputti ha messo al centro del racconto proprio le persone e il loro saper fare. «Più che parlare dei prodotti, infatti – ha rimarcato –, in questo libro e in queste collane parlo delle persone che ci stanno dietro, perché è “chi” e “come” si lavora che rendono sorprendente e davvero unico questo viaggio alla riscoperta del nostro territorio». Dagli esperti di alberi e foreste e abeti di risonanza, tra le pagine del libro si passa a raccontare di erbe ed erboristerie e poi di falegnamerie e imprese innovative, di chi ha dedicato la vita all’arte del marangon,  come il falegname si chiama in lingua friulana, e di come questo mestiere travalichi i secoli, praticamente dalla notte dei tempi, e punti dritto al futuro, una professione mai fuori moda e anzi oggi anticipatrice di tendenze, tecnologie e visioni, di grande innovazione, ha spiegato l’autore, evidenziando come «tutti gli artigiani con cui ho parlato si sono augurati che la scuola possa preparare in modo più puntuale gli studenti ad affrontare un mondo del lavoro, anche artigiano, che ha idee, metodi, processi e strumenti sempre più innovativi e in continua evoluzione». Filiputti ha anche riportato «la positiva sorpresa nell’incontrare gli artigiani del Distretto della sedia – ha detto –, dove ho trovato persone con tanta voglia di fare, di innovare e crescere. Ho trovato un’incredibile capacità di rinascita del distretto, dove è evidente che oggi è importante creare valore con la qualità di un saper fare unico, non affatto correre al prezzo più basso».

Se “Terra” è l’ultimo tassello della collana dedicata all’artigianato, non si chiude qui il viaggio della Camera di Commercio alla scoperta del mondo economico del territorio. Come annunciato dal presidente Da Pozzo, si aprirà con il prossimo anno un nuovo percorso editoriale, dedicato questa volta al comparto agricolo. Prima di questa collana, l’ente camerale per un quinquennio si era concentrato sull’enogastronomia, con i cinque volumi dedicati agli «artigiani del gusto», suddivisi in cinque aree ideali dal mare alla collina alla montagna, alla scoperta di ristoratori e produttori che rendono grande la nostra tradizione e offerta enogastronomica.