Udine: Folkest parte dal Cormor – 22/23 giugno 2012

L’inizio meteorologico dell’estate udinese si celebra al Parco del Cormôr con una novità destinata a diventare tradizione. Dalla collaborazione fra Folkest e Coop. Nuove Tecniche di Pordenone, scaturisce questo nuovo format che abbina la qualità della musica dal vivo alla dimensione naturalistica del luogo, all’insegna della convergenza organizzativa fra due realtà da anni operanti in regione. Le due serate, che si annunciano trascinanti e capaci di convogliare l’attenzione di un folto pubblico, saranno animate da quattro autentici protagonisti della musica targata Friuli-V.G. Si parte il 22 giugno con i Nosisà: oltre dieci anni erano passati dal loro ultimo lavoro discografico, un lasso di tempo come l’attimo fuggente ed eterno di un’eclissi di sole, ma la grande stella ha saputo splendere di nuovo vigorosa. Questo è “Neri Cjarbon”, nero carbone, nero come la notte, nero come l’Africa, nero come un suono lontano. I Nosisà sono di nuovo in scena, pronti a stupire ancora chi li ha amati, cantati, seguiti e abbandonati. Se volete saranno luce e colore, un raggio di calore in un mondo nero carbone… Così si sono ripresentati al loro pubblico a distanza di un bel po’ di anni dal loro ultimo disco, sempre per l’etichetta FolkestDischi. Eccoli nuovamente tra noi con il loro suono compatto, con una cifra stilistica che conferisce ulteriore valore all’elevato tasso tecnico dei singoli musicisti, che fanno di questa formazione una delle grandi realtà della musica friulana.
E, nella stessa serata, una novità da gustare con attenzione: Q-Blues. Il nome sta per Quasi Blues e i Q-Blues propongono una divertita, rispettosa e partecipata rivisitazione degli evergreen del rock-blues degli anni ’60 e ’70. Gli eroi di un tempo e i loro brani più famosi diventano la colonna sonora di un viaggio in cui la chitarra elettrica gioca con la voce, l’hammond interagisce con le tastiere e una robusta sezione ritmica raccoglie il tutto con avvolgente energia e un pizzico di nostalgia. Di prossima pubblicazione un Cd per l’etichetta Folkest Dischi, presentato in esclusiva durante il festival 2012.
La serata del 23 giugno vede l’attesa partecipazione di Lino Straulino. Cantante, cantautore, chitarrista e polistrumentista carnico è attivo dal 1983 e da allora considerato uno dei più importanti rappresentanti di quella che viene definita “nuova musica friulana”. Titolare di numerosi progetti discografici e produzioni live, ha anche collaborato con molti prestigiosi artisti della sua regione, musicando e arrangiando le poesie di Maurizio Mattiuzza, suonando e cantando con Aldo Giavitto, Andrea Del Favero, Loris Vescovo, Stefano Fedele e Priska Benelli nonché militando in gruppi folk (Mitili FLK e La Sedon Salvadie) e rock (Fale Curte). Nel 2009 ha dato vita a una formazione d’ispirazione medievale, La Munglesa, che ripropone ballate italiane da lui riarrangiate insieme a Elisabetta Boiti, Gabriella Gabrielli e Antonella Macchion. Il suo strumento preferito è la chitarra acustica, ma predilige anche la chitarra banjo, l’armonica blues, il violino, le tastiere elettroniche, le percussioni e quasi tutti gli strumenti tipici del folk revival degli anni Ottanta (armonium, cornamusa, mandolino, glockenspiel, tin whistle e molti altri). Coprotagonisti della serata, i triestini To Loo Loose: attivi dal 1995 suonano con l’obiettivo di non riproporre fedelmente in ambiente mediterraneo le suggestioni della verde Irlanda, ma di calarle nella nostra realtà musicale e culturale a suon di birra e divertimento, cucendo sui ritmi mesti o sugli scatenati sincopati dell’Isola verde un sound rockeggiante nuovo di zecca, capace di far rivivere i brani della tradizione irlandese in composizioni completamente nuove, sempre bagnate di piacevoli sonorità folk. Il loro, per ora unico, Cd “Donkey Riding” (Folkest Dischi) è la fedele testimonianza di una sonora dichiarazione d’intenti.
Il programma è sostanzioso, l’ambientazione ideale: manca solo l’applauso di un pubblico in festa, che siamo sicuri non potrà mancare per trasformare un’idea di collaborazione in un grande evento musicale di rilevanza quantomeno regionale.

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