Udine: Fontanini, “Io, guarito grazie alla sanità e a Padre Pio”

fontanini“Alcuni mesi fa mi hanno diagnosticato un tumore, una brutta tegola cadutati in testa mi dissero i medici: Presi, quindi, subito a curarmi all’ospedale di Udine, ma accanto alla scienza credo sia intervenuta anche la fede e la religione in quanto una notte in sogno mi è apparso padre Pio che si sedette ai piedi del mio letto e mi confortò rincuorandomi e incoraggiandomi. E pensare ch’io mai pregai prima questo santo del Sud Italia privilegiando, da buon leghista, la Madonna di Castelmonte”: è quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Udine, l’onorevole Pietro Fontanini, alla conferenza tenuta con l’arcivescovo emerito di Udine, mons. Pietro Brollo, dal titolo “i due Pieri si raccontano” su iniziativa dell’associazione Euretica, in collaborazione con Il Comitato Friul Tomorrow 2018, all’Istituto Jacopo Linussio di Tolmezzo. Ad aprire l’incontro sono stati i presidenti di Euretica, Alessandro Grassi, e del Comitato Friul Tomorrow 2018, Daniele Damele, presenti anche il preside del Linussio, Fabio Pellizzari e don Davide Larice, anch’egli del Comitato Friul Tomorrow 2018.

Fontanini ha proseguito rendendo noto che “ad agosto sono andato a ringraziare e pregare sulla tomba di padre Pio in quanto oggi sono qui con la malattia in fase di remissione evidentemente grazie all’ottima sanità del Friuli, ma anche all’aiuto di qualcosa di trascendente. Questa – ha concluso sul punto il presidente della Provincia udinese – è la mia piccola storia, ma sono molte le persone che guariscono da un tumore oggi”.

Immediata è stata la reazione compiaciuta di mons. Brollo che ha detto come “da queste esperienze possiamo capire il senso della vita che non può che essere quello di affidarsi al Signore aprendogli il nostro cuore”. Brollo ha anche specificato che “amare significa uscire da noi stessi e volere il bene dell’altro”.

Molti altri i temi trattati dai due relatori stimolati dalle domande poste loro da Damele. Così sullo sport Fontanini ha confessato di aver fatto il calciatore e di dilettarsi, oggi, nelle camminate in montagna mentre il vescovo Brollo oggi pratica lo sci anche se il cuore lo ha lasciato in un campo di calcio: “quando scelsi di fare il prete in molti mi dissero che era un peccato perché non avrei più potuto giocare a calcio, sport nel quale sarei forse riuscito bene”. Insomma abbiamo perso un Di Natale e guadagnato un prete gli ha allora chiesto Damele: “forse sì, ma un Di Natale un po’ più alto” gli ha replicato col sorriso Brollo. Ambedue i conferenzieri hanno concordato sul “fattore educativo dello sport praticato con passione e fair play come costantemente indicato dallo stesso Comitato Friul Tomorrow 2018 ai giovani”.

L’evento ha avuto il patrocinio di Assocomsumatori Udine, dell’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido), che da sempre mira a favorire stili di vita corretti per prevenire l’ingrossamento delle liste d’attesa per ricevere un organo, e della società Siram SpA.