Udine: Friuli Innovazione, fatturato + 48%

img_parco3d1236 consulenze di trasferimento tecnologico, una trentina di eventi realizzati, oltre 20 proposte progettuali a valere su bandi europei e nazionali, 3 nuove imprese avviate, 4 accelerate e un centinaio di idee di business supportate, un centro di eccellenza sulla simulazione di guida inaugurato, 24 imprese insediate al Parco Scientifico.

Questi sono alcuni dei dati del 2010 che fanno riferimento alle quattro aree di servizio (Trasferimento Tecnologico, Finanziamenti alle Imprese, Fare Impresa e Insediamento) in cui è strutturata l’offerta di Friuli Innovazione, consorzio nato dalla volontà di soci come l’Università di Udine, che tuttora ne detiene la maggioranza relativa, per avvicinare mondo della ricerca e dell’impresa e portare innovazione e quindi valore al tessuto economico regionale.

Il 2010 vede confermato un trend di crescita importante, sia in termini di attività svolte che di risorse mobilitate. Sono cresciuti i servizi prestati a imprese già costituite o aspiranti imprenditori (+8% per Trasferimento Tecnologico; + 162% per supporto idee di business) e si sono mantenute intense le attività progettuali, con 21 proposte presentate, di cui 6 su bandi internazionali e 15 su bandi regionali. I settori dominanti dei progetti rimangono quelli chiave per Friuli Innovazione, ovvero demotica, biomedicale, navale-nautico e estende ICT; le tipologie sono riconducibili alla ricerca industriale, al supporto all’imprenditorialità e all’internazionalizzazione.

Per quanto riguarda l’insediamento al Parco anche per il 2010 si è registrato il “tutto esaurito” con 24 tra imprese e laboratori, che danno origine a 126 posti di lavoro di cui oltre la metà altamente qualificati (il 43% sono ricercatori, il 36% tecnici specializzati). Anche i risultati economici delle prime 15 imprese incubate da Techno Seed hanno fatto registrare nel 2010  un aumento di fatturato complessivo del 48% a dimostrazione del potenziale di crescita delle imprese, anche piccole e piccolissime, ma con forte componente R&D.

PROSPETTIVE

Con 22 progetti in corso, anche il 2011 si preannuncia denso. Inoltre, a breve inizieranno  lavori di costruzione di tre nuovi edifici (Progetto Ampliamento Parco) al cui termine, naturalmente, la capacità di hosting del PST risulterà notevolmente accresciuta. Per quanto riguarda Friuli Innovazione, invece, si è assistito a una stabilizzazione e continua riqualificazione del personale, che ha permesso un aumento significativo delle attività afferenti sia ai servizi che ai progetti, contestualmente a un’ottimizzazione dei processi e dell’uso delle risorse interne.

La crescita e i risultati di Friuli Innovazione sono in netta controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia – ha detto il rettore Compagno commentando l’illustrazione dei risultati – e già questo è motivo di orgoglio per l’Università, che ha voluto fortemente creare Friuli Innovazione quale intermediario dell’innovazione allo scopo di portare dentro le aziende e sul mercato i risultati della ricerca teorica ed applicata che si fa in accademia.”

Il segreto di questa crescita, virtuosa due volte perché Friuli Innovazione non riceve contributi per la gestione corrente, – ha continuato Cristiana Compagno – risiede soprattutto nelle persone che ci lavorano, nella loro preparazione, motivazione e passione”.

Concorde su questo punto anche il prof. Sergio Cecotti, presidente di Friuli Innovazione, che ha sottolineato la sfida aperta per il futuro, che comincia con la costruzione di tre nuovi edifici (i cantieri partiranno entro maggio).

Finora abbiamo portato a casa risultati importanti e misurabili che dimostrano la nostra capacità di crescita. La Regione per la prima volta nel 2011 ci ha assegnato un contributo per il funzionamento della struttura, riconoscendo la validità di questa realtà. Chiaramente il Progetto Ampliamento Parco è un primo passaggio verso una crescita dimensionale significativa, che rappresenta un’opportunità per tutto il territorio e che ci auguriamo possa attrarre stabilmente gli investimenti della Regione”.

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