Udine: giovani archeologi a convegno – 5/8 giugno 2017

11-ricognizione-archeologica1Mondi a confronto” è il tema della 5ª edizione del convegno internazionale “Broadening Horizons” dedicato ai giovani archeologi che si terrà a Udine dal 5 all’8 giugno, organizzato dall’Ateneo friulano. Indirizzato soprattutto ai giovani ricercatori di archeologia del Vicino Oriente, del Levante e Mediterraneo Orientale, l’evento ospiterà più di 120 partecipanti provenienti da Europa, Australia, Israele, Kurdistan iracheno e Libano. Si tratta dell’ultima edizione del congresso che ha avuto luogo in altre prestigiose università europee (Ghent, Lione, Barcellona e Torino).

 

Il tema scelto quest’anno, “Mondi a Confronto”, coinvolge un ampio numero di discipline archeologiche e storico artistiche, anche non tradizionalmente legate all’archeologia del Vicino Oriente. I partecipanti indagheranno e approfondiranno temi nuovi e multidisciplinari allo scopo di promuovere lo scambio di idee e conoscenze tra i ricercatori che rappresentano il futuro dell’archeologia del Vicino Oriente.

 

Il convegno si aprirà lunedì 5 giugno, alle 14, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine. Le sei sessioni previste spaziano dal Medio Oriente al Mediterraneo e coprono temi di ricerca che coinvolgono l’archeologia classica, mediterranea e vicino orientale. Tra i relatori figurano Marcella Frangipane dell’Università di Roma La Sapienza, Aren Maeir dell’Università di Bar-Ilan a Ramat Gan, Tel Aviv (Israele), John MacGinnis del British Museum di Londra e Hassan Ahmed Qasim della Direzione delle Antichità di Dohuk (Kurdistan iracheno). Dal 6 all’8 giugno i lavori proseguiranno a palazzo di Toppo Wassermann (via Gemona 92, Udine). Il programma, che si svolgerà in lingua inglese, è disponibile online all’indirizzohttp://bh5.uniud.it/.

 

Come spiega Marco Iamoni, referente per l’Università di Udine del comitato organizzatore e docente di Archeologia del Levante e del Vicino Oriente, «il congresso ha lo scopo di riunire i numerosi ricercatori, all’inizio della loro carriera accademica, impegnati nello studio dell’archeologia di un’area fondamentale per la storia dell’umanità. Il Vicino Oriente rappresenta la “Culla della Civiltà” e l’Università di Udine è da anni in prima linea nella ricerca e tutela del suo patrimonio archeologico. Punto di forza dell’evento è proprio il suo nascere da giovani ricercatori udinesi per creare un momento di crescita e formazione, ma anche di scambio di conoscenze, con giovani archeologi provenienti da altri atenei nazionali e internazionali, molti dei quali attivi sul campo come membri di missioni archeologiche».

 

Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine su impulso dei giovani ricercatori coinvolti nella missione archeologica dell’Ateneo nel Kurdistan iracheno.