Udine: Park I Maggio, provincia vs comune, “Tutelare il Sello o sarà blocco lavori”

La violazione è palese: da un lato c’è la nota del Comune datata 11 aprile 2013 con la quale l’amministrazione comunale garantiva alla Provincia di Udine l’accesso incondizionato al cantiere allestito per l’esecuzione delle opere di manutenzione straordinaria della copertura dei laboratori dell’Istituto Sello; dall’altro lato si riscontra l’interdizione di fatto che contrasta con quanto concordato, visto che la stradina d’ingresso al cortile interno della scuola risulta inaccessibile, inficiando anche i lavori in corso di Palazzo Belgrado funzionali alle attività scolastiche, alla sicurezza del fabbricato e degli utenti.
Il dirigente dell’area tecnica del Servizio Edilizia ha preso carta e penna e ha inviato un ultimatum a Palazzo D’Aronco e ad SSM in cui si chiede, senza mezzi termini, il ripristino dell’accesso incondizionato, con l’inequivocabile aggiunta che “in difetto – si legge nella missiva – si procederà alla tutela dei diritti di questa amministrazione nelle sedi opportune”. L’avvio è lanciato. Nella lettera inviata al Comune (e per conoscenza anche al liceo artistico Sello), la Provincia respinge al mittente le immotivate e infondate richieste circa la necessità di concordare una modifica, seppure temporanea, al Certificato prevenzione incendi in atto: “Del tutto irricevibile”, commenta l’assessore Carlo Teghil, visto che, semmai, “è il Comune che deve predisporre un accesso adeguato, come del resto rilevato dallo stesso Comando dei Vigili del Fuoco”.
Una seconda lettera è stata spedita alla Prefettura sulla questione dei rumori e delle vibrazioni. “Sono stati richiesti all’amministrazione comunale – si legge – i necessari chiarimenti”, visto che ad oggi non è arrivata alcuna risposta. La Provincia sta per acquistare, per un importo pari a 11 mila euro, la strumentazione necessaria per effettuare rilievi costanti in proprio sulle vibrazioni prodotte dal cantiere della Vidoni e gli effetti indotti sulla sede scolastica, anche perché , al momento, la Provincia non ha ricevuto notizia alcuna su modalità, tempi ed esiti dei monitoraggi che starebbe effettuando l’impresa esecutrice.