Udine: Piazza Venerio si trasforma in spiaggia – Festa e musica – 3 agosto 2012

Una festa a cielo aperto in pieno centro per dare vita ancora una volta alla Tartaruga di piazza Venerio. Dopo il concerto dei Playa Desnuda, la notte Bianca, purtroppo rovinata dal maltempo, ora è il momento di una grande festa aperta a tutti, ad ingresso libero, con musica, proiezioni e una vera e propria spiaggia in città. L’appuntamento è per venerdì 3 agosto dalle 18 fino a mezzanotte, con chiusura della musica alle 23, naturalmente in piazza Venerio, che per l’occasione diventerà un luogo di villeggiatura estiva, con tanto di sdrai e ombrelloni.

Dalle 18 sul palco si alterneranno cinque dj. Direttamente dall’Australia Sidney Kebosh, che presenterà le sue ultime produzioni firmate Tokyo red recording e gli udinesi Andrea Gemolotto, Maurizio Zilli, C-brothers aka Red & Marco, Loris Comelli e il suo nu-funk. Spazio anche alla disco, all’elettronica e alla house, mentre Tokio e Wario si occuperanno della video-arte, mentre i due fotografi Bartolomeo Rossi e Andrea Degano faranno un reportage della serata.

“Ci piaceva l’idea di reinterpretare un luogo che da piazza di cemento è diventato un verde giardino – raccontano gli organizzatori della festa Luca Bernardis e Stefano Riva di Elite Eventi, in collaborazione con vicino/lontano – con un connotato ancora più estivo, ricreando la dimensione di una spiaggia”. Un’idea in linea con l’obiettivo del progetto realizzato dai tre architetti udinesi Luigi Montalbano, Alessandro Verona e Luca Gremese. “Ci piacerebbe che il giardino, nato come contenitore – spiega Montalbano – da riempire, diventasse parte della città, per programmare una serie di attività e restituire al centro un luogo ancora poco sfruttato. Dal punto di vista tecnico, le piante possono vivere a lungo e in buone condizioni anche su un suolo di cemento come piazza Venerio. E ai commercianti della piazza l’iniziativa è piaciuta molto, tanto che hanno portato avanti una raccolta firme per trasformare il progetto da temporaneo a permanente”.

Lascia un commento