Udine: professioni intellettuali, Serracchiani “Necessarie sinergie”

serracchianiFormazione, ricerca, impresa e professione. Il primo forum delle professioni intellettuali unisce i quattro attori della conoscenza. L’obiettivo, ha ricordato nell’Auditorium del Palazzo della Regione di Udine il presidente di Federprofessionisti Udine Romeo La Pietra, «è di metterli in rete, nella consapevolezza che, tutti assieme, possano dare un contributo determinante al rilancio della competitività del territorio».

Una proposta, accolta, al centro del dibattito “Per una Regione della conoscenza”, avviato dalle sollecitazioni del sociologo Gian Paolo Prandstraller e che ha visto al tavolo dei relatori la presidente della Regione Debora Serracchiani, il presidente di Area Science Park Adriano De Maio, le Università di Trieste e di Udine (presenti con il rettore di Trieste Maurizio Fermeglia e il pro rettore vicario di Udine Angelo Vianello), i presidenti di Confindustria Udine Matteo Tonon e di Confartigianato Fvg Graziano Tilatti. Tutti d’accordo nel sostenere la strada della collaborazione.

Per la presidente Serracchiani l’appuntamento è stato anche l’occasione – oltre che per acquisire la tessera numero uno della nuova associazione “Professionisti per il Friuli Venezia Giulia” – per rilanciare il tema della «rete»: «Per il consolidamento del processo di modernizzazione della nostra realtà occorre che siano create sinergie tra i centri di ricerca, per favorirne l’aggregazione e il dialogo, con l’obiettivo di facilitare l’ingresso dell’innovazione tecnologica nelle aziende».

Serracchiani ha quindi parlato dell’opportunità di razionalizzare anche strumenti consolidati in regione, come il comparto unico: «Tema delicato e strutturale. Non possiamo far finta che non esista, anche perché costa molto. Con la riforma degli enti locali, sarebbe possibile immaginare una nuova pubblica amministrazione in cui professionalità, capacità e merito siano elementi cardine».

Il forum è stato aperto dalla “fotografia” del presidente La Pietra: «I professionisti degli ordini e collegi professionali Fvg sono cresciuti in pochi decenni da un numero contenuto, se non marginale ed elitario, fino ad assumere una dimensione di centralità nel processo produttivo ed economico». I più di 41mila professionisti in regione (22 ordini insediati in 61 sedi) sono distribuiti nell’area sanitaria (olt re 20mila), in quella tecnica (circa 13.300) e in quella economico sociale giuridica (7.600).

«Significativo che l’impresa sia al nostro fianco – sottolinea l’ingegner La Pietra –. Si tratta di avviare una riflessione comune sulle strategie più opportune per cercare di restituire competitività alla regione. Consapevoli, non solo come numeri ma anche per la pervasività del nostro lavoro, che riguarda e attraversa tutti i settori che operano nella conoscenza, di poter dare un contributo non secondario».

Il presidente di Federprofessionisti Udine ricorda quindi che «il Friuli Venezia Giulia dispone di accreditate università, di centri di ricerca di livello internazionale, di parchi scientifici, di un imprenditoria delle dimensioni opportune e di un sistema professionale integrato e diffuso in tutto il territorio. E’ dunque una regione che possiede tutte le condizioni per cercare di essere competitiva sul terreno della conoscenza sviluppando ricerca e innovazione. Per fare ciò non può che fare leva sul lavoro professionale e quindi sul capitale umano che tale lavoro è chiamato a svolgere. Un adeguato sistema di relazioni e di networking nel contesto territoriale che metta adeguatamente in rete tra loro i vari mondi che alimentano o si alimentano di conoscenza e con i decisori pubblici è il primo passo in questa direzione».