Udine: sicurezza in primo piano in Provincia

sicurezza provincia
“La sicurezza negli enti locali” è il titolo dell’incontro fortemente voluto dal presidente della Provincia di Udine on. Pietro Fontanini che si è tenuto questa sera a palazzo Belgrado. Protagonista il Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Un incontro, al quale ha partecipato anche l’assessore regionale alla pianificazione territoriale, autonomie locali e sicurezza, relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti e al quale hanno preso parte i componenti di Giunta e Consiglio provinciale nonché i sindaci dei comuni del territorio, i parlamentari eletti in regione nonché Prefetto e Questore di Udine e le più alte cariche di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. «Il fatto che il Ministro Maroni sia qui questa sera – ha affermato Fontanini – riafferma, il valore delle Province che, come enti di area vasta, hanno ancora un forte ruolo. La Provincia è l’ente di area vasta, oggetto di atroci polemiche. Qualcuno ritiene che per razionalizzare i bilanci dello Stato, per eliminare tutti i mali bisogna eliminarle. Il presidente di questa Provincia, ma anche il ministro dell’interno, crede che le Province abbiano un valore, un ruolo specifico nella difesa dei popoli che rappresentano. Eliminarle significherebbe andare verso l’omologazione, verso perdita dell’identità». Il presidente Fontanini è passato poi al tema dell’incontro: la sicurezza. «Ringrazio – ha detto rivolgendosi al Ministro – per il lavoro fatto finora dal Governo, da tutti gli uomini della sicurezza per il grande lavoro di questi anni. I risultati si sono visti, i cittadini sono contenti. Le spese hanno dato risultati tangibili come la diminuzione dei reati». Fontanini ha fatto il punto poi sui progetti avviati dalla Provincia. «Sono due – ha spiegato Fontanini – gli ambiti di intervento sul quale stiamo intervento: videosorveglianza e sicurezza stradale. Attualmente gli edifici di competenza della Provincia (istituti scolastici, sedi di uffici, magazzini stradali e altri a destinazione d’uso varia) sono dotati di sistemi di allarme antintrusione che svolgono un’importante funzione per la tutela dei beni da atti di vandalismo e danneggiamento ma non rispondono in maniera soddisfacente alle complesse problematiche della sicurezza. Nell’ambito delle iniziative in materia di politiche di sicurezza e promozione della legalità finalizzata al contrasto di fenomeni di illegalità concernenti il patrimonio e la sicurezza pubblica – ha spiegato -, l’amministrazione regionale ha istituito un programma di finanziamenti rivolti a soggetti pubblici: questo Ente provinciale è destinatario di un finanziamento (Euro 1.679.932,05 di cui Euro 1.163.832,05 per scuole ed Euro 516.100,00 per immobili destinati ad altri usi) con il quale è stato predisposto un intervento per la “Fornitura e posa in opera di sistemi di videosorveglianza destinati alla vigilanza, controllo e prevenzione in edifici sedi di istituti scolastici, uffici, magazzini stradali e siti della viabilità di competenza della Provincia di Udine”. Un altro fronte d’intervento nel quale siamo particolarmente impegnati è quello per la sicurezza stradale. Il nostro progetto è “Easy Foot, lascia che sia il tempo a correre”. Si tratta – ha proseguito – di un progetto integrato multisrettoriale e multidisciplinare di sicurezza stradale da un milione di euro della Provincia di Udine, finanziato dalla Regione Fvg (90%) e dalla Provincia stessa (10%) e coordinato dall’Automobile Club di Udine. L’obiettivo è ambizioso: contribuire attraverso attività di prevenzione alla riduzione dei morti e dei feriti sulle strade della provincia di Udine, in linea con quanto detto dall’Unione Europea. Ecco le cose che ci vedono mobilitati per dare risposte ai cittadini. Sicurezza – ha detto – che si trasforma in una maggior tutela per il nostro futuro. Ringrazio il grande lavoro fatto dal governo e soprattutto del Ministero dell’interno su alcuni fronti come il contrasto agli sbarchi di clandestini. Interventi che chiedevamo e abbiamo ottenuto».
L’assessore Seganti ha illustrato l’impegno del proprio assessorato per la sicurezza del territorio e dei grossi investimenti in materia.
Il ministro Maroni da parte sua ha ringraziato il presidente Fontanini per averlo riportato in un luogo importante per la democrazia rappresentativa: Maroni ha ricordati i suoi esordi da Consigliere comunale di minoranza: la sua esperienza politica è partita dal dibattito e dalla concretezza degli enti locali. Concretezza che spesso nelle aule parlamentari si perde. Quanto alla materia fulcro dell’incontro, Maroni ha evidenziato come il suo sia il metodo della “verifica dei risultati”. Sono tre le grandi aree di intervento: lotta all’immigrazione clandestina, alla criminalità organizzata e per la sicurezza urbana. Grandi i risultati finora conseguiti dal Governo: in 2 anni si è ridotta la lista dei latitanti pericolosi da 30 a 5, anche la lente è puntata sui beni della criminalità organizzata. Il Ministro Maroni ha concluso ringraziando gli amministratori locali per tutto quello che è stato fatto e quanto “continuerete a fare per i vostri cittadini”.


INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN PROVINCIA DI UDINE
PROGETTO VIDEOSORVEGLIANZA

Attualmente gli edifici di competenza della Provincia di Udine (istituti scolastici, sedi di uffici, magazzini stradali e altri a destinazione d’uso varia) sono dotati di sistemi di allarme antintrusione che svolgono un’importante funzione per la tutela dei beni da atti di vandalismo e danneggiamento vario ma non rispondono in maniera soddisfacente alle complesse problematiche della sicurezza. Nell’ambito delle iniziative in materia di politiche di sicurezza e promozione della legalità finalizzata al contrasto di fenomeni di illegalità concernenti il patrimonio e la sicurezza pubblica in genere, l’Amministrazione regionale ha istituito un programma di finanziamenti rivolti a soggetti pubblici. In particolare questo Ente provinciale è destinatario di un finanziamento (Euro 1.679.932,05 di cui Euro 1.163.832,05 per scuole ed Euro 516.100,00 per immobili destianati ad altri usi) con il quale è stato predisposto un intervento per la “Fornitura e posa in opera di sistemi di videosorveglianza destinati alla vigilanza, controllo e prevenzione in edifici sedi di istituti scolastici, uffici, magazzini stradali e siti della viabilità di competenza della Provincia di Udine”.
I siti interessati dall’installazione si dividono in quattro categorie: edifici sedi di istituti scolastici, edifici sedi di uffici, edifici sedi di magazzini stradali e sottopassi. Per quanto riguarda la prima categoria i lavori interesseranno il Centro scolastico di viale Leonardo da Vinci a Udine; il Centro scolastico Udine Est e quello di Cividale-Rubignacco nonchè Conservatorio musicale statale “J. TOMADINI” di Udine. Sistemi di videosorveglianza saranno istallati nella sede del capoluogo friulano della Provincia di Udine. Complessivamente unici i magazzini stradali interessati dagli interventi (a Palmanova, Santa Maria La Longa, Virco di Bertiolo, Udine, Nimis, Aveacco di Colloredo di Monte Albano, Rodeano Alto di Rive d’Arcano, Cividale del Friuli, Località Piedim di Arta Terme, sulla S. P. Val Raccolana – Chiusaforte e a Villa Santina nella frazione di In villino. Quanto ai sottopassi gli interventi in programma sono una dozzina: a Villa Vicentina, Località Galli, Mezzana, Precenicco, Basagliapenta, Buttrio, Lovaria, Manzano, Udine-Pradamano, Basiliano, Bressa, Forgaria.
Attualmente è in corso la procedura di gara per l’individuazione dell’affidatario dell’intervento anzidetto. L’installazione di impianti di videosorveglianza negli ambiti in oggetto è finalizzata alla tutela di beni e persone, in sinergia con i sistemi di protezione convenzionali esistenti e nel rispetto di un corretto bilanciamento tra l’esigenza di sicurezza ed il diritto alla privacy dei cittadini (in particolare non sarà attuata videosorveglianza all’interno dei fabbricati).
In osservanza al quadro normativo vigente in materia di protezione dei dati personali (privacy) le caratteristiche tecniche dei sistemi di videosorveglianza e gli aspetti gestionali saranno uniformati ai contenuti del provvedimento dell’08.04.10 emesso dal Garante della privacy, ai disposti del Codice in materia di protezione dei dati personali (D. L.vo 30.06.03 n. 196), nonché alle altre disposizioni di legge applicabili agli ambiti in oggetto (Statuto dei lavoratori Legge 300/1970, diritto dello studente alla riservatezza art. 2, comma 2, d.p.r. n. 249/1998, ….).
In particolare, in adempimento ai recenti indirizzi del provvedimento dell’08.04.10 emesso dal Garante della privacy, si sta provvedendo all’acquisizione della verifica preliminare da parte dell’Autorità Garante. I sistemi di videosorveglianza saranno dotati di funzionalità idonee a riconoscere le situazioni di allarme per le quali attivare la registrazione delle immagini rendendole disponibili tramite collegamento telematico anche agli organi delle Forze dell’Ordine per l’accertamento di eventuali forme di reato in atto.
Per ciascuna tipologia di sito oggetto dell’intervento i sistemi di videosorveglianza avranno delle caratteristiche ad hoc. Per gli Istituti scolastici le videocamere saranno idonee a garantire la protezione da intrusioni già dal perimetro degli ambiti esterni di pertinenza dei fabbricati. Per gli Uffici provinciali la finalità della videosorveglianza sarà connessa al legittimo interesse di tutela dei beni da danneggiamenti e atti di vandalismo, nonché al controllo di accesso. Nerl caso dei magazzini stradali l’intervento sarà connesso al legittimo interesse di tutela dei beni da danneggiamenti e atti di vandalismo, nonché all’acquisizione di informazioni locali puntuali in occasione di situazioni meteorologiche critiche ai fini dell’attuazione tempestiva da parte delle squadre tecniche della Provincia dei provvedimenti di salvaguardia sulle sedi viarie di competenza. Per i sottopassi stradali di competenza provinciale a rischio di allagamento la videosorveglianza rappresenta una misura complementare di notevole interesse ai fini della rapidità di intervento delle squadre tecniche della Provincia di Udine e della struttura regionale della Protezione Civile per la tutela dell’incolumità degli utenti.

PROGETTO PER LA SICUREZZA STRADALE – EASY FOOT
Easy Foot, lascia che sia il tempo a correre. E’ il progetto integrato multisrettoriale e multidisciplinare di sicurezza stradale da un milione di euro della Provincia di Udine, finanziato dalla Regione Fvg (90%) e dalla Provincia stessa (10%) e coordinato dall’Automobile Club di Udine. L’obiettivo è ambizioso: contribuire attraverso attività di prevenzione alla riduzione dei morti e dei feriti sulle strade della provincia di Udine, in linea con quanto detto dall’Unione Europea. Il logo, simbolo del progetto, vede riuniti in un’unica immagine un piede nudo appoggiato su un’acceleratore “green” che si trasforma in un fiore colorato fra le dita del piede stesso. Una metafora che invita a riflettere, anche a fronte dei tanti incidenti stradali che continuano a esserci sulle strade. Sono oltre 5mila i morti ogni anno in Italia, oltre 1 milione gli ingressi al Pronto soccorso, 14 ogni giorno. I principali criteri di riferimento sono la concentrazione degli interventi sulle situazioni di massimo rischio: infrastrutture, tipi di mobilità e comportamenti; la promozione di misure d’intervento di tipo innovativo; il coordinamento tra i diversi settori e livelli della Pubblica Amministrazione competenti in materia di sicurezza stradale e il coinvolgimento del settore privato nel campo del miglioramento della sicurezza stradale che prevedano anche un impegno diretto di risorse professionali, finanziarie e di abilità organizzative – progettuali da parte dei soggetti privati. Tra gli interventi qualificanti: Katedromos (è una particolarissima lezione multimediale di educazione stradale con una forte attitudine teatrale capace di coinvolgere sino a 1.000 studenti a lezione); Guida difensiva e Sagome deterrenti sulle strade provinciali del territorio su 50 e più “punti neri” della provincia.

LE POLITICHE PER LA SICUREZZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Con l’intento di promuovere la cultura della legalità, sostenere il coordinamento delle Forze dell’ordine, supportare gli Enti locali nella pianificazione dei sistemi di sicurezza sui loro territori e favorire l’organizzazione della Polizia locale è stato istituito, nell’autunno del 2008, il Servizio regionale di Polizia locale, Sicurezza urbana e territoriale ed Immigrazione irregolare e clandestina.
Per far fronte alle prime richieste del territorio, con la L.R. n. 9 del 14 agosto 2008 l’Amministrazione regionale ha stanziato (ed erogato nel 2008) finanziamenti per complessivi 17.360.000 di euro a favore degli enti locali e di questi 5.360.000 di euro sono stati assegnati alle Province per progetti di sicurezza stradale e di videosorveglianza nelle scuole e nei luoghi a rischio, mentre 12 milioni di euro sono andati ai Comuni per impianti di videosorveglianza collegati con le sale operative delle polizie municipali ed il Centro operativo regionale di protezione civile di Palmanova, per impianti installati da imprese e privati cittadini, per il potenziamento dell’illuminazione pubblica, per la formazione e dotazione di personale volontario in collaborazione con la polizia municipale. In totale le domande di finanziamento pervenute sono state 168, per 208 Comuni su 219 in Regione.
Un ulteriore milione di euro è stato stanziato a favore della Protezione Civile per la realizzazione dell’interconnessione delle sale operative delle Forze di polizia, in attuazione del Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e la Regione stipulato il 27 marzo 2007

L’anno dopo è stata emanata la L.R. “Disposizioni in materia di politiche di sicurezza e ordinamento della polizia locale” (L.R. n.9 del 29 aprile 2009) che si suddivide in due capi. Il primo considera le politiche regionali in materia di sicurezza ed il loro finanziamento. Il secondo riguarda l’ordinamento della Polizia Locale.
Per programmare le politiche di sicurezza è stata prevista l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza integrata, organo di supporto della Giunta regionale con il compito di verificare l’attuazione delle politiche per la sicurezza sul territorio e analizzare i fenomeni di criminalità.
Il 9 luglio 2009 è stato adottato il primo “Programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza”, finalizzato all’integrazione delle azioni avviate l’anno prima e a sostenere lo sviluppo di sinergie operative e la prevenzione dei fenomeni di criminalità. Nel complesso, attraverso il Programma sono stati messi a disposizione 10.585.287 di euro, di cui 223.885 euro sono stati utilizzati per il Programma formativo 2009 della Polizia Locale (guida sicura, addestramento al tiro, difesa personale e tecniche operative del controllo su strada), formulato in base al parere fornito dal Comitato tecnico regionale della Polizia locale.
Sono numerosi i progetti proposti dal territorio che la Regione ha finanziato nel 2009 con questi fondi. In particolare, sono da ricordare la Convenzione con le Capitanerie di Porto per la sicurezza in mare e nelle zone costiere durante la stagione balneare, il progetto Overnight della Provincia di Gorizia per promuovere la cultura della legalità e reprimere i fenomeni di bullismo, l’acquisto di dotazioni tecnologiche e tecnico strumentali per le Forze dell’ordine, per aumentare l’illuminazione nei pressi del CIE e del CA.RA di Gradisca, per interventi a favore delle fasce deboli della popolazione, per favorire la salvaguardia del patrimonio artistico e storico di chiese e conventi.
Agli oltre 10 milioni di euro stanziati, se ne sono aggiunti altri 2 a favore della Protezione Civile per l’implementazione tecnica della interconnessione delle Sale operative delle Forze dell’ordine, in attuazione del citato Protocollo d’intesa del 2007.
Il 28 maggio 2010 è stato approvato, in via preliminare, il Programma regionale di finanziamento per il 2010 che al momento prevede interventi per 600 mila euro mirati al potenziamento della Polizia locale, a migliorare la sicurezza delle popolazione studentesca residente nelle strutture abitative collettive e all’installazione dei sistemi di videosorveglianza negli edifici religiosi.

POLIZIA LOCALE
Nel contesto generale è evidente l’importanza data alla riforma della Polizia locale, alla formazione degli agenti e alla loro dotazione tecnologica e strumentale in considerazione del ruolo che la Polizia locale riveste nello sviluppo delle politiche di sicurezza urbana.
E’ stata pertanto sottoscritta una convenzione con il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione, per la collaborazione con la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Trieste che prevede l’erogazione di corsi formativi e di aggiornamento professionale (articolati in gruppi di 20 persone per corso) per un massimo di 44 corsi di 36/43 ore ciascuno.
Una collaborazione che proseguirà anche per l’organizzazione della formazione congiunta con le forze di polizia dello Stato prevista dal progetto n. 1 del Protocollo d’intesa tra Ministero dell’Interno e Regione stipulato oggi.
Per la formazione nel 2010 sono stati stanziati 255 mila euro.

VOLONTARI PER LA SICUREZZA
La legge regionale varata nel 2009 ha istituito e disciplinato i “Volontari per la sicurezza”, il cui impiego, subordinato ad una conforme manifestazione di volontà degli Enti locali interessati, è volto ad assicurare una presenza attiva sul territorio finalizzata a fornire assistenza alla cittadinanza anche in occasione di particolari eventi.
Per l’accesso al volontariato gli aspiranti, al momento della presentazione delle domande, devono essere in possesso di determinati requisiti di età, psico-fisici e di onorabilità.
I volontari sono riconoscibili dall’abbigliamento e da tesserino individuale di riconoscimento e sono protetti da copertura assicurativa. Ad ogni nucleo – che non potrà essere composto da più di tre persone – sarà assegnato almeno un cellulare.
L’organizzazione operativa dei volontari, cui sono attribuiti esclusivamente compiti di osservazione e segnalazione, sarà curata dal Corpo o dal Servizio di Polizia locale, sulla base della disponibilità degli stessi e delle necessità operative.
In particolare, il comandante o il responsabile del Servizio di Polizia locale dovrà predisporre giornalmente il piano delle attività (con i nominativi dei volontari impiegati, i compiti assegnati e i luoghi di impiego), al fine di garantire il monitoraggio delle attività svolte dai volontari

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