Udine: Tondo contro il Friulano “Tutelarlo fu una cazzata”

da Leonarduzzi.eu – Ieri (venerdì 1 marzo) a Radio tre regione ha definito la legge di tutela del friulano e delle lingue minoritarie, una cazzata.  L’altro ieri ha fatto intendere che per le regionali le liste a sostegno del governatore uscente potrebbero essere due civiche al fianco di Lega e UDC. Sparito il PDL.  IN realtà, un profilo di ragionamento logico nell’essenza c’è. Da  alcuni giorni il presidente Tondo non ricopre più solo un ruolo istituzionale, ma anche politico. SE il PDL  di Gottardo a livello regionale non va oltre il 18% , significa che occorre la scossa.  Come a  Trieste col PD. Giacchè nessuno si muove, a parte qualche sporadico battibecco, presto sedato, Tondo prende in mano il partito. Diventa il Camerlengo che gestisce la sede vacante del PDL. L’incoronazione di IOAN avviene attraverso le parole di Tondo, il lasciapassare a Pedicini verso la candidatura per il terzo mandato in regione, avviene attraverso il bastone di comando tondiano. Lo scouting per le liste civiche lo compie il presidente in persona lungo tutto il territorio FVG. L’etat c’est moi, sembra dire Tondo.
Il progetto civico è ormai entrato nelle corde del presidente. A 15 giorni dalla presentazione delle liste per Regionali, Provinciali e comunali di Udine, Tondo ha capito che occorre benzina e candidati, prima che Galluccio travolga tutti.