Udine: Tonon “Tendenza negativa invertita ma c’è ancora da fare”

ajaxmailSi è svolta oggi, martedì 12 gennaio alle ore 11, presso la Sala Consiglio di Largo Carlo Melzi 2, la tradizionale Conferenza Stampa di inizio anno del Presidente di Confindustria Udine Matteo Tonon. Con lui, Michele Bortolussi Vicepresidente Vicario, Marina Pittini, Vicepresidente con delega Scuola e Formazione, Cristina Paparotto, Vicepresidente con Delega alla Tesoreria, Roberto Contessi, Vicepresidente e Capogruppo delle Industrie Edili, Davide Boeri, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori, Ezio Lugnani, Direttore di Confindustria Udine e Maria Grimaldi, Direttore Funzionale.
“Il 2015 è stato un anno importante in quanto diversi indicatori negativi stanno invertendo la tendenza, ma c’è ancora molto da fare – dichiara Tonon – il peso sulle famiglie e sul sistema produttivo esiste ancora. Ci sono i fondamenti per uno scatto, ma il recupero prevede un percorso di medio-termine che deve essere intrapreso da tutto il sistema: imprese, famiglie e istituzioni. E come Confindustria Udine e come imprenditori, non mancheremo di fare la nostra parte”.
Riferendosi successivamente all’evoluzione dell’economia regionale, il Presidente sottolinea come il sistema produttivo, pur colpito dalla crisi, manifatturiero in primis ma anche il connesso terziario avanzato fortemente efficiente, abbia saputo intraprendere sfide internazionali che portano a commentare il dato positivo dell’export, con un saggio positivo di circa il 6%. Questo è anche frutto di un positivo lavoro fatto dal sistema industriale: nella nostra Regione sono rappresentati tutti i settori merceologici, della produzione, dei servizi, della logistica e anche di una componente del turismo legata al contesto economico internazionale.
Se le esportazioni verso il mercato tedesco, primo partner dell’interscambio commerciale per il Friuli Venezia Giulia, mostrano una flessione, questa è stata compensata dagli incrementi verso Austria, Francia, Spagna, Stati Uniti e Russia, verso quest’ultima nonostante le sanzioni. Una fotografia che certifica il dato di crescita del PIL regionale in misura dell’0,8%, con una stima che per il 2016 dovrebbe arrivare attorno all’1,5%.
“Tutte le componenti positive – sottolinea Tonon – vanno massimizzate e ottimizzate nel primo semestre del 2016 per trasformare questa positiva risalita in effettiva ripresa”.
Sul fronte occupazione in Friuli Venezia Giulia, il Presidente parla di una “doppia fotografia”: da un lato il numero degli occupati che continua a crescere, dall’altro il dato ISTAT che accerta un tasso di disoccupazione passato dall’8% nel 2014 all’8,5% nel 2015. Allo stesso modo, le stime segnalano come questo indicatore dovrebbe essere in calo già dalla fine del primo trimestre del 2016 e scendere verso l’8% come previsione di fine 2016.
“Va ricordato – sottolinea Tonon – che il nostro sistema ha ancora una componente di capacità produttiva inespressa, che è necessario saturare. Le direttrici e le condizioni per un recupero stabile dell’occupazione ci sono, mi riferisco anche alla riforma del mercato del lavoro, una questione di carattere nazionale, dove è stato fatto uno sforzo in termini di riallineamento del mercato del lavoro italiano con quello dei nostri competitor europei”.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il Presidente sottolinea che seppur convivano ancora utilizzi di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, si prevede un trend in diminuzione per il 2016.
Passando alla manovra di stabilità nazionale, Tonon esprime un giudizio positivo: “Il sistema Confindustria nazionale ha monitorato l’impostazione del provvedimento e dei nuovi strumenti a disposizione dell’impresa, come il super ammortamento che dovrebbe dare un positivo slancio alla propensione all’investimento; la risoluzione dell’annosa questione IMU sugli imbullonati; lo scorporo del costo del lavoro dalla base imponibile IRAP, la previsione di diminuzione dell’IRES a partire dal 2017, oltre alla conferma della decontribuzione sui neoassunti, seppur in forma decrescente.
Giudizio positivo anche per la legge di stabilità regionale, che consolida le risorse messe a disposizione del sistema industriale, in particolare attraverso Rilancimpresa e la programmazione dei fondi comunitari. “L’auspicio, per quanto riguarda soprattutto i fondi di derivazione comunitaria, è che le norme attuative con i relativi bandi vengano definiti in tempi ravvicinati, affinché le risorse giungano velocemente all’interno del sistema produttivo”- dichiara Tonon.
Il Presidente si è anche espresso sull’indice di occupabilità, che sta crescendo: “Auspichiamo che le manovre di supporto all’occupazione regionale possano cavalcare più e meglio la positiva risalita”, dichiara, confermando un giudizio già a suo tempo formulato, la perplessità dell’Associazione sull’operatività dei centri per l’impiego quale veicolo per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Da ultimo, analizzando uno degli ultimi provvedimenti della Giunta Regionale, quello riguardo al piano energetico, il parere è complessivamente positivo, con l’eccezione della bocciatura dell’elettrodotto Wurmlach-Somplago. Il Presidente ricorda, infatti, come i collegamenti energetici transfrontalieri siano un tassello importante nell’efficientamento del sistema elettrico regionale. L’auspicio è che si possano trovare delle forme di riprogettazione che soddisfino le esigenze di tutti.
Confindustria Udine esprime un giudizio complessivo positivo sull’operato della Giunta regionale nel 2015 e sull’impostazione per il 2016.
“Tra le sfide che il sistema produttivo è chiamato ad affrontare – dichiara Tonon in chiusura di conferenza stampa -, la priorità per l’Associazione riguarda la tematica della quarta rivoluzione industriale, che con le sue opportunità e minacce porterà a ridefinire modalità di produzione e organizzazione aziendale, con riflessi diretti sull’operatività, sugli investimenti, sul lavoro e sulla formazione, nonché sulle strategie”.
La via italiana alla quarta rivoluzione industriale non è ancora stata perfettamente definita, ma il Presidente Matteo Tonon ha un’ambizione: “il Friuli Venezia Giulia ha le dimensioni e le competenze compatibili per essere nuovamente pilota del sistema Paese, per portare nuovo valore aggiunto al nostro sistema sociale, economico e produttivo.”

Ospite esterno, l’artista Gianni Borta, che ha concesso in deposito a fini espositivi presso la sede di Palazzo Torriani il suo dipinto “Il Cantiere”, dopo un recente incontro con il Presidente di Confindustria Matteo Tonon: la tela, di memoria lontana e simbolo di cambiamento, innovazione, creazione e senso del lavoro in progresso, è stata svelata al termine della conferenza stampa.
Conferenza stampa in cui il Presidente di Confindustria Udine ha presentato il consuntivo dell’anno appena concluso e delineato le prospettive per il 2016, presentando un’analisi generale del sistema nazionale e del sistema regionale, con indicatori economici, alcuni punti chiave sull’attività di Confindustria Udine e alcune valutazioni sull’operato del governo nazionale e regionale.
Sottolineando nell’occasione del quarantennale del sisma il valore della specialità del Friuli Venezia Giulia, Matteo Tonon ha specificato come oltre all’impegno di uomini straordinari, il contesto normativo allora definito abbia permesso in quel drammatico 1976 la ricostruzione della nostra Regione. “Non si tratta di un sentimento nostalgico – ha chiarito il Presidente – ma ricordando con orgoglio il corretto utilizzo della specialità che quarant’anni fa ha permesso insieme la ricostruzione del modello Friuli, sosteniamo oggi la volontà di riempirla di nuovi contenuti e di valore aggiunto, per far sì che possa essere ancora un volano per il sistema regionale e per il sistema Paese”.
Passando poi all’analisi dell’andamento dell’economia del 2015, il Presidente Tonon si è sintonizzato sui passaggi dell’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di fine anno, in cui questi ha commentato come la situazione sia in fase di miglioramento, permanendo comunque le difficoltà delle famiglie e delle imprese su cui con impegno rinnovato occorre intervenire per riprendere la strada dello sviluppo che lo stesso Tonon torna a definire di “positiva risalita”.
Entrando nella lettura dei dati, infatti, le previsioni di assestamento del sistema stimate un anno fa si sono in gran parte realizzate, nonostante l’instabilità che pesa sullo scenario internazionale- dalle tensioni in Medio Oriente ai crolli successivi delle borse asiatiche.
Elementi positivi sono rappresentati dal calo del rapporto cambio euro-dollaro e da un valore del prezzo del petrolio al barile che gioca un ruolo chiave in un’economia trasformatrice come quella italiana e regionale, nonché dalle politiche monetarie espansive.
Permane una serie di problematiche che non si sono ancora risolte.