Udinese – Fiorentina. Le parole del mister Davide Nicola

Queste le parole del Mister Davide Nicola nella conferenza stampa svoltasi alla Dacia Arena in vista della partita di domani pomeriggio contro la Fiorentina.  

Buongiorno Mister. Domani affronterete una squadra in salute. Mai come stavolta perciò l’Udinese deve essere squadra. È d’accordo?

«Sì al 100%. Sicuramente a parte i primi 25 minuti del primo tempo disputato contro la Sampdoria, quando abbiamo fatto bene limitando il loro gioco, non ho problemi a dire che poi siamo un po’ spariti. Gli errori si fanno ma non possiamo permetterci di sbagliare ancora. Ogni squadra ha i suoi punti deboli, anche la Fiorentina li ha e starà a noi riuscire a tirarglieli fuori».

La tifoseria organizzata ha deciso di seguire la partita di domani in silenzio. Come avete reagito a questa decisione?

«Questa loro decisione può essere vista come un modo per dimostrare l’attaccamento alla squadra. Noi dobbiamo accettare questa loro protesta civile, ma proprio perché sono attaccati alla maglia mi piacerebbe che ci dessero una mano sostenendoci».

Sandro e Wilmot saranno a disposizione domani?

«Entrambi sono appena arrivati e hanno sostenuto il primo allenamento solamente ieri, perciò non c’è stato tempo per inserirli nel meccanismo della squadra».

Una parola sul rientro in gruppo di Teodorczyk.

«Lukasz non è ancora al meglio della condizione, ma è importante che tutti respirino l’aria del gruppo e della partita anche se non sono al top, perché anche il solo respirare l’aria del campo rappresenta un allenamento mentale che aiuta per tornare competitivi al cento per cento».

Okaka merita la conferma o in vista dell’avversario propenderà per un approccio più simile a quello visto contro la Roma?

«Non possiamo lasciare nulla al caso, ma come giocheremo lo deciderò in serata. Devo valutare tutti gli effettivi anche se dentro di me so già cosa voglio fare. L’importante sarà avere l’approccio mentale giusto alla gara».

Pensa che il modulo 3-5-2 sarà quello che utilizzerà da qui alla fine del campionato?

«Al di là dei moduli sarà importante giocare tutte le partite con il coltello fra i denti, dispuntando un buon calcio e ottenendo punti importanti. Perché giocare bene come accaduto contro il Parma e non fare punti è una cosa che mi fa arrabbiare».

Che i viola stiano bene è un dato di fatto, ma hanno anche preso tanti gol, come si è visto nella partita con il Chievo. Pertanto che gara si aspetta domani?

«Mi aspetto due fasi di gioco distinte in base a chi avrà la palla fra i piedi. Quando ce l’avremo noi  dovremo cercare di creare alla Fiorentina delle problematiche, stando al contempo attenti quando avranno la palla loro, perché se sono capaci di segnare 7 reti alla Roma vuol dire che sono in forma. Dovremo lottare e stare uniti per tutti i 90 minuti. Questo sarà fondamentale per poter fare punti».

È d’accordo che per l’Udinese attuale giocare con tre attaccanti in campo simultaneamente ne risenta il sistema difensivo?

«È un ragionamento che non fa una grinza però non possiamo occuparci solo della solidità difensiva, ci sono momenti in cui servono tutti gli effettivi per cercare di impostare un gioco collettivo attraverso un’occupazione rapida degli spazi. Gli attaccanti sono stati sempre posizionati per fargli fare qualcosa in più e non solo la fase d’attacco. Dobbiamo tenere conto che contro certi avversari e in certe fasi delle partite questo atteggiamento non è perseguibile».

De Paul, considerate le ultime prestazioni, potrebbe rimanere fuori dagli undici iniziali o giocherà a prescindere?

«Nel calcio ci sono giocatori importanti ma di imprescindibili ce ne sono stati forse due o tre. Noi stiamo dando importanza a tutti cercando di recuperare tutti. Ciò che conta è l’obiettivo della squadra perciò in base all’avversario decideremo come giocare e chi far giocare».