Udinese: il pagellone di metà stagione

Siamo quasi alla fine del girone di andata e visto che è fine dell’anno solare optiamo per questa pausa di campionato per assegnare le pagelle di questa prima parte di campionato.

BRKIC 5,5: ha dimostrato il suo valore a fasi alterne. Ha alternato prove buone con ottime parate a incredibili blackout. Ogni paragone con Handanovic è da dimenticare visto che poi li buon Zelijko ha quasi 26 anni e quindi va considerato un giocatore quasi nel pieno della sua maturità. Il raffronto sarebbe stato impari per chiunque tuttavia il serbo era partito molto bene e poi ha via via perso sicurezza. Culmine della negatività la prova di ritorno con lo Young Boys. L’eliminazione pesa moltissimo sulle sue spalle. La speranza è che vengano smussati alcuni limiti tecnici e di concentrazione. Le doti ci sono e il numero uno le ha spesso messe in mostra ma alcuni errori sono da matita rossa, blu, nera e verde

PADELLI 5,5: dopo un anno di panchina viene chiamato in causa contro la Juve e contro l’Anzhi. Contro i russi una sua sventurata deviazione lo mette in pessima luce. Certo che la scelta di fare il secondo a vita non ne agevola le prestazioni.

BENATIA 6,5: meno dominante della stagione scorsa ha dovuto fare i conti con un infortunio e una ricaduta che ne hanno minato il percorso. Nei 30 minuti contro la Fiorentina comunque ha fatto ricordare a tutti perchè sia il difensore più ricercato sul mercato europeo. Godiamocelo fino a giugno. Poi sarà addio

DANILO 6: abbandonato dopo un anno di convivenza dai coinquilini Benatia e Domizzi ha fatto tantissima fatica a inizio stagione. Le scelte di centrocampo con due mezzali molto offensive lo hanno spesso messo in condizione di essere puntato direttamente dai centrocampisti avversari. Un inizio stagione difficilissimo nel quale ha raccolto ammonizioni come se piovesse. Nell’ultima fase del campionato la sicurezza dei nuovi compagni di reparto e qualche recupero a centrocampo lo hanno rimesso in sesto.

DOMIZZI 6: ha fatto tantissima fatica a inizio campionato con prestazioni non eccezionali anche nei preliminari; per il resto si aiuta con molto mestiere ma fa sempre più fatica ad affrontare le punte veloci. Se molla un attimo la sua vis pugnandi la frittata è fatta. Al solito ci si mettono i soliti problemi muscolari

ANGELLA 6,5: la vera sorpresa del campionato. Tenuto ai margini per tutto il ritiro precampionato alla fine viene preferito a Neuton che viene spedito in Inghilterra. Dimostra una notevole versatilità operando sia sul centrodestra che sul centrosinistra quando con una difesa allo stremo Guidolin lo ripesca dall’oblio. Sicuro e cattivo dimostra di essere pronto anche per una maglia da titolare. In più ci aggiunge anche tre reti dimostrando un killer instinct davvero insospettabile.

CODA 6: prima riserva quando uno qualsiasi della difesa si inceppa il 27enne dimostra che c’è voluto un bel po’ per riprendersi dal lungo stop che ne ha fermato laa crescita tecnica. E’ un buon difensore ma è sicuramente un rincalzo

HEURTAUX 6: dopo 3 mesi paralizzato in panchina Guidolin lo getta con continuità nella mischia con risultati davvero sorprendenti. Le scarse presenze in partita facevano temere per il peggio invece quando è stato chiamato all’ordine ha risposto presente eccome! Oltre a una buona attenzione difensiva ha svelato anche delle insospettabili doti di percussione. Piede educato saremmo curiosi di vederlo alla Desailly se si giocasse con un altro modulo

BASTA 6,5: non l’arma illegale dell’anno scorso ma forse anche lui ha patito i troppi infortuni. Gioca indifferentemente nella difesa a 4 o schierato come quinto di centrocampo e  nell’ultima partita ha addirittura interpretato, forse per caso, il ruolo di mezzala. Il top del repertorio rimangono comunque le serpentine. Recuperarlo al top è una delle condicio sine qua non per un grande girone di ritorno

PINZI 5,5: sappiamo di tirarci addosso le critiche bocciando il vice capitano e anima della squadra che ha avuto tantissimi problemi fisici. Ma siamo qui a valutare le prestazioni, non altro. E il suo rendimento è stato deficitario rispetto al Pinzi che conosciamo e che speriamo di vedere nel girone di ritorno. Perso il posto da metodista in favore di Allan da mezzala non ha dimostrato di avere lo sprint per le due fasi e la notizia del problema fisico che lo costringe spesso alle sostituzioni ne fanno un giocatore a metà.

ALLAN 8: mostruoso. Incredibilmente non è stato inserito in lista UEFA e la cosa risulta inspiegabile perchè la sue doti, anche se non in queste dimensioni, si erano evidenziate già in preparazione. Salta il preliminare di Champions per problemi burocratici poi pian piano guadagna posizioni su tutti: prima sull’inguardabile Willians, poi ruba il posto quando Pinzi esce per infortunio e diventa uno dei miglior interpreti del ruolo dell’intero campionato. Strepitoso per lui si prefigura un futuro radioso.

PEREYRA 6,5: lascia intravedere a tratti il talento che lo possiede solo a momenti nell’arco della partita. Ha dei buoni colpi , salta l’uomo anche se talvolta eccede nei solismi. C’è un po’ di confusione sul suo ruolo: può indubbiamente giocare in quattro dei 5 ruoli di centrocampo nel modulo di Guidolin e può fare anche il trequartista. Senza essere Zidane è forse però questo il ruolo che gli calza meglio anche se quando converge dalla sinistra sembra che calchi orme che gli appartengono da tempo. Sarebbe interessante vederlo esterno senza troppi compiti difensivi

PASQUALE 6,5: prende il posto ad Amero e  fin qui non ce ne voleva molto. Poi però convince tutti, anche una parte di tifoseria ingiustamente diffidente nei suoi confronti. Attraversa verso ottobre una momento di condizione straordinaria che lo porta a entrare nella leggenda con il terzo gol al Liverpool. Un giusto premio per uno che l’anno scorso ha mangiato tanta polvere quando è stato anche escluso dalla lista UEFA. Si guadagna il rinnovo fino al 2015

FARAONI 5: Stramaccioni, che lo ha allenato nella primavera nerazzurra lo ha lasciato partire senza batter ciglio e il giovane laziale ha fatto capire perchè. Dotato di una prorompenza fisica devastante ha faticato tantissimo a inserirsi nello schema di Guidolin incappando in una serie di prestazioni deludenti. Il meglio di sé lo ha dato quando è entrato a gara in corsa dando un buon contributo fisico

WILLIANS 4: forse non è nemmeno colpa sua perchè l’impegno ce l’ha messo tutto. La follia è stato insistere su di lui quando era palese che non era nella sua categoria. A dicembre si fa anche beccare ubriaco alla guida. L’aereo per il Brasile è già in decollo

BADU 5: al terzo anno a Udine pare non aver capito molto di quali sono i compiti che deve svolgere nelle varie posizioni in cui Guidolin lo shciera. Quasi sempre confusione, pochi dialoghi con i compagni di squadra. Non bene. Ma siamo sicuri che possa crescere da quello che è il suo attuale livello?

LAZZARI 5,5: inserito in rosa all’ultimo momento dopo l’eliminazione dalla Champions all’inizio è uno dei pochi lucidi in una squadra totalmente frastornata. Il piede è educatissimo ma il suo inserimento nel meccanismo è davvero difficoltoso e in più i compiti di copertura lo annebbiano sempre di più. Perde via via precisione nei passaggi. L’infortunio di dicembre lo toglie di squadra in maniera forse irreversibile. Da gennaio probabilmente sarà l’alternativa a Pereyra anche se si parla anche di una possibile cessione (Lazzari è in prestito dalla Fiorentina)

ARMERO 4,5: poteva essere l’eroe di Champions con quel gol di testa che aveva portato in vantaggio i bianconeri in casa contro il Braga. Poi tre -dicesi tre – occasioni sbagliate davanti al portiere. Involuto, perso nei meandri di scatti senza più un perchè, in cross fuori misura. Incomprensibile come un giocatore possa cambiare così in male anche perchè comunque non smette mai di sbattersi per la squadra. Addio probabilissimo, peccato era un craque, se ne va come bidone ma la prossima avventura ci dirà la verità su di lui

GABRIEL SILVA sv: si vede praticamente solo nell’ultima partita di campionato quando dimostra di essere assolutamente arruolabile per la causa.

MAICOSUEL 5,5: a parte la sventura del cucchiaio ha fatto solo un paio di partite in cui ha dimostrato di essere utile alla causa. Si perde in tocchi e tocchetti che poco hanno a che fare col calcio europeo e men che meno con quello di Guidolin che gli offre molte chance. Col rientro di Muriel per lui sarà panca dura.

FABBRINI 6: pian pianino il pulcino sembra crescere e le ultime prestazioni sembrano dare ragione a chi ha sempre creduto in lui nonostante cadesse a ogni soffio di vento e perdesse tre palloni su quattro. Qualcosa si muove e probabilmente venisse schierato in un tridente darebbe il meglio di sé

RANEGIE 5,5: chiamato in causa nel momento più difficile della stagione ha fornito un paio di prestazioni davvero convincenti. Poi il buio. Momento tragico quando a Verona entrato da 30 secondi perde la palla del gol clivense

BARRETO sv: per lui solo una partita. Lontano da Udine potrà trovare più spazio.

DI NATALE 7,5: puntuale come un orologio sottoporta ha dovuto sobbarcarsi tutto il lavoro e la responsabilità sulle spalle come mai negli ultimi tre anni anche in momenti difficilissimi. Lui non ha mai tradito. L’esultanza sotto la curva bianconera dopo il gol ad Anfield è valso il prezzo dell’aereo, del’albergo e il biglietto per chi c’era

MURIEL 6,5: destino star. Le potenzialità sono enormi; ha la fortuna di trovare sulla sua strada un maestro come Guidolin che gli insegnerà i movimenti e le scelte giuste. Speriamo che smetta di litigare con la bilancia. Sta per nascere un campione.

GUIDOLIN 6: in campionato la squadra occupa la posizione giusta considerato anche la persecuzioni infortuni che il mister ha dovuto gestire con quello che aveva. Parlare di 40 punti per questa squadra è offensivo. Che la mentalità debba essere quella è il mantra di Guidolin ed è grazie a questo che son ostati ottenuti i risultati lusinghieri degli ultimi due anni ma questa era una rosa che doveva puntare a 60 punti. Se è vero che ha 24 in 18 partite con tutti gli infortuni che ha avuto è facile fare i conti delle potenzialità di questo gruppo. Capitolo Champions League: gioca i due preliminari con Willians titolare: vero che no c’erano grandi alternative (solo Badu) ma è anche vero che al 1° del secondo tempo del ritorno anche Guidolin si arrende all’evidenza e lo sostituisce. Altra follia, non troviamo altro modo per chiamarla, la scelta di giocarsi l’ultimo cambio con Maicosuel lasciando Muriel in panchina. Dopo l’eliminazione si dimette poi lo convincono a restare.

In Europa League fa 4 punti in 2 partite poi si spegne la luce anche se lui poteva fare ben poco( anche se qualcuno deve essere responsabile dell’esclusione di Allan dalla lista Uefa). Il ritorno con lo Young Boys dimostra la natura imprevedibile e beffarda del calcio anche se l’Udinese non perdeva in casa in Coppa dalla notte dei tempi.  Stesso discorso in coppa Italia, difficile fare per Guidolin fare gol dalla panchina. Per il nuovo anno si è dato il compito di far convivere Muriel e Di Natale. Poi, forse l’addio. E’ uno dei migliori, potrebbe essere una perdita irreparabile.

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