Udinese: le pagelle di un’annata straordinaria

13 maggio 2012 – E chi l’avrebbe detto a inizio stagione che l’Udinese avrebbe addirittura migliorato il piazzamento già incredibile dell’anno scorso dopo le cessioni di Zapata, Inler e Sanchez? E invece, nonostante l’inezia di due punti in meno, i bianconeri hanno ottenuto addirittura il terzo posto guadagnandosi ancora il diritto di partecipare ai preliminari di Champions League.

HANDANOVIC 8: il portiere sloveno, uno dei migliori al mondo è stato assolutamente determinante nella prima parte della stagione quando qualche meccanismo andava ancora registrato. Una volta che il mister ha trovato la quadratura del cerchio è stato inoperoso (in campionato) fino a dicembre. Con la flessione della squadra c’è stato bisogno anche del suo contributo. Straordinaro come sempre soprattutto sui rigori. Solo con Napoli e Inter al ritorno du epassaggi a vuoto

BENATIA 8: il giocatore che ha scelto la propria metacampo come area di competenza fino a dicembre è probabilmente uno dei 5 migliori difensori al mondo. Con la Lazio l’inizio di una flessione accentuata dalla Coppa d’Africa. Pian piano si riprende senza riuscire a tornare sui livelli di eccellenza della prima parte del campionato. Pericolosissimo anche di testa.

DANILO 8: il vero upgrade della squadra. La cessione di Zapata è passata del tutto inosservata grazie al senso tattico di questo fantastico difensore centrale brasiliano che senza fare entrate all’ultimo secondo riesce a recuperare il pallone con facilità

DOMIZZI 8: senatore della squadra si afferma su livelli altissimi che potrebbero tranquillamente valergli l’azzurro se non fosse per l’età over 30. Fantastico anche in fase offensiva con una speciale intesa con Di Natale al quale serve la palla gol con la Lazio che cambia l’inerzia della corsa Champions

FERRONETTI 7: Ferro, martoriato dagli infortuni l’anno scorso dimostra di poter tranquillamente reggere l’impatto di una squadra di vertice come l’Udinese. Buono in difesa, anche se i titolari sono un’altra cosa, rivedibile in fascia.

EKSTRAND 5: nonostante le capacità non siano all’altezza di una squadra del livello dell’Udinese quando è stato chiamato in causa ha alternato prestazioni orrende ad altre incoraggianti

CODA 6: reduce da un lungo infortunio dimostra di essere di buona pasta e di poter far parte del gruppo. Quando è stato chiamato in causa ha convinto

NEUTON 4: per quando l’abbiamo visto dobbiamo dire ” Il balon a jè un atre robe”

BASTA 8: strepitoso per quasi tutto il campionato; difende, interdice, attacca e addirittura segna. Cosa volere di più. Bel finale di stagione paga un brutto infortunio muscolare e arriva alle ultime partite in riserva

ISLA 8: il grave infortunio al ginocchio contro il Milan ha cambiato la stagione dell’Udinese che ha messo un bel  po’ per trovare nuovi equilibri senza il cileno. A soli 24 anni è una delle migliori mezzale del campionato grazie al fantastico tempo di inserimento.

PINZI 8: spostato da mezzala a mediano migliora il suo rendimento nel ruolo che fu di Inler. Le doti di incontrista erano cosa nota, quelle di regista molto meno. Molto intelligente nel dettare i tempi e distribuire i palloni alle frecce ai suoi fianchi. Ha stupito più volte negli assist a Di Natale sopra la linea dei difensori. Una di quelle giocate aveva regalato ai bianconeri il vantaggio contro l’Arsenal

ASAMOAH 8: dopo un girone d’andata in cui sembrava giocare col freno a mano tirato nel girone di ritorno Asa da bruco è diventato farfalla. Giocatore assoluto, forse l’assenza prolungata di Isla e quella a macchia di Leopardo di Pinzi lo hanno responsabilizzato. Straordinario in tutte le fasi: predilige il gioco verticale ma nel finale di campionato ha dimostrato che in futuro potrà giocare anche molto più orizzontale. E’ un diamante non ancora del tutto sgrezzato

ARMERO 7: travolgente nella prima parte del campionato poi Pablo si è lasciato un po’ andare nel corso della stagione. Forse qualcosa si è rotto nel suo gioco; privato dei lanci oltre l’uomo non è stato lo stesso ciclone visto l’anno scorso. Ha pagato tantissimo nel finale di stagione

PASQUALE 6,5: non si capisce bene perchè il Friuli fischi questo giocatore appena mette piede in campo. Non sarà Antonio Cabrini ma quando è stato chiamato in causa ha fatto sempre prevalere il suo impegno agli insensati mugugni proveniente dalla tribune. Il suo apporto nel finale di campionato è stato fondamentale

PEREYRA 6,5: piccoli fenomeni crescono. Dopo un paio di apparizioni anonime in Europa League Guidolin lo ha ripescato nello sprint finale del campionato facendolo giocare da mezzala. Forse è destinato a un ruolo più offensivo o forse deve solo maturare. La caccia in sudamerica ha portato a Udine un altro giocatore di grandi potenzialità

ABDI 6: il giocatore in realtà ha deluso. Ci si aspettava di più da lui e dalle sue buone doti tecniche. E’ stato comunque un anno di sacrificio con l’impiego in molti ruol0; perfino da finto centravanti. Dotato di ottima intelligenza tattica gli manca qualcosa per spiccare il volo.

PAZIENZA 6: arrivato a gennaio a tappare le buche del mercato estivo si è trovato a giocare un impressionate filotto di partite. Discreto come incontrista, totalmente fuori dal gioco in fase di costruzione. Non scometteremmo sulla sua cnoferma

FERNANDES 6: come Pazienza appena arriva a Udine si trova continuamente in campo. Grande impegno e dedizione pecca un po’ in qualità ma è stato molto importante per far rifiatare il centrocampo friulano

BADU 6: discreto il suo apporto fino alla Coppa d’Africa anche se non si capisce se è un mediano, una mezzala o cos’altro. C’è bisogno ancora di tempo per vederlo diventare un giocatore a tutto tondo

BATTOCCHIO sv: pochissimi minuti a sua disposizione nell’arco della stagione. le cose migliori le fa in Europa League. Sembra un regista puro e nell’Udinese non c’è spazio per un giocatore con quelle caratteristiche. La stoffa c’è comunque

DOUBAI, SISSOKO 4: il balon a jè un atre robe

 BARRETO sv: affossato da una serie di infortuni Gudilin prova a ripescarlo nel momento più difficile dei bianconeri. Lascia pensare a quello che avrebbe potuto essere. Ma non è stato

FABBRINI 6,5: passa il girone d’andata in panchina destinato a giocare in Europa League, finisce titolare con prove sempre più convincenti. Deve ancora fare un po’ di strada e un po’ di chiarezza sul suo ruolo. L’età è dalla sua

FLORO FLORES 6,5: ha segnato meno di quanto ci si aspettava, è vero. Non ha mai lesinato l’impegno e si è sacrificato violentando la sua anima di punta per adattarsi a trequartista. Le parole di Pozzo a fine stagione sono state come macigni ma Floro ha dimostrato un importante attaccamento alla maglia che gli anni scorsi non si vedeva.

TORJE 6: dopo una buona partenza si è via via perso anche se nel finale di stagione, soprattutto quando schierato a destra ha dimostrato di avere qualcosa da dire. Signifcativo il quarto d’ora finale con la Lazio in cui fa falli e corre dappertutto per portare a casa il risultato.

DI NATALE 8,5: cos’altro possiamo scrivere che non sia ancora stato scritto? 80 gol in tre campionati. Una delizia per gli occhi con la concretezza di 22 gol stagionali. Immarcescibile. Conclude il campionato con il dubbio sulla prossima stagione. Per ora lo aspetta l’azzurro di Prandelli. Poi vedremo

GUIDOLIN 9,5: riesce nell’incredibile. Fra l’altro fra le critiche che cominciavano a strusciargli ai piedi. Il vero eroe di una stagione incredibile. Insiste nel modulo che lo ha portato al successo senza avere i giocatori per farlo, il famoso trequartista, provando chiunque alle spalle di Di Natale. Alla fine ha avuto ragione lui. Scusa Mister se abbiamo dubitato. Dice che è stanco. Vedremo. Intanto Chapeau

SOCIETA’ 7,5: bravi a correggere  con due prestiti a gennaio i due avventati acquisti estivi di centrocampo. Al solito pescano giocatori semisconosciuti.

 

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