Udinese: operato Ferronetti. Verso la difesa a 3 a oltranza?

udinesegenoa-35Prosegue la maledizione del terzino destro a Udine. Pensateci bene. Nella indimenticabile partita di ritorno contro il Werder Brema allo stadio Friuli per i quarti di finale di Coppa UEFA Marino, privo di terzini destri di ruolo, (anche Isla era considerato una soluzione di ripiego) schierò Zapata con tutti i suoi limit nell’interpretare un ruolo ch enon gli andava molto a genio. Oggi, con l’ennesima operazione di Ferronetti il buco sulla fascia destra si ripropone in maniera netta.Il comunicato della società si riferisce a un operazione a Villa Stuart a Roma per Ferronetti (massima solidarietà allo sfortunatissimo giocatore romano) al quale è stata riscontrata mediante artroscopia la rottura completa del neolegamento crociato anteriore destro del giocatore, e così si è dovuto procedere all’intervento di ricostruzione in artroscopia del neolegamento stesso mediante l’utilizzo di porzione tendinea rotulea del ginocchio controlaterale. Il comunicato societario non specifica i tempi di recupero per ora. Sicuramente si parla di almeno qualche mese. Rimane in rosa quindin un solo terzino destro di ruolo: si tratta di Dusan Basta, anche lui reduce da un brutto infortunio che lo ha costretto a un intervento chirurgico al tendine d’achille. Assodato che per Guidolin le soluzioni Isla e Cuadrado sono da considerarsi dal centrocampo in su,  pare prevedibile che la soluzione della difesa a 3, considerata inizialmente una soluzione tattica estemporanea, diventerà invece l’assetto definitivo dell’undici di Guidolin. 343 quindi. Almeno fino a gennaio. I tre difensori saranno i soliti tre Coda, Zapata, Domizzi. Il centrocampo a 4 sarà composto da Pasquale a sinistra (domani sarà presentato l’altro esterno sinistro Armero) Inler e Asamoah centrali e Isla/Pinzi sulla destra. Davanti il trio Di Natale Sanchez Floro Flores/Denis. Almeno per ora. Chi sarà il sacrificato quando Guidolin non se la sentirà di sciherare il tridente? Assodato che Sanchez è intoccabile chi dovrà starsene in campana sarà incredibilmente Totò Di Natale. Difficile che Guidolin rinunci all’attacante di peso, in grado di fara salire la squadra e quindi attenzione alla polveriera che potrebbe innescarsi nello spogliatoio (“un gruppo difficile” disse ilmister) in caso di esclusione del capitano. La medicina? Vincere. A partire da domenica. L’ambiente pare già piuttosto teso. Un’altra settimana a zero punti potrebbe far saltare la pentola a pressione

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