Udinese parte interessata al TAS, prima parziale sconfitta per il Sion. Sentenza il 19 ottobre – Larini: sarebbe una follia

europa-leagueIl Tribunale Cantonale di Vaud ha respinto tutte le misure esecutive richieste dall’FC Sion contro la UEFA, in particolare quelle per far giocare l’FC Sion in UEFA Europa League questa settimana.

La UEFA è stata informata e ha preso nota che il Tribunale Cantonale di Vaud ha respinto tutte le misure esecutive richieste dall’FC Sion contro la UEFA, e in particolare quelle per far giocare l’FC Sion contro lo Stade Rennais FC questa settimana.

Alla UEFA è stato anche notificato dal Tribunale di Arbitrato Sportivo (TAS) di Losanna, e rispettivamente dagli stessi club, che Udinese Calcio, Celtic FC, Club Atlético de Madrid e Stade Rennais FC hanno richiesto di partecipare come parti interessate all’arbitrato nel procedimento tra UEFA e FC Sion.

I quattro club hanno dichiarato che ogni cambiamento sulla situazione attuale del Gruppo I avrebbe un impatto significativo verso di loro e perciò hanno richiesto di venire considerati come parti interessate nel caso.

La UEFA ha già organizzato una riunione con i quattro club coinvolti per venerdì per discutere i vari scenari nel caso di reintegrazione dell’FC Sion nel girone nel caso in cui l’FC Sion dovesse ottenere un verdetto favorevole al TAS.

La UEFA capisce che ogni cambiamento del format della UEFA Europa League deve essere discusso prima con i quattro club del girone che verrebbero influenzati dalla questione.

Questi club (come ogni altro club nella competizione con la chiara eccezione dell’FC Sion) riconoscono il TAS come l’unica autorità competente per decidere sul caso, e perciò rispetteranno ogni decisione presa dal TAS stesso.

Di conseguenza, Udinese Calcio, Celtic FC, Club Atlético de Madrid, Stade Rennais FC e la UEFA hanno tutte chiesto al TAS di prendere una decisione velocemente. In contrasto sembra che solo l’FC Sion stia ancora cercando di ostacolare il regolare corso della giustizia ritardando il verdetto del TAS in un modo che lo stesso TAS ha descritto come “manifestamente abusivo”.

“E’ una situazione che va monitorata e tenuta sotto controllo – ha dichiarato  Larini al sito udinese.it da cui traiamo l’intervista -. La Uefa, infatti, deve far valere le sue prerogative che sono diverse, ed indipendenti, dalla giustizia ordinaria. Altrimenti, se qualsiasi tribunale civile potesse rovesciare le decisioni prese dal massimo organismo europeo in ambito sportivo, sarebbe l’inizio della fine per il calcio. Si darebbe vita ad un caos incredibile, soprattutto a livello di precedente in materia, dal quale sarebbe difficile riprendersi. Buonsenso? Francamente non credo. Il Sion vuole andare fino in fondo, ma io mi auguro che la Uefa tiri dritto e resti ferma sulle sue posizioni”.

Nel malaugurato caso, poi, che gli svizzeri dovessero essere riammessi in Europa League come reagirebbe l’Udinese? “Innanzitutto speriamo che il Tas di Losanna domani metta fine definitivamente a questa vicenda – ha concluso il Direttore Sportivo -, altrimenti valuteremo come muoverci. Certo, tra tutte le opzioni che ho letto, quella più folle è senza dubbio legata alla possibilità di cancellare tutte le gare pregresse e ricominciare da capo. Sarebbe una follia e una decisione mostruosa per tutte e quattro le squadre”.

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