Udin&Jazz 2012: un festival che si apre alla città

Un festival che si apre alla città: ecco Udin&Jazz, organizzato per la ventiduesima volta da Euritmica e progettato per non esaurirsi nella sua dimensione live, tra palchi e riflettori, ma per rivolgersi a tutti i cittadini, appunto, anche prima e dopo i concerti. Una manifestazione internazionale che non dialoga esclusivamente con gli spettatori, con il fedelissimo popolo del jazz, perché vuole “diventare festa” per il cuore di Udine, proponendo anche un fitto calendario di attività collaterali a ingresso libero.

Il super-appuntamento che lunedì 25 giugno inaugurerà la settimana musicale in Castello, cioè l’attesa esibizione del grande Chris Cornell, darà contemporaneamente il via ai percorsi paralleli: si comincerà alla libreria Feltrinelli, alle 18.00, con la presentazione di Michel Petrucciani BODYandSOUL, prezioso documento (libro + Dvd) dedicato al leggendario pianista francese. Dopo la presentazione del volume, che porta la firma di Alessandro Bignami, sarà proiettato il bellissimo film di Michael Radford.
Si proseguirà quindi, attorno alle 23.00, con il primo degli Afterhours Jazz programmati in Casa della Contadinanza (musica dal vivo, dj set e jam session: lunghe notti jazz in Castello fino al 30 giugno!), a cui si aggiungeranno, dal 26 al 29 giugno, gli Aperitivi Jazz delle 12.00 all’Osteria alla Ghiacciaia (musica dal vivo, incontri con i protagonisti). Un piccolo festival nel festival, viene quasi da dire, che include anche – ricordiamo – il Workshop avanzato di fotografia iniziato il 18 giungo all’EmotionLab Studio.
Martedì 26 giugno alle 18.00, nella Casa della Confraternita, si taglierà ufficialmente il nastro di un’affascinante sezione Comics, con una mostra di fumetti in cui verranno esposte le tavole originali di Jazz Loft, una storia scritta da Flavio Massarutto e illustrata da Massimo Gosparini (un noir messo in musica da Massimo De Mattia e Bruno Cesselli), e di Carmen – Land of Dances, una storia complementare all’omonima produzione di Claudio Cojaniz (progetti che ascolteremo sul palco la sera stessa) scritta e illustrata da Guido Carrara. L’esposizione sarà visitabile tutti i giorni, dalle 19.00 alle 23.00, fino al 30 giugno.
La trama di Jazz Loft è nata ispirandosi a un fatto reale: tra il 1957 e il 1965, il celebre fotografo Eugene Smith abitò in un loft newyorkese fotografando e registrando tutto ciò che avveniva all’interno. Il luogo era frequentato da artisti, in prevalenza da jazzisti (Thelonious Monk, per esempio, vi teneva le prove della sua orchestra!), e le registrazioni di Smith avvenivano con un macchinoso sistema di registratori posizionati in tutte le stanze…
A corollario dell’intero cartellone, giovedì 28 giugno alle 18.00, la Corte di Palazzo Morpurgo (già sede di alcuni dei concerti di questa XXII edizione) ospiterà infine un meeting per “addetti ai lavori” intitolato Ground Zero – Jazz: riflessioni e prospettive. «Abbiamo invitato alcuni esponenti della stampa nazionale e internazionale – spiega Giancarlo Velliscig, direttore artistico di Udin&Jazz – e saremmo particolarmente contenti se potessimo mettere a confronto chi lavora come parte attiva nel jazz, nella cultura, nel circuito dello spettacolo». Microfono aperto per musicisti, operatori, discografici, organizzatori, dunque, nel segno di un confronto «sulla situazione del jazz di oggi e di domani».

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