Un arresto per mafia a Cervignano, lavorava in trattoria

cervignano0udine – 6 nov 2010 – Un uomo di 40 anni, Vittorio Maiorano, abitante a Cervignano del Friuli (Udine), ma formalmente ancora residente a Gravina di Puglia (Bari), e’ stato arrestato questa mattina dagli agenti della Questura di Bari, in collaborazione con i colleghi di Udine, nell’ambito dell’operazione di smantellamento delle famiglie mafiose rivali Di Cosola e Stramaglia. L’uomo, che con una convivente gestiva a Cervignano una trattoria, e’ stato prelevato nella sua abitazione verso le tre di questa mattina. Secondo quanto si e’ appreso non ha opposto resistenza. Vittorio Maiorano – si e’ appreso – era giunto in Friuli con la famiglia circa un anno fa. A Cervignano aveva avviato l’attivita’ di ristorazione rilevando la trattoria dai precedenti gestori. L’uomo e’ stato rinchiuso nel carcere di Udine.

Un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 92 presunti affiliati a due agguerriti clan mafiosi baresi viene eseguita dalla squadra mobile della questura di Bari su disposizione della magistratura barese. Le organizzazioni criminali che vengono smantellate fanno capo alle famiglie rivali Di Cosola e Stramaglia, che da tempo si contendono il controllo delle attività illecite a Bari e in provincia. Tra le persone arrestate vi sono boss e affiliati ai due sodalizi: tra questi il capoclan Antonio Di Cosola, a cui il provvedimento restrittivo viene notificato in carcere. I reati contestati a vario titolo sono l’associazione mafiosa, l’associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti e numerosi altri reati, alcuni dei quali aggravati dall’aver favorito un’associazione mafiosa. All’operazione partecipano circa 600 agenti di polizia che stanno compiendo arresti e perquisizioni anche a Milano, Novara, Udine, Milazzo (Messina), Foggia e Cerignola (Foggia

”Stupito e amareggiato”: cosi’ Piero Paviotti, sindaco di Cervignano del Friuli (Udine), ha commentato l’arresto di Vittorio Maiorano, 40 anni, avvenuto questa mattina, nell’ambito dell’operazione di smantellamento delle famiglie mafiose rivali Di Cosola e Stramaglia. ”Non frequentavo spesso il locale gestito da questa persona – ha spiegato Paviotti – ma in quelle poche occasioni che ci sono entrato mai, dico mai, ho avuto sentore di nulla. Insomma sempre tutto regolare. Ne’ mai – ha aggiunto il primo cittadino – ho avuto segnalazioni di possibili contatti del gestore con la malavita”. Paviotti, nel precisare ”che quella di oggi e una brutta giornata per Cervignano”, ha aggiunto di ritenere ”che questi gli affiliati alle cosche evidentemente hanno grandi disponibilita’ di denaro, arrivano al nord, in paesi tranquilli, e senza dare troppo o per nulla nell’occhio si rifanno una vita’

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