Un defibrillatore per ogni comune del FVG

Il progetto “Catena della sopravvivenza” darà anche formazione “Il Friuli Venezia Giulia sarà una delle prime regioni a dotarsi di una rete capillare di defibrillatori su tutto il territorio regionale. Con il progetto ‘Catena della sopravvivenza’ non ci limiteremo ad installare in ogni comune un’apparecchiatura salvavita, ma garantiremo anche la manutenzione dei dispositivi e la formazione di persone in grado di utilizzarli, avvalendoci della partecipazione sempre imprescindibile e straordinaria del sistema regionale di volontariato di Protezione civile”.

È quanto ha annunciato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, a seguito dell’approvazione di una delibera della Giunta regionale che autorizza la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia ad acquistare defibrillatori semiautomatici, corredati da un servizio di manutenzione di otto anni, da concedere in comodato gratuito ai Comuni in modo da completare la dotazione di ciascun gruppo di Protezione civile comunale. Verranno, inoltre, acquisiti tutti i servizi necessari alla realizzazione del progetto tra cui la formazione dei volontari e le strutture utili all’organizzazione delle sessioni formative. Le risorse regionali messe a disposizione ammontano a oltre 970mila euro.

Come ha spiegato Riccardi “la necessità di iniziare tempestivamente le prime manovre di rianimazione cardio polmonare nonché l’immediata disponibilità e utilizzo di un defibrillatore semiautomatico sono elementi che nel 75 per cento dei casi possono contribuire a salvare la vita di chi è colpito da infarto”.

“Vi è poi un dato di programmazione e di integrazione tecnologica che attribuisce valore aggiunto al progetto” ha detto ancora il vicegovernatore, evidenziando che “l’iniziativa è connessa ad un programma nazionale per la creazione in tutte le Regioni italiane di una applicazione integrata con i servizi delle centrali operative del sistema di emergenza sanitaria 118 che consenta una rapida geolocalizzazione dei soccorritori e dei defibrillatori più vicini al luogo in cui si sia verificata l’emergenza, cosicché i soccorritori vengano individuati tra quelli registrati su base volontaria nei database della centrale operativa del 118 territorialmente competente”.

L’arresto cardiocircolatorio è un evento che interessa un caso ogni mille abitanti per anno, dato riscontrato in quasi tutti i Paesi europei, in Italia e anche in Friuli Venezia Giulia (in Italia avvengono mediamente 60mila arresti cardiaci l’anno, in Europa circa 400mila)