“Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia ad aver avviato la sperimentazione di una app per telefoni cellulari in grado di limitare la cosiddetta infezione di ritorno. Si tratta dell’applicazione adottata e tutt’ora in uso a Singapore, che riteniamo possa svolgere un ruolo chiave sul territorio nella fase di post-emergenza e di graduale rientro alla normalità. In caso di nuovi contagi infatti, la app consentirebbe di tracciare e isolare rapidamente la filiera dei contatti avuti da soggetti risultati positivi al coronavirus”. Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, anticipando che “se i test produrranno gli effetti sperati, l’obiettivo dell’Amministrazione è quello di rendere l’applicazione disponibile al pubblico già a partire dalla seconda metà di aprile“.
La app, concessa alla Regione a titolo gratuito dalla multinazionale Accenture, è stata adattata alle specificità del territorio e alle vigenti leggi in fatto di tutela della privacy da parte di Insiel, che ne sta testando l’efficacia su un campione di quasi trecento cittadini.
“Questa tipologia di applicazione – ha spiegato Diego Antonini, presidente di Insiel – è pienamente rispettosa dei diritti degli utenti: a ogni soggetto che la scarica viene infatti assegnato un codice numerico identificativo totalmente anonimo e la tracciatura dei movimenti avviene attraverso il bluetooth. Solo nel caso in cui un cittadino dovesse risultare positivo al Covid-19, le strutture sanitarie saranno gli unici soggetti autorizzati a decriptare il suo codice identificativo e quelli dei soggetti con i quali è entrato in contatto”.
al momento l’applicazione è in test su un numero ridotto di persone e non è accessibile per il download. Non appena verrà attivata ci informeremo sui nostri canali