UNIVERSITÀ: PANARITI, CONDIVISIONE SCELTE RAFFORZA SISTEMA FVG

Inaugurato anno accademico a Udine, oltre 4mila nuovi studenti

Udine, 21 nov – “L’università è il luogo dove riflettere
assieme per costruire il futuro e la Regione ha il compito di
cogliere il contributo che l’alta formazione può e deve dare per
la crescita della nostra società”.

Con queste parole, l’assessore regionale all’Università, Loredana
Panariti, è intervenuta alla cerimonia inaugurale del 39. anno
accademico dell’Università di Udine, svoltasi nell’aula magna di
piazzale Kolbe.

Panariti ha posto l’accento sul metodo di condivisione,
trasparente e aperto, tra la Regione e il mondo universitario del
Friuli Venezia Giulia che è valso a rafforzare un sistema
universitario unico regionale.

Un sistema al quale l’Amministrazione conferma il proprio
sostegno, nella consapevolezza del ruolo che gli atenei svolgono
per la formazione e a vantaggio della ricerca e dell’innovazione.

In particolare, secondo Panariti, l’ateneo udinese, che com’è
stato detto nel corso della cerimonia è l’unico in Italia a
essere stato istituito per volontà popolare con un referendum
indetto sull’onda della ripresa dalla tragedia del terremoto del
1976, opera in stretta relazione con il territorio.

Anche per questo, ha soggiunto l’assessore, il rapporto tra la
Regione e l’università è cruciale perché l’ateneo, che dimostra
di essere al passo con le esigenze del territorio, è un luogo di
sviluppo in quanto dal confronto con il territorio nasce
l’innovazione.

Panariti ha quindi evidenziato gli elementi positivi dell’azione
dell’Università di Udine che trova riscontro nei traguardi
raggiunti dai suoi studenti, nella terra d’origine e nel mondo, e
nelle ricadute economiche dirette frutto delle sinergie con il
mondo istituzionale e con quello economico.

Sinergie e risultati che dimostrano come l’ateneo sia un luogo di
confronto attuale, capace di orientarsi verso le nuove esigenze
della società e in grado di valorizzare il metodo della ricerca.
Ed è proprio sulla didattica, sulla ricerca e sul trasferimento
tecnologico che la Regione investe al di là degli stanziamenti di
sostegno che, per il 2017, saranno pari a 4,4 milioni di euro,
gli stessi dello scorso anno ai quali si aggiungeranno i
finanziamenti per le infrastrutture di ricerca.

Tra le novità annunciate da Panariti, il sostegno a corsi
formativi professionalizzanti che verrà assicurato attraverso
fondi comunitari. Nel contempo, la Regione sta puntando a
finanziare tirocini attraverso i centri per l’impiego e partecipa
a pieno titolo alla strategia per la specializzazione
intelligente.

La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2016-17 era
stata aperta dal rettore Alberto Felice De Toni che ha fornito la
fotografia dello stato dell’arte dell’Università di Udine dove,
al 31 ottobre, risultavano immatricolati 4.267 nuovi studenti,
ovvero il 4,84 per cento in più rispetto all’anno precedente.

Complessivamente, all’Università di Udine sono iscritti
attualmente 15.381 studenti, vi operano 648 fra docenti e
ricercatori, 524 tecnici e amministrativi, 32 collaboratori ed
esperti linguistici, 234 dottorandi di ricerca, 353
specializzandi, 126 assegnisti di ricerca.

L’offerta didattica è costituita da 36 corsi di laurea triennali,
32 magistrali, 4 a ciclo unico, 15 dottorati di ricerca, 15
master universitari, 31 scuole di specializzazione e 1 scuola
superiore.

L’ateneo è presente, oltre che a Udine, anche a Pordenone,
Gorizia e Gemona e concorre con la Regione alla gestione
dell’Azienda ospedaliero-universitaria Santa Maria della
Misericordia di Udine, struttura regionale di rilievo nazionale e
di alta specializzazione.
ARC/CM/fc

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