Vaccini: Fedriga-Gibelli-Riccardi, portiamo teatro in hub vaccinali

Passariano di Codroipo, 15 mag – “L’abbinamento tra cultura e
vaccino non si ferma all’organizzazione dell’hub di Villa Manin e
con ‘Va in scena il vaccino’ raggiungerà anche la sala d’attesa
post somministrazione del centro vaccinale alla Fiera di Udine,
nella quale verranno allestiti mini-recital per le persone che
hanno effettuato la vaccinazione. Ringrazio gli assessori Gibelli
e Riccardi per questa iniziativa che consente di avvicinare il
più possibile i cittadini all’adesione alla campagna vaccinale”.

Lo ha annunciato oggi a Villa Manin di Passariano il governatore
del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, assieme al
vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e
all’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, durante la
presentazione di ‘Va in scena il vaccino’, l’iniziativa che,
grazie alla collaborazione tra la compagnia Anà-Thema Teatro,
l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale e la Regione,
permetterà la messa in scena di mini-recital della durata di 15
minuti ciascuno, lo stesso tempo che le persone devono attendere
dopo aver ricevuto il vaccino. A partire dal 3 giugno e per otto
giornate (3, 8, 10, 15, 16, 22, 24 e 30 giugno), dalle 14 alle
16, verranno messe in scena quattro repliche, intervallate
ciascuna da 15 minuti di pausa, ognuna delle quali sarà suddivisa
in tre momenti da 5 minuti, così da dare la possibilità a chi
ascolta di poter seguire tutte e tre le proposte in base al
momento di arrivo nella sala post-vaccinale.

Gibelli ha spiegato che “in molti casi i teatri sono stati usati
come luoghi di vaccinazione, ma questa è la prima volta che si fa
il contrario: ovvero portare il teatro nei centri vaccinali. Il
mio auspicio è che questa sia solo la prima sperimentazione di
questo tipo e che molte altre compagnie teatrali vogliano
replicare l’iniziativa nei numerosi punti vaccinali sparsi sul
territorio regionale. Il tema dei monologhi è particolarmente
attuale perché tra di loro ce n’è uno dedicato al Decameron di
Boccaccio e uno a Dante, dato che siamo nell’anno dantesco. La
nostra è una regione che ha una grande produzione culturale anche
perché c’è una forte richiesta in tal senso e in questo caso
sfruttiamo la cultura per avvicinare le persone al vaccino”.

L’assessore alla Cultura ha spiegato che “gli attori di Anà-Thema
si sono organizzati creando una sorta di kit teatrale che
consente di montare e smontare rapidamente le scenografie e il
risultato sarà certamente coinvolgente. Un doveroso
ringraziamento va, oltre che a loro, al servizio sanitario
regionale che ha compreso l’utilità dell’iniziativa e ha permesso
di trovare soluzioni che coniugassero l’allestimento della
scenografia con il distanziamento e la logistica del centro
vaccinale”.

Intervenendo sul tema delle vaccinazioni Riccardi ha spiegato che
“in Friuli Venezia Giulia l’adesione alla campagna vaccinale è
risultata inferiore ad altre regioni, in particolare per alcune
fasce d’età come quelle tra 60 e 69 anni e 50 e 59 anni, quindi
dobbiamo fare tutto il possibile per avvicinare le persone alla
vaccinazione ed in questa partita giocano un ruolo fondamentale i
medici di medicina generale. L’auspicio è che da lunedì, con
l’estensione della campagna ai soggetti tra 40 e 49 anni,
arrivino decine di migliaia di prenotazioni. Oggi abbiamo
disponibilità di dosi e stiamo superando tutti i target indicati
dal generale Figliuolo, ma non possiamo infatti permetterci il
lusso di avere una capacità vaccinale superiore alla dotazione
delle agende”.

Il direttore artistico di Anà-Thema, Luca Ferri, ha spiegato che
“così come il vaccino è il simbolo della ripartenza altrettanto
questa iniziativa vuole segnale la ripartenza della cultura, la
riapertura dei teatri dopo mesi di chiusura in cui il sipario è
stato per troppo tempo abbassato. Portare il teatro nei centri
vaccinali significa riportare il vaccino della cultura tra la
gente. Ringrazio la Regione, per aver creduto nella nostra
proposta”.
ARC/MA/pph

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