Vaccini: Riccardi, lavorare per inserire disabili tra priorità

Palmanova, 15 feb – “Mi assumerò la responsabilità di portare
all’attenzione della Giunta regionale la necessità di licenziare
una delibera in cui le persone con disabilità, esplicitamente a
quanto indicato nel piano nazionale sui vaccini, siano inserite
fra le priorità vaccinali prima della terza fase, affiancandole
all’immunizzazione degli over 80”.

Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli
Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, oggi a Palmanova nella sede
operativa della Protezione Civile del Fvg, in collegamento
telematico con le rappresentanze delle associazioni con persone
con disabilità fra le quali la Consulta Regionale delle
associazioni delle persone disabili e delle loro famiglie del
Friuli Venezia Giulia, rappresentata dal presidente Mario
Brancati, la onlus Fish Fvg con il presidente Giampiero Licinio e
il Comitato delle Organizzazioni del Privato Sociale per
l’assistenza residenziale e diurna delle persone con disabilità
(Cops) con Giorgio Danisi.

L’intervento riguarderebbe una platea di 1700 persone (500 sul
territorio pordenonese, 600 fra Trieste e Gorizia e altre 600
nell’udinese), con un atto che non confligga con il decreto
ministeriale e permetta di vaccinare le persone disabili al di là
del vincolo anagrafico e all’interno delle strutture residenziali.

Riccardi ha voluto ricordare che le priorità delle vaccinazioni
sono definite nel piano nazionale “un atto assunto con decreto,
non è la Regione Friuli Venezia Giulia a stabilirle. Rinnoveremo
comunque la necessità di immunizzare i disabili nei centri
residenziali discutendolo anche con il nuovo ministro delle
politiche per la disabilità”.

“L’amministrazione regionale ha a cuore il mondo della disabilità
– ha continuato il vicegovernatore – e il mio impegno continuerà
ad essere massimo per trovare, anche in questo caso, il modo più
sostenibile per superare questa difficoltà. Sono convinto sia
corretto procedere in questo senso ma devo precisare ancora una
volta che la Regione applica le regole, norme non emanate dal
Friuli Venezia Giulia”.

A queste criticità si aggiunge, come evidenziato da Riccardi, la
disponibilità contingentata dei vaccini e le diverse categorie
degli stessi che stanno limitando le attività programmate.
ARC/LP/al

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