Vaccino Pfizer in Italia, il bugiardino. Risposte alle principali domande

Domenica 27 dicembre è il ‘vaccino day’ Le prime dosi del vaccino Pfizer-Biontech vengono somministrate in Italia. Ecco le risposte alle principali domande su Comirnaty, il nome con cui è stato battezzato il vaccino, secondo il bugiardino del farmaco pubblicato sul sito dell’Aifa e contenente le informazioni pubblicate dall’Ema.

Comirnaty è indicato per l’immunizzazione attiva per la prevenzione di COVID-19, malattia causata dal virus SARS-CoV-2, in soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare dopo diluizione come ciclo di 2 dosi (da 0,3 mL ciascuna) a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). La sede preferita è la regione deltoidea del braccio.

Non sono disponibili dati sull’intercambiabilità di Comirnaty con altri vaccini contro COVID-19 per completare il ciclo di vaccinazione. Questo significa che i soggetti che hanno ricevuto 1 dose di Comirnaty devono ricevere una seconda dose dello stesso prodotto.

Tra le raccomandazioni generali, “sono stati segnalati casi di anafilassi. Devono essere sempre immediatamente disponibili trattamento e assistenza medica adeguati nel caso di comparsa di una reazione anafilattica in seguito alla somministrazione del vaccino”.

Con la vaccinazione “possono verificarsi reazioni correlate all’ansia, incluse reazioni vasovagali (sincope), iperventilazione o reazioni correlate allo stress, come risposta psicogena all’iniezione con ago. È importante che vengano adottate precauzioni per evitare lesioni da svenimento”.

“La vaccinazione deve essere rimandata nei soggetti affetti da uno stato febbrile acuto severo o da un’infezione acuta. La presenza di un’infezione lieve e/o di febbre di lieve entità non deve comportare il rinvio della vaccinazione”, si legge ancora.

Capitolo effetti indesiderati, sulla base degli studi clinici: “Le reazioni avverse più frequenti nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni sono state dolore in sede di iniezione (>80%), stanchezza (>60%), cefalea (>50%), mialgia e brividi (>30%), artralgia (>20%), piressia e tumefazione in sede di iniezione (>10%). Tali reazioni sono state generalmente di intensità da lieve a moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Una frequenza leggermente inferiore di reazioni di reattogenicità è stata associata ad un’età maggiore”.

La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla, evidenzia il documento. Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Comirnaty potrebbe non proteggere tutti coloro che lo ricevono. I soggetti potrebbero non essere completamente protetti fino a 7 giorni dopo la seconda dose del vaccino.

In reazione alle donne in gravidanza, “i dati relativi all’uso di Comirnaty in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. La somministrazione di Comirnaty durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se i potenziali benefici sono superiori ai potenziali rischi per la madre e per il feto. Non è noto se Comirnaty sia escreto nel latte materno”. Capitolo fertilità: “Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva”.

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