Vaia, un anno dopo: i numeri della tempesta e il lavoro della Protezione civile

Tra i paesi più colpiti si contano Forni Avoltri, Paluzza, Sappada, Prato Carnico, Comeglians e Ovaro, Ravascletto. La sensazione d’impotenza ha lasciato subito il posto alla reazione caparbia delle gente di montagna che, affiancata dal Corpo regionale di Protezione civile, dalle amministrazioni, dai vigili del fuoco e dalle imprese boschive si è subito rimboccata le maniche, con una determinazione che ha ricordato l’epopea del post-terremoto. Non a caso il vicepresidente con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, parla oggi di «modello Zamberletti 2.0» (Video a cura della Protezione civile)