Varo del ponte nodo Palmanova. Oggi il primo giorno di lavori

Come si gestisce il varo di una grande opera autostradale, senza chiudere l’autostrada? Mettendo insieme professionalità, esperienza, precisione millimetrica nell’organizzazione delle varie fasi. E così è stato per il grande ponte che andrà a sostituire quello attuale – sul nodo di Palmanova – sotto al quale passa la direttrice Udine-Trieste. Le operazioni, che si protrarranno ancora per tre giorni, sono iniziate nella tarda serata di lunedì con gli ultimi controlli e l’arrivo, durante la notte, di due grandi gru, una da 200 e la seconda da 400 tonnellate. Il cantiere è proprio nel cuore del nodo di Palmanova – interconnessione fra A4 e A23 – dove si incrociano 6 diverse direttrici di traffico: dalla A4 verso Udine e verso Trieste; dalla A4 verso Venezia e verso Udine; dalla A23 verso Venezia e verso Trieste. All’alba di oggiAggiungi un appuntamento per oggi tutti gli operai, i tecnici e gli ingegneri di Autovie Venete e delle ditte costruttrici erano già al lavoro e le operazioni vere e proprie sono iniziate alle 7 e 30 con l’avvio della spinta dell’enorme manufatto (120 metri e 530 tonnellate di peso realizzato dall’impresa Cimolai di Pordenone) che dovrà scavalcare la direttrice Udine Trieste appoggiandosi prima su una pila centrale in calcestruzzo appositamente realizzata e poi, proseguendo le operazioni di spinta, sulla “spalla” che lo sosterrà. Il nuovo ponte è l’opera più impegnativa del primo sub lotto (Gonars-Palmanova) del quarto lotto (Gonars-Villesse) dei lavori della terza corsia sulla A4. Il varo durerà complessivamente quattro giorni e il momento clou è previsto domani (mercoledì 5 settembre) pomeriggio.

I lavori sono realizzati dalla Cmb (Società cooperativa muratori e braccianti di Carpi) capofila dell’ Ati che comprende C.E.L.S.A. – Soc. Coop di Latisana (UD) e C.G.S. SpA di Udine. Il primo sub lotto riguarda un tratto autostradale di circa 5 chilometri, l’investimento per i lavori è di 38 milioni di euro e due sono i comuni coinvolti: Gonars e Bagnaria Arsa