VICINO/LONTANO: terrorismo, califfato, immigrazione, cibo, europa, libertà

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L’attualità e i grandi temi del nostro tempo – a partire da terrorismo, immigrazione e Califfato, Totem e tabù fra i più inquietanti dei giorni che stiamo vivendo – saranno al centro dell’indagine nella giornata conclusiva del festival Vicino/Lontano 2015 domani, domenica 10 maggio a Udine.
Come sappiamo è il terrorismo il vero e catastrofico tabù dell’Occidente: a Vicino/Lontano 2015 si guarderà alle radici del problema, drammaticamente previsto e preannunciato dal giornalista di guerra Domenico Quirico, vittima di un lungo sequestro in Siria: a Udine si confronteranno sul tema il giornalista Riccardo Cristiano e il sociologo Stefano Allievi (domenica 10 maggio). Oggi il Grande Califfato è una realtà politica e militare con cui i governi e i popoli di tutto il mondo sono drammaticamente costretti a misurarsi. Strettamente connessa è l’emergenza immigrazione. È vero che l’Italia sopporta più di tutti gli altri paesi europei il carico dell’accoglienza dei rifugiati? Quanti sono gli immigrati in Italia? Portano criminalità? Terrorismo? Malattie? Ci rubano il lavoro? Ottengono dal “nostro” stato sociale più vantaggi di “noi”? In un mondo drammaticamente sperequato, le migrazioni internazionali pongono sfide inedite alla convivenza sociale e ci obbligano a interrogarci sul rapporto tra la nostra convenienza economica e la marginalità giuridica degli ultimi arrivati. Ne parleranno, domani alle 11.30 nella Chiesa di San Francesco, il sociologo Maurizio Ambrosini, il giurista Andrea Saccucci l’economista Fadi Hassan e il presidente di Medici Senza Frontiere Italia Loris De Filippi. Si completa domani il focus sul cibo di Vicino/Lontano: a “Nutrire il pianeta o nutrire i ricchi?” sarà dedicato l’incontro in programma alle 16.30 nella Chiesa di San Francesco con l’antropologo Marino Niola, il direttore di Oxfam Italia Roberto Barbieri e il genetista Michele Morgante, coordinati dal giornalista Pietro Greco. Parlare di Totem e Tabù significa anche approfondire: sarà invece dedicata a “L’Europa, la globalizzazione e la politica della sopravvivenza” la lezione magistrale dell’antropologo delle istituzioni Marc Abélès, introdotto da Nicola Gasbarro, presidente del comitato scientifico di vicino/lontano (Chiesa di San Francesco, ore 18). Si completano domani anche gli appuntamenti di Vicino/Lontano Digital: alle 15, nella Chiesa di San Francesco della “battaglia per essere liberi” parlerà la fondatrice del Festival del giornalismo di Perugia, Arianna Ciccone. Nell’era digitale, nell’era della democratizzazione dei contenuti siamo più liberi, più forti, più informati. Ma al tempo stesso sono notevolmente aumentate le intimidazioni, le violenze, le minacce. A ideale suggello di Vicino/Lontano Digital le conclusioni saranno tratte da Fabio Chiusi, domenica 10 maggio alle 17 nell’Oratorio del Cristo: “Sorveglianza di massa. Una risposta al terrore?” è il tema del suo intervento, che metterà a fuoco i rischi di un regime di sorveglianza indiscriminata di massa, inefficace nella lotta al terrorismo ma efficacissimo nel violare la privacy di miliardi di cittadini innocui in tutto il globo. Al Friuli Future Forum ultimo appuntamento con il workshop sulla crittografia, momenti “operativo” di V/L Digital.

Si intitola Strolic – dal latino astrologus: astrologo, ma nella variante lombardo-veneta anche strambo, lunatico, cocciuto – l’evento scenico conclusivo di Vicino/Lontano 2015. Domani, nella Chiesa di San Francesco alle 21, appuntamento con l’anteprima assoluta, in questa nuova veste arricchita dalle immagini. Per celebrare i 25 anni dalla nascita della sede di Udine della Rai, lo spettacolo è accompagnato da immagini tratte dalla fiction Pieri Zorut. Storia di un poeta -autrice e sceneggiatrice, Claudia Brugnetta, regia di Giancarlo Deganutti – prodotta nel 1992 da RAI FVG. Lo spettacolo, nato da un’idea di Luca Bonutti, su testi di Pietro Zorutti (1792-1867) per le musiche originali di Valter Sivilotti, si realizza a Vicino/lontano in collaborazione con Arlef, Mittelfest, Rai FVG e Società Filologica Friulana. Saranno affidate all’attore Omero Antonutti le narrazioni poetiche e alla voce solista di Dorina Leka, accompagnata dal Coro Natissa di Aquileia diretto da Luca Bonutti. Musiche eseguite dal vivo da Marko Feri chitarra, Mauro Meroi contrabbasso, Igor Zobin fisarmonica. Strolic come il temperamento di Pietro Zorutti, poeta friulano dell’800 e arguto antropologo della sua gente. Il suo Strolic, una sorta di almanacco o calendario dei 12 mesi in forma di poesia, canta lo scorrere dell’anno nell’instancabile avvicendarsi delle stagioni che trasformano incessantemente uomini e cose. Dopo quasi due secoli di silenzio, mentre sullo schermo rivivono le immagini di un piccolo mondo antico alla friulana che ha per protagonista l’umoroso/strolegant “sior Pieri”, cui dà voce Omero Antonutti, Strolic riceve un nuovo respiro e un nuovo ritmo, grazie al coraggioso lavoro compositivo del maestro Valter Sivilotti, che lo ha modellato, come un coro greco del terzo millennio, sulle voci aquileiesi del Coro Natissa e sul virtuosismo di strumenti opportunamente legati alla cultura popolare, incrociando l’antica saggezza di quei versi con la sua moderna sensibilità musicale, che spazia dai Balcani all’America Latina, da Berlino alla Parigi di Django, dalle Isole britanniche al musical americano. La serata è a invito (per informazioni 0432-287171).
Domani all’Oratorio del Cristo alle 10 si converserà dell’uso delle nuove tecnologie e della “Formazione nel futuro”, con Raffaella Bombi e Simon Nelson e con gli ex allievi della Scuola Superiore dell’Università di Udine. Introduce l’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone. A Casa Cavazzini, alle 10 “Play your rights”: con esperti e cittadini scopriamo il nostro grado di consapevolezza in tema di diritti europei. All’evento partecipano i rappresentanti delle nazioni coinvolte nel progetto europeo Enjoy Your Rights: Italia, Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia. Ci guideranno Matej Cepin Direttore della Social Academy di Lubiana, Renato Damiani, esperto di integrazione europea e vicepresidente della Casa per l’Europa di Gemona, e Francesco Rossi, project manager del progetto europeo Enjoy Your Rights.
Alle 11.30 all’Oratorio del Cristo si esamina “Il tabù del dissenso / il totem del consenso” in un incontro a cura di Multiverso: Daniele Giglioli e Adriano Zamperini, moderati da Giampaolo Borghello, ridisegnano dissenso e consenso sulla base di una nuova prassi e di un nuovo dire, con altre forme e altre narrazioni, a livello individuale e collettivo.
Alle 11.30 a Casa Cavazzini “Vino&vinili”, un viaggio sentimentale nelle terre del vino ritmato dalla selezione più alta della storia del rock: guida all’ascolto di alcuni dei più grandi classici del rock d’autore abbinati a una collezione di vini naturali prodotti con genio e poesia dalle piccole grandi aziende del nostro Paese. Con Maurizio Pratelli, introduce Lorenzo Marchiori. Alle 15.30 all’Oratorio del Cristo l’anteprima di Cormònslibri 2015: “Vivi. Ultime notizie di Luciano D” è il titolo dell’ultima fatica dell’autrice Nicoletta Bidoia. Il libro, che esplora in modo insolito l’universo della malattia mentale, sarà presentato in dialogo con Francesco Tomada, e con letture di Pierluigi Pintar e Sabrina Vidon. Alla fisarmonica Aleksander Ipavec.
A Casa Cavazzini alle 16 si parla di basket: “La palestra a Nord Est. La pallacanestro, perno sostanziale di uno sviluppo economico nel nord est” offrirà l’occasione per una riflessione a 360 gradi sullo sport, ma anche su cultura, valori etici, integrazione, uguaglianza e perfino economia: tutto questo, infatti, è stato il basket friulano al tempo in cui il Friuli Venezia Giulia riusciva ad avere in serie A le quattro squadre rappresentanti tutti i capoluoghi di provincia. Ne dialogheranno Flavio Pressacco, Andrea Fadini, il telecronista Sergio Tav?ar e altri protagonisti legati al mondo del basket, Benito Zollia e Roberto Paviotti, coordinati dal giornalista Gianpaolo Carbonetto.Una iniziativa a cura di ApuIeri.
Alle 18, sempre a Casa Cavazzini, si parlerà del 2015 “International Year Light”, Anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce”: inevitabile, dunque, che al festival di Udine si finisca per parlare di Arturo Malignani (1865-1939), l’uomo che con le sue intuizioni fece della sua città la terza in Europa dotata di illuminazione elettrica dopo Milano e Londra. Ne dialogheranno il giornalista Stefano Righi e la curatrice dell’archivio storico degli eredi Malignani, Elena Commessatti.
Alle 19 nell’Oratorio del Cristo appuntamento con LeggerMente e con “Il tunnel”, lettura scenica da Friedrich Dürrenmatt a cura di Paolo Patui accompagnato dall’Orchestra ritmica senza strumenti dell’Isis Manzini di San Daniele diretta da Juri Dal Dan, con una insolita introduzione a cura di Angelo Floramo, Paolo Medeossi, Paolo Patui. Il tunnel è il passaggio inevitabile che attraversa il corso della storia: quel tragitto obbligato dal noto all’ignoto che riguarda i passaggi epocali della storia, ma anche le tante, minime (in apparenza) fasi di transizione della vita di ognuno di noi. Senza sapere se finirà o meno, né quello che ci sorprenderà all’uscita dal tunnel. Con asciutta lucidità la metafora di Dürrenmatt viaggia sui binari di un treno in apparenza normale, in realtà metaforicamente capace di alludere agli infinti misteri della nostra esistenza sospesa. L’Orchestra ritmica senza strumenti è nata per iniziativa di un gruppo di studenti, per adesione volontaria a un’idea insolita: produrre ritmi e suoni utilizzando non strumenti, ma oggetti, utensili e ammennicoli vari.