Violenza donne: Panariti, definire unico protocollo per tutela genere

Udine, 01 dic – Armonizzare i vari protocolli riguardanti la
violenza di genere per arrivare alla creazione di uno unico a
livello regionale e, al contempo, rafforzare un percorso
culturale all’interno delle scuole per sensibilizzare i giovani
sul tema.

Sono queste, in sintesi, le due proposte avanzate dall’assessore
regionale alle Pari opportunità Loredana Panariti nel corso del
convegno organizzato da Cgil, Cisl e Uil dedicato alla violenza
sulle donne svoltosi oggi a Palmanova. Panariti, nel suo
intervento, ha ricordato come in Italia, solo dal 1996, lo stupro
sia stato considerato un reato contro la persona quando prima
invece lo era solo contro la morale. “Su questo tema – ha detto –
va intrapreso un importante percorso culturale, che coinvolga il
mondo della scuola ad esempio introducendo l’educazione
sentimentale e che induca ad un confronto tra gli studenti su un
argomento così importante”.

Quindi Panariti ha illustrato i dettagli del progetto Matelda,
sostenuto dalla Regione attraverso la Direzione centrale Lavoro e
Pari opportunità, concertato con i Centri antiviolenza e i
Servizi sociali dei Comuni che prevede interventi a favore delle
donne in uscita da situazioni di violenza. A loro vengono
proposti percorsi personalizzati di protezione e sostegno a
seguito delle condizioni di particolare fragilità, il
reinserimento e permanenza nel mercato del lavoro, la
conciliazione tra la loro vita professionale e l’impegno
familiare con i propri figli”.

Nel dettaglio nel 2017 la Regione, con il progetto Matelda ha
erogato contributi a 101 donne per l’acquisto di servizi di baby
sitting, per un ammontare complessivo di 245 mila euro. Nei primi
mesi del 2017 il numero delle donne inserite in percorsi
specifici è raddoppiato rispetto allo scorso anno; inoltre, nel
biennio 2016-17 sono stati stanziati 120.000 euro a Comuni e
associazioni (in partenariato) per iniziative di
sensibilizzazione territoriale.

Infine Panariti ha evidenziato la necessità di procedere ad una
armonizzazione dei diversi protocolli già esistenti in materia di
tutela delle donne vittime di violenza, giungendo alla
formulazione di uno unico “che, tenga in considerazione le
singole individualità e che rafforzi quanto già definito
dall’osservatorio regionale in materia”.
ARC/AL/ppd

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