Visita virtuale al Malignani, l’idea di Samuele Pantanali e Alberto Zurini

Malignani a 360 gradi-1
È stato presentato il 23 febbraio in aula magna il nuovo progetto targato Malignani: i rappresentanti degli studenti di tutte le classi della scuola hanno potuto fare in prima persona l’esperienza di una visita virtuale alla loro scuola, ma anche conoscerne i risvolti tecnici della progettazione. Obiettivo: far conoscere il progetto e coinvolgere altri studenti per svilupparlo ulteriormente.

Titolari dell’impresa Samuele Pantanali e Alberto Zurini della classe 4^ Informatica e Telecomunicazioni, che hanno tratto profitto dalla loro esperienza di Alternanza Scuola Lavoro presso l’azienda VIRTEW, Software House specializzata in applicazioni di Virtual Reality, sviluppando, insieme al responsabile Saul Clemente e al programmatore Johnny Lonak, l’applicazione informatica che ha permesso di realizzare il progetto “Malignani 360°”.

Tutto è nato da una idea originale dei due studenti che hanno pensato di realizzare una visita virtuale alla scuola Malignani, simile a quella di Google Street View.
Samuele e Alberto hanno pensato infatti che la visita virtuale potesse valorizzare la scuola offrendo a chiunque l’opportunità di visitarla anche senza essere fisicamente presenti, persino prima di partecipare a Scuole Aperte o all’orientamento scolastico.
Caricata sul sito, la visita virtuale può infatti essere fruita sempre e dovunque, anche da casa. La scuola ha accolto la proposta e il progetto è diventato realtà.

Il processo progettuale è partito dall’analisi degli spazi sulla planimetria del complesso. Una volta individuate le zone più importanti Samuele e Alberto, sotto la guida del tutor aziendale, hanno identificando cinquanta punti di osservazione, procedendo poi con la stesura del cronoprogramma delle riprese fotografiche e con la progettazione di tutte le fasi necessarie a realizzare la visita virtuale.
La qualità offerta dalla fotocamera utilizzata per le riprese fotografiche (messa a disposizione dall’azienda che ha accolto gli studenti) è di gran lunga superiore a quella che si ottiene con riprese da smartphone.

Per creare il progetto i due intraprendenti studenti hanno utilizzato Unity, un ambiente di sviluppo Open Source per applicazioni 3D. L’idea progettuale è applicabile a qualunque edificio: musei, municipi e edifici pubblici o privati potrebbero beneficiare di questa possibilità. Ed è per questo che Samuele Pantanali e Alberto Zurini intendono tutelare il software tramite licenza aperta, per permettere anche ad altri studenti di far crescere il progetto, ma nel contempo valorizzare la loro attività.

Durante l’incontro i ragazzi hanno chiesto ai rappresentanti di far conoscere il progetto ai compagni al fine di creare una community di interessati per coinvolgerli nello sviluppo di ulteriori sezioni della visita virtuale.

Per ora il nome dell’applicazione è ancora un segreto, a presto altre news del progetto!