VITIVINICOLTURA: SHAURLI, IDENTIFICARE LA PRODUZIONE CON IL TERRITORIO

Trieste, 17 lug – “Identificare fortemente la produzione
vitivinicola con il territorio e favorire una collaborazione fra
le Regioni italiane per far conoscere i prodotti all’estero.
Regioni che non si devono guardare in modo antagonista, ma
promuoversi insieme nel mondo”.

Queste le parole dell’assessore regionale alle Risorse Agricole e
Forestali del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli, che oggi a
Barolo (Cuneo) ha partecipato a due appuntamenti all’interno di
“Collisioni Festival”.

La prima parte del programma ha visto protagonisti dieci
produttori della regione che hanno presentato due etichette
ciascuno, sottoponendo i vini alla degustazione di un’autorevole
platea internazionale di sommelier, ristoratori e giornalisti
specializzati. Fra questi, il fondatore di Vinous Antonio
Galloni, il sommelier dell’anno 2016 del Regno Unito Terry
Kandylis e l’inviato del giornale francese Le Figaro Bernard
Burtschy.

“Un parterre importante – ha affermato l’assessore Shaurli -, che
ha riconosciuto la qualità dei nostri vini e che allo stesso
tempo ha condiviso l’idea di una maggiore identificazione delle
etichette con il territorio”.

Durante la degustazione gli esperti, inoltre, hanno anche
indicato nella diversificazione dei prodotti, da uno stesso
vitigno, una delle possibili strategie per entrare con successo
nei mercati internazionali.

Il secondo evento del Festival a cui ha preso parte l’assessore
Shaurli è stato l’incontro con l’assessore all’Agricolura della
Regione Piemonte Giorgio Ferrero. Presente sul palco anche
Adriano Gigante, vicepresidente del Consorzio regionale delle Doc
del Friuli Venezia Giulia.

Nel corso del dibattito è emersa l’opinione comune in base alla
quale “non può essere l’agricoltura massificante il futuro dei
nostri territori”, in quanto “l’obiettivo – ha spiegato
l’assessore Shaurli – deve essere invece quello di valorizzare i
prodotti locali e difendere le specificità, per poi proporle ai
mercati internazionali”.

Una volontà comune quella fra Friuli Venezia Giulia e Piemonte
che potrebbe essere l’embrione di un ponte che unisce anche altre
Regioni. “Tutte legittimamente orgogliose delle loro peculiarità
– ha ribadito l’assessore Shaurli -, ma che allo stesso tempo
dovrebbero anche essere pronte a sostenersi”.

Durante il dialogo il pubblico ha avuto modo di assaggiare
specialità piemontesi e del Friuli Venezia Giulia: San Daniele,
Montasio e Friulano da una parte e prosciutto di Cuneo, formaggio
Castelmagno e vino Grignolino dall’altra.
ARC/GG/RM

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