112: Panontin, Fvg secondo per rapidità di risposta a numero unico

Meglio solo Lombardia, partita molto prima

Trieste, 13 ago – “Il tempo medio di risposta degli operatori
112 in Friuli Venezia Giulia è tra i 6 e gli 8 secondi:
vicinissimo a quello della Lombardia, la più veloce con 5
secondi, con molta più esperienza alle spalle. Chi continua a
ripetere che in FVG non funziona nulla, sa di dire bugie, manca
di rispetto a chi mette l’anima nel servizio 112 e 118, piccona
la fiducia dei cittadini in un sistema di emergenza che ogni
giorno funziona e risponde. Ci sono stati pochi casi eccezionali,
alcune situazioni incresciose, è vero. E queste sono sotto la
lente occhiuta di Novelli, e tanto gli basta per dire che tutto
va male. I mille casi in cui si parla del “tempestivo arrivo
dell’ambulanza” o della volante “arrivata in pochi minuti” non
fanno notizia, ma fanno statistica, e descrivono un servizio di
emergenza migliore di tanti altri in Italia”.

Lo ha rilevato l’assessore regionale alla Protezione civile e al
Coordinamento delle riforme Paolo Panontin.

“Se si parla di numeri, i tempi di risposta sono questi, così
come lo sono la diminuzione degli inoltri all’emergenza sanitaria
(41,6 per cento in meno), a cui corrisponde un aumento assoluto
degli interventi sanitari, pari al 7 per cento. Se invece
parliamo di impressioni, la Lombardia, di stretta misura
primatista rispetto al Friuli Venezia Giulia, fa twittare di
compiacimento il presidente Maroni. Forse non dovrebbe essere una
gara, ma è la logica dei social media”.

L’assessore ha ricordato che “il numero unico consegue una
precisa direttiva europea del 2002, rilanciata in Italia dal
decreto Landolfi (2006, governo Berlusconi) e nata, nella
modalità attiva in Friuli Venezia Giulia, da una collaborazione
interistituzionale tra la Lombardia, patria del 112, e il Friuli
Venezia Giulia. Non abbiamo inventato niente, abbiamo applicato
con rigore. Forse il fatto che il FVG sia a guida centrosinistra
rende i nostri tecnici meno capaci di quelli della Lombardia? Io
non lo credo proprio”.

“Tutto il Paese va verso il numero unico semplicemente perché
questa è la direzione dell’avanzamento tecnologico e
organizzativo. Basti pensare all’ immediata localizzazione e
identificazione del chiamante. Ci sono procedure da perfezionare,
alla luce delle sperimentazioni, ma sia chiaro che non possiamo
farlo noi in FVG. Noi possiamo coordinarci meglio con le centrali
di polizia, VVF, CC, mettere più personale (fatto) e magari fare
proposte a Roma per avviare le sale interforze. E visto che il
Nue nasce a Bruxelles, anche là bisogna parlare e spiegare come
risolvere i problemi”
“Scagliarsi contro la Giunta regionale è forse una comoda
attività aiutata da sfortunate circostanze, ma non serve a
migliorare il servizio e genera paura e sfiducia nei cittadini.
Noi, che non auguriamo al centrodestra di governare in assoluto,
in particolare non gli auguriamo di governare in queste
condizioni, dato che il 112 continuerà ad esistere anche nella
prossima legislatura”.

Secondo Panontin, “in questi giorni, in alcune aree del Paese, in
particolare a Roma, ma anche in Piemonte e in Liguria o altrove,
l’operatività del numero unico ha riscontrato difficoltà e
suscitato polemiche. L’acredine che abbiamo visto nella nostra
regione non ha eguali: abbiamo sentito il capogruppo di FI
spingersi a lanciare neanche tanto velate minacce al direttore
del Nue Galasso.
Se questa è l’opposizione, se c’è qualcuno disposto a distruggere
e ad augurarsi sempre il peggio pur di gettare fango sulla
Giunta, noi non accetteremo questo gioco allo sfascio”.

“Noi siamo dalla parte dei cittadini e dialoghiamo – ha concluso
Panontin – con rappresentanti istituzionali di ogni colore
politico, affrontando i grandi temi delle comunità nazionale e
regionali, come sono le risposte alle calamità e alle emergenze,
con un approccio informato e prudente e con spirito costruttivo
di comunità”.
ARC/Com

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