Costi politica: M5S del Friuli contro le doppie cariche

Bianchi e Ussai 25.6.2015«Attraverso un disegno unitario, vogliamo dare concreta attuazione ai principi di trasparenza, terzietà e imparzialità della pubblica amministrazione. Il sistema normativo regionale deve sempre applicare il principio di buona amministrazione. Per questo puntiamo a riformare quegli istituti giuridici che nel corso degli ultimi anni sono stati radicalmente innovati dal legislatore nazionale». La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Elena Bianchi introduce così la nuova proposta di legge del MoVimento 5 Stelle Fvg intitolata “Norme in materia di incompatibilità, nomine e cumulo di indennità”.

«Le disposizioni della proposta di legge risolvono problematiche riconducibili a vuoti normativi o a istituti che tuttora riscontrano interpretazioni difformi o comunque non univoche nella loro applicazione. A partire – spiega Bianchi – dalla pubblicazione on-line, in formato “open data” utilizzabile da chiunque (implementando la sezione trasparenza), dei dati sull’organizzazione di enti regionali e di società partecipate dalla Regione Fvg. Chiediamo inoltre di estendere la pubblicazione on-line della situazione patrimoniale anche ai dirigenti degli stessi enti regionali e delle società partecipate dalla Regione Fvg».

«Proponiamo inoltre delle modifiche sostanziali alla normativa regionale in tema di incompatibilità e conflitto di interessi, non solo per la classe politica. Norme ancora più necessarie e urgenti – sottolinea la portavoce M5S – dopo che – anche recentemente – si sono verificati episodi che hanno messo in luce situazioni quanto meno opache riguardanti alcuni consiglieri regionali. Abbiamo deciso poi di intervenire anche sulle dichiarazioni che devono essere rilasciate da parte di organi di indirizzo politico, nonché da parte del personale con qualifica dirigenziale».

«Per verificare in modo più efficace le cause di ineleggibilità e di incompatibilità dei consiglieri regionali – aggiunge Bianchi -, abbiamo introdotto, inoltre, un nuovo strumento operativo in capo alle strutture amministrative del Consiglio regionale. Il Servizio del Consiglio regionale competente alla ricezione delle dichiarazioni dei consiglieri dovrà accertare d’ufficio le informazioni in merito a stati, qualità e fatti dichiarati dal consigliere. L’obiettivo è quello di controllare puntualmente le dichiarazioni che gli eletti devono rilasciare in ossequio alla disciplina nazionale riguardante gli obblighi di pubblicità e trasparenza».

«Abbiamo ipotizzato anche delle modifiche che si sono rese necessarie in materia di divieto di cumulo di indennità e di finanziamenti di campagne elettorali per evitare al massimo il “poltronismo”: specifichiamo infatti nel dettaglio il divieto di cumulo di indennità, anche in attuazione del principio di ordine generale e di buon senso che richiede che l’assunzione di incarichi o cariche ulteriori a quelli già ricoperti non dipenda dalla volontà di assommare emolumenti accessori a quelli percepiti con il lavoro o con la professione che si è scelta come principale o prevalente».

«Vogliamo anche abrogare una norma di interpretazione autentica che ha permesso in troppi casi di aggirare il divieto generale di corresponsione di contributi pubblici a persone imparentate o socie di chi – precisa la consigliera del M5S – dovesse o potesse in qualunque modo formare la volontà dell’amministrazione nel procedimento amministrativo di contribuzione pubblica. Viene anche rafforzato il principio di terzietà di chi contribuisce al finanziamento della campagna elettorale di candidati alla Presidenza della Regione o di candidati al Consiglio regionale».

«Con la nostra proposta di legge vogliamo anche estendere a tutti i dirigenti il divieto di ricoprire un incarico o prestare un servizio all’interno di partiti o formazioni politiche. Abbiamo deciso anche di declinare in modo più dettagliato il principio di imparzialità, individuando ulteriori casi – rispetto a quelli già disciplinati – che potrebbero dare luogo a conflitto di interessi o comunque a parzialità nello svolgimento delle proprie mansioni».

«Prendendo le mosse dalle innovazioni apportate dalla legge regionale sulla disciplina della finanza locale in Friuli Venezia Giulia, infine, mettiamo mano alla disciplina in materia di revisione legale degli enti e delle agenzie regionali, nonché di società controllate dalla Regione o dagli enti locali. Prevediamo infatti che per la scelta dei revisori legali si adotti una procedura che contempli una fase di sorteggio per la formazione di una rosa di candidati, i cui nominativi – conclude Bianchi – debbano essere estratti da un elenco regionale tra candidati in grado di rispettare i requisiti prescritti».