“Questa sarà una tappa che, per diversi motivi, entrerà nella storia. Ancora una volta Enzo Cainero ci ha dimostrato che aveva una visione che lo portava laddove nessuno era capace di osare. Il successo e il tanto pubblico presente sono il giusto tributo al ‘patron’, il quale ha lasciato un’importante eredità al suo rodato staff”.
Lo ha detto il governatore della Regione Massimiliano Fedriga a Tarvisio nei pressi della linea di partenza della 20. tappa a cronometro del Giro d’Italia che, dal centro cittadino, porta i corridori in vetta al monte Lussari. Alla presenza del direttore della gara Mauro Vegni e di numerosi esponenti dell’esecutivo (il vicepresidente della regione Mario Anzil, che tra l’altro ha dato il via al primo corridore, nonché Riccardo Riccardi, Sergio Emidio Bini, Barbara Zilli e Pierpaolo Roberti), Fedriga ha posto in risalto l’internazionalità di questa prova ma anche il valore sportivo di una frazione che potrebbe stravolgere la classifica generale.
“Al di là di quello che sarà il risultato finale – ha detto Fedriga – la tappa odierna è già entrata di diritto nella storia del Giro d’Italia e degli eventi sportivi in Friuli Venezia Giulia. Questo successo ha un nome e un cognome, cioè quello di Enzo Cainero, il quale con la sua visione non solo sportiva ma anche turistica, ha ancora una volta centrato il segno, arrivando a spingersi laddove non avrebbe osato nessuno, dimostrando a tutti che nulla è impossibile. Il tantissimo pubblico presente sia alla partenza che all’arrivo rappresenta il giusto tributo ad un uomo che ha legato indissolubilmente il suo nume a questa manifestazione”.
Per quanto riguarda poi l’aspetto turistico, il massimo esponente dell’esecutivo regionale ha evidenziato il grande ritorno di immagine della tappa di Tarvisio. “Parlando con lo staff della gara – ha detto Fedriga – abbiamo appreso come in questi giorni lo share di chi segue la competizione dalla tv sia in continua ascesa raggiungendo picchi molto elevati. Ciò significa che le immagini della nostra montagna faranno il giro del mondo, traducendosi in un grande spot per il Friuli Venezia Giulia. Tra l’altro la presenza di un corridore sloveno che lotta per la maglia rosa oggi ha portato a Tarvisio moltissimi tifosi d’oltre confine contribuendo così al grande successo di pubblico”.
“Siamo contenti – ha concluso Fedriga – che il Giro abbia sempre creduto e scommesso sul nostro territorio. Vista la lunga sequenza di tappe ospitate qui da noi, possiamo dire che non c’è Giro senza Friuli Venezia Giulia, ma anche che il Giro è importante per la nostra regione. Per quanto riguarda il futuro, saremo ancora protagonisti poiché il rapporto che si è creato con questa manifestazione è straordinario