Industria: Bolzonello, manufatturiero resta centrale in Fvg

Nel 2016 la Regione ha stanziato 83 mln euro, nel 2017 altri 39

Udine, 11 apr – “In Friuli Venezia Giulia il settore
manifatturiero resta centrale e importante, anche per lo sviluppo
degli altri comparti, perché laddove c’è manifattura forte e
innovativa c’è occupazione e fatturato. La sfida è quella di
contemperare la digitalizzazione dei processi con il mantenimento
dei posti di lavoro, continuando a riorientare il sistema
puntando fin dalla formazione negli istituti secondari e negli
atenei e accompagnando le aziende verso le innovazioni
dell’Industria 4.0, che significano di fatto la costruzione di un
nuovo modello di società”.

Questo in sintesi il quadro che il vicepresidente della Regione,
Sergio Bolzonello, ha tracciato nel corso del convegno “Sarà
ancora manifattura? Indirizzare e riconfigurare la sfida della
nuova manifattura”, organizzato dalla Camera di Commercio di
Udine e dedicato all’analisi dei dati del settore manufatturiero
e degli strumenti per valorizzare le capacità del sistema
produttivo regionale.

Nel corso del convegno sono stati illustrati tutti gli strumenti
di sostegno che la Regione ha messo in campo, ricordando che le
parti più qualificanti del pacchetto attuativo delle politiche
industriali riguardano i bandi Por Fesr per investimenti, ricerca
e sviluppo e industrializzazione dei risultati della ricerca;
l’apertura linee per le Pmi già regolamentate e affidate al
sistema camerale, l’avvio dell’attività dell’Agenzia investimenti
Fvg per fornire informazione e assistenza; il regolamento per i
contratti di insediamento e la pubblicazione del catalogo degli
incentivi, con cui qualsiasi utente può prendere visione on line
di tutte le linee contributive effettivamente aperte al momento
della consultazione.

Nel 2016 la direzione regionale Attività produttive ha attivato 6
bandi del Por-Fesr 2014-20 con una dotazione finanziaria di quasi
65 milioni di euro che hanno ricevuto oltre 800 domande gran
parte delle quali sono state istruite in graduatoria e sono stati
pubblicati 5 bandi con risorse regionali (Rilancimpresa) con una
dotazione finanziaria di oltre 18 milioni e oltre 760 domande
ricevute, anche queste per la gran parte tutte istruite. Nel 2017
sono previste ulteriori attivazioni con a disposizione risorse
per 39 milioni di euro.

Le ultime linee aperte, è stato ricordato, sono quelle dei bandi
aperti per incentivi per le tre aree di crisi diffusa del Mobile,
della Sedia e dell’Isontino e il bando per i progetti di
innovazione nel settore dell’ICT.

A dimostrazione della vitalità del sistema produttivo è anche la
straordinaria risposta al bando – a fronte del centinaio di
domande attese il bando che si è chiuso il 31 marzo scorso ne ha
registrate alla fine 1500 – per la competitività del sistema
terziario.

È stato approvato dalla Giunta regionale anche il regolamento
relativo ai contratti di insediamento, per il quale sarà
successivamente fissato il termine di presentazione delle domande.

È stato infine approvato in via preliminare, subordinata
all’approvazione delle modifiche del programma FESR da parte
della Commissione europea, il bando per le start up innovative,
che sarà quindi aperto dopo tale passaggio.

Nel corso del convegno, aperto dal presidente della Camera di
Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo, è stata presentata la
sintesi, pubblicata nel volumetto Friuli Nuova Manifattura, del
lavoro svolto in questi anni dal progetto Nuova Manifattura, una
delle tre declinazioni del progetto Friuli Future Forum avviate
nel 2014, promosso dalle Camere di commercio di Udine e di
Pordenone insieme alla Regione, con il coordinamento e la
supervisione dell’Ocse.

Nell’ultimo triennio ci sono segnali di inversione di tendenza
dopo una lunga crisi e, nonostante la riduzione della base
produttiva, il Friuli Venezia Giulia rimane tra le regioni a
maggiore vocazione manifatturiera.

Questo è il quadro (elaborazione Ires Fvg su dati Istat) che è
stato riassunto poi dal ricercatore Alessandro Russo e che
confermano che il Fvg è la regione italiana con maggiore
propensione all’export, sebbene sia cambiata la composizione e
anche i mercati di riferimento.

Da sottolineare l’importanza crescente della cantieristica navale
e dell’area isontino-giuliana e le buone performance del FVG
nell’ambito dell’innovazione e della R&S. Il FVG è ai primi posti
in Italia per spesa in ricerca e sviluppo rispetto al Pil (1,64%
nel 2014, media nazionale 1,38%), e questo è un dato in costante
crescita nell’ultimo decennio (1,15% nel 2005); è la seconda
regione italiana per numero di imprese con attività innovative (%
sul totale delle imprese con 10 o più addetti) nel triennio
2012-2014 (indagine CIS) e quasi 1/3 delle startup innovative in
regione operano nel manifatturiero.

Commentando i dati, Bolzonello ha sottolineato come “le imprese
si siano strutturate e in questi tre anni anche l’occupazione si
sia qualificata” e ha ribadito come “la strada che hanno
imboccato alcuni degli attori del territorio sia quella giusta”.
ARC/EP/fc

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