Torrenti sospeso per 45 giorni. Firmato decreto, sospesa anche indennità

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La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha firmato oggi un decreto con il quale viene sospeso per 45 giorni l’esercizio delle deleghe attribuite all’assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, indagato dalla Procura della Repubblica di Trieste per truffa alla Regione, nell’ambito di un’inchiesta su un’associazione culturale. Con lo stesso decreto è stata sospesa la corresponsione di ogni indennità e rimborso all’assessore.

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8 Agosto 2014

Si profila l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni della Regione Friuli Venezia Giulia per l’assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, per i contributi ricevuti dall’associazione culturale Spaesati, di cui l’esponente politico era presidente prima dell’esperienza pubblica. Secondo quanto si è appreso da fonti giudiziarie, l’associazione culturale avrebbe ricevuto contributi per attività realizzate da un’altra struttura, la Cooperativa Bonawentura, e quindi – secondo l’accusa – illegittimamente. I contributi ricevuti da Spaesati dal 2009 al 2013 ammontano, secondo quanto scritto dal quotidiano Il Piccolo, a 170 mila euro. La difesa di Torrenti in relazione alle fatture emesse ma non saldate sostiene che si sia trattato di una irregolarità amministrativa, emersa proprio nell’ambito dei curricolari controlli svolti dalla Direzione Cultura dell’amministrazione regionale.

“Nell’incontro che avrò con il magistrato ritengo di poter chiarire ogni singolo eventuale addebito, avendo solidi elementi. Ciò, sia riguardo alla questione delle fatture quietanzate dall’Associazione Spaesati, già ripianata amministrativamente, sia riguardo qualsiasi altra ipotesi che dovesse emergere sui rapporti di Spaesati con la Regione o con altre realtà”. Lo ha detto oggi l’assessore alla Cultura del Fvg, Gianni Torrenti, indagato in merito a presunte irregolarità amministrative commesse nel 2011.

Torrenti ha parlato di “una situazione che vivo con sofferenza, ma sapendo di avere la coscienza tranquilla. Sono convinto – ha infatti aggiunto – di poter dimostrare la trasparenza e la regolarità di questi rapporti, che proseguono da più di dieci anni coinvolgendo anche soggetti istituzionali, e che non hanno mai avuto alcun fine di lucro, né personale né associativo”. Torrenti ha infine ribadito di aver affidato il “mandato nelle mani della presidente, confidando che gli sviluppi di questa vicenda possano dissipare anche qualsiasi ombra di carattere politico”.

Ventotto tra enti e associazioni culturali del Friuli Venezia Giulia esprimono oggi in una nota “sostegno e solidarietà” all’assessore regionale Gianni Torrenti, indagato dalla Procura della Repubblica di Trieste. “Non sta a noi entrare nel merito della vicenda. Compete a noi invece sottolineare l’efficacia del lavoro svolto in poco più di un anno, da Gianni Torrenti”, si legge nella nota. Le organizzazioni, tra cui compaiono il Teatro Stabile Rossetti, il Cec di Udine, il Mittelfest e Pordenonelegge, auspicano che “il percorso intrapreso da Torrenti non si interrompa”.