Udine: divieto di annaffiare giardini, riempire fontane e piscine

Premesso che l’acqua è una risorsa essenziale per la vita e deve essere salvaguardata da possibili sprechi soprattutto durante la stagione estiva quando aumentano il fabbisogno e la criticità rispetto all’utilizzo delle risorse idriche;

Considerato che le Autorità competenti hanno richiamato l’attenzione di tutte le istituzioni in ordine alle problematiche connesse con l’approvvigionamento e l’uso dell’acqua potabile, per fronteggiare il problema della siccità, con particolare riferimento alla necessità di assicurare il fabbisogno minimo di acqua per gli usi igienici ed alimentari;

Richiamata la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 4 luglio 2022 con la quale è stato dichiarato lo stato di emergenza, fino al 31 dicembre 2022, in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nei territori delle Regioni e delle Province Autonome ricadenti nei bacini distrettuali del Po e delle Alpi orientali, nonché per le peculiari condizioni ed esigenze rilevate nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Veneto;

Preso atto che la Regione Friuli Venezia Giulia, con ordinanza del Presidente della Regione n. 77 del 23 giugno 2022, ha dichiarato lo stato di crisi idrica in tutto il territorio della Regione Friuli Venezia Giulia;

Considerato che: con la citata ordinanza i Sindaci dei Comuni della Regione sono invitati ad assumere tutte le opportune ulteriori iniziative, anche mediante emissione di apposite ordinanze, in generale al fine di garantire il risparmio idrico sul territorio di propria competenza;

Considerata la condizione di deficit idrico generalizzato rispetto ai valori medi stagionali, aggravata dal prolungarsi dell’assenza di precipitazioni atmosferiche di notevole quantità e durata;

Ravvisata la necessità di adottare misure finalizzate a governare l’utilizzo delle risorse idriche disponibili, al fine di garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l’uso alimentare, domestico e igienico;

Ritenuto di dover regolamentare il consumo dell’acqua potabile per l’innaffiamento di orti e giardini, il lavaggio di autoveicoli e simili e di spazi ed aree pubbliche e/o private ed emungimenti per scopi voluttuari, al fine di contenere i consumi di acqua potabile e limitarne gli sprechi;

Visto:

– il D: Lgs 152/06 “Norme in materia ambientale” ed in particolare l’articolo 98 che prevede che “coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottano le misure necessarie all’eliminazione degli sprechi (ed alla riduzione dei consumi)”, 

– il DPCM 04.06.1996 2Disposizioni in materie di risorse idriche” e nello specifico il punto 8.2.10 che prevede in caso di prevista scarsità di risorse idriche, l’adozione di misure volte al risparmio e alla limitazione degli utilizzi non essenziali,

– gli artt. 7 e 50 comma 5 del D. Lgs. 267/2000 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;

ORDINA

Su tutto il territorio comunale, con decorrenza immediata e fino al termine della criticità idrica che sarà comunicata con revoca della presente ordinanza:

l. il divieto di prelievo di acqua per l’annaffiatura di giardini e prati, con l’esclusione dell’irrigazione destinata a nuovi impianti di alberi, arbusti e opere pubbliche;

2. il divieto del prelievo di acqua per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali nelle ore diurne, con la raccomandazione di ridurre tali attività e comunque effettuarle dopo il tramonto, al fine di evitare l’evapotraspirazione dell’acqua e favorire la sua raccolta nella rete fognaria;

3. il divieto del prelievo di acqua per il lavaggio di veicoli privati, ad esclusione di quello svolto dagli impianti di autolavaggio;

4. il divieto di riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino e piscine su aree private, con l’avvertenza che può essere conservata l’acqua presente nell’invaso opportunamente trattata. Sono escluse dal presente divieto fontane naturalistiche e specchi d’acqua con la presenza di fauna e flora ittica

INVITA

La cittadinanza ad un uso razionale e corretto dell’acqua potabile, riconoscendo la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i Cittadini e attori coinvolti

DISPONE

Che i competenti organi di vigilanza adottino le opportune misure di controllo per il rispetto della presente ordinanza, nonché per perseguire eventuali prelievi abusivi, furti e manomissioni di manufatti del sistema idrico.

L’invio di copia del presente provvedimento:

alla Regione all’indirizzo [email protected]

alla Prefettura di Udine, all’indirizzo [email protected]

AVVISA

Che la presente ordinanza diverrà immediatamente esecutiva con la pubblicazione all’Albo Pretorio e che ne sarà data ampia diffusione mediante il sito internet comunale;

Che le violazioni alle disposizioni della presente ordinanza saranno punite con la sanzione amministrativa da € 25,00 ad € 500,00, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 1 bis del D.Lgs 267/2000;

Che il Settore Polizia Locale e Protezione Civile è incaricato della vigilanza sulla esecuzione della presente ordinanza;

Che avverso questo provvedimento è ammesso:

• il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro il termine di sessanta giorni dalla data di avvenuta pubblicazione;

• il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro il termine di centoventi giorni dalla data di avvenuta pubblicazione.