Villesse-Gorizia: il ponte sulla rotatoria

SFD_1539Gorizia, 5 luglio 2011 – I due ponti strallati (manufatti “sospesi” nei quali l’impalcato è sostenuto da una serie di cavi – gli stralli, appunto –  ancorati a piloni di sostegno), previsti sulla rotatoria di Sant’Andrea, sono le due strutture più complesse fra le numerose opere che caratterizzano l’intervento di trasformazione in autostrada del raccordo Villesse Gorizia. Complesse, ma molto belle esteticamente, grazie a un’architettura moderna e leggera, le due strutture sono composte da diverse parti (ognuna ha 9 traversi intermedi, 5 travi di bordo, 10 segmenti, 2 traversi di spalla e 5 elementi per l’arco) che vengono assemblate per comporre la struttura finale. Le diverse fasi di montaggio, richiederanno una serie di chiusure notturne, per consentire alle gru utilizzate di lavorare in sicurezza. Iniziate con la demolizione del sovrapasso esistente, effettuata nella notte fra mercoledì 29 e giovedì 30 giugno, le operazioni sono proseguite nella notte fra lunedì 4 e martedì 5 luglio con il varo  del concio centrale della struttura  (composto da una trave reticolare e una serie di travi piane del peso di 150 tonnellate),  sul quale poggerà l’arco in acciaio che caratterizzerà l’opera, il cui montaggio si sviluppa in più fasi. L’intervento è iniziato alle 19,00 di lunedì, con la chiusur a del tratto compreso tra la rotatoria di Sant’Andrea e lo svincolo di Farra d’Isonzo in direzione Villesse mentre,  in direzione Gorizia, è stato chiuso quello tra l’autoporto SDAG e la rotatoria di Sant’Andrea. Tre le gru dell’impresa Midolini al lavoro: una da 500 tonnellate, una da 160 e una da 80. Le due più piccole hanno avvicinato il concio a quella più grande che lo sollevato, ruotato e posizionato correttamente per poi depositarlo sulle torri provvisorie. Un’operazione delicata che richiede precisione millimetrica, un coordinamento perfetto e un accurato lavoro di preparazione, dallo  studio dei disegni con gli ingombri a una serie di sopralluoghi, indispensabili per decidere il tipo di gru da utilizzare e le modalità di esecuzione. Determinante, come sempre, l’esperienza e la professionalità dei gruisti. Tutte le prossime operazioni,  dai collegamenti al getto delle solette, sono state pianificate per il mese di luglio, mentre la posa dell’arco è in programma nel mese di agosto. A questa operazione seguirà il montaggio dei pennini e la loro tesatura, dopo di che saranno effettuate le saldature e l’imbullonatura del ponte.  L’intervento, che si è concluso come previsto prima dell’alba, ha visto impegnato personale di  Autovie Venete, del Consorzio Fvg Cinque e della Maeg, l’impresa trevigiana che ha prodotto le parti metalliche, trasportate a Gorizia con una trentina di tir.

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