Giulio Regeni ucciso al Cairo: Procura apre inchiesta

Giulio Regeni
Giulio Regeni “collaborava con Il Manifesto” e utilizzava uno pseudonimo “perché temeva per la sua incolumità”. Lo riferisce all’ANSA la redazione de Il Manifesto, precisando che il giovane si occupava in Egitto in particolare dei sindacati del Paese.

Sul corpo di Giulio Regeni, il ragazzo scomparso e poi trovato ieri morto al Cairo, ci sono bruciature. Lo riporta una fonte a conoscenza dei dettagli del caso all’Associated Press.
Il direttore dell’Amministrazione generale delle indagini di Giza, il generale Khaled Shalabi, ha sostenuto che “non c’è alcun sospetto crimine dietro la morte del giovane italiano Giulio Regeni, il cui corpo è stato ritrovato sulla strada desertica Cairo-Alessandria”: lo riporta il sito egiziano ‘Youm7′. In dichiarazioni esclusive al sito, il generale “ha indicato che le indagini preliminari parlano di un incidente stradale e ha smentito che Regeni “sia stato raggiunto da colpi di arma da fuoco o sia stato accoltellato”.
L’ambasciatore egiziano Amr Mostafa Kamal Helmy, convocato oggi alla Farnesina, “ha espresso a nome del suo Paese profondo cordoglio per la morte di Regeni e – si legge in una nota – ha assicurato che l’Egitto fornirà la massima collaborazione per individuare i responsabili di questo atto criminale”.

“Chiediamo fermamente all’Egitto che le autorità italiane possano collaborare alle indagini sulla morte del nostro connazionale al Cairo perché vogliamo che la verità emerga fino in fondo”. Lo ha detto a Londra il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, riguardo all’uccione di Giulio Regeni, a margine della conferenza dei donatori sulla Siria sottolineando di averne parlato questa mattina direttamente con il ministro degli Esteri egiziano. “Lo dobbiamo in particolare alla famiglia colpita in modo irreparabile ma che almeno pretende di conoscere la verità”, ha aggiunto

La Procura di Roma avvierà un’indagine sulla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni, il cui corpo è stato trovato ieri sulla strada tra al Cairo e Alessandria. I pm di piazzale Clodio attendono una prima informativa. L’ ipotesi di reato verrà valutata alla luce delle prime risultanze investigative

La giunta comunale di Fiumicello ha proclamato il lutto cittadino, di fatto già in atto, ed ha annullato la festa del patrono, San Valentino, del 14 febbraio. E’ stato deciso questa mattina al termine di una riunione alla quale era presente il parroco. In paese le bandire di tutti gli edifici pubblici sono già listate a lutto.
A Giulio Regeni sarà intitolato il Centro di aggregazione giovanile di Fiumicello. Lo ha deciso pochi minuti fa la giunta comunale che sta preparando una delibera specifica. Il centro e’ sorto di recente e l’amministrazione ha preferito decidere subito in merito.