CULTURA: TORRENTI, CORDOGLIO PER SCOMPARSA GIGETTA TAMARO SEMERANI

Trieste, 4 apr – Gigetta Tamaro Semerani è stata “un’anima
dedicata ad ogni forma d’arte che nell’architettura aveva trovato
l’intersezione perfetta delle discipline amate, mentre nel
sodalizio professionale ed amoroso con Luciano aveva sviluppato
il suo compimento elettivo”.

Con queste parole l’assessore regionale alla Cultura Gianni
Torrenti ha ricordato la figura di Tamaro Semerani, architetto e
figura culturale di fama internazionale, scomparsa questa mattina
nella sua casa di Trieste all’età di 85 anni. Torrenti ha
espresso il proprio cordoglio e un affettuoso pensiero di
vicinanza al marito Luciano e ai figli Luigi, Matilde, Giovanna e
Francesco.

Torrenti, che si è detto “colpito da questo lutto, avvenuto in
modo improvviso e repentino seppur annunciato da molti silenzi”,
ha ricordato i momenti progettuali vissuti insieme a Gigetta e a
Luciano Semerani.

In particolare, l’assessore regionale alla Cultura ha rievocato
la collaborazione sul progetto della Stazione Rogers di Trieste,
polmone di innovazione culturale di cui è stata l’animatrice, che
Gigetta Tamaro voleva rendere “un osservatorio privilegiato, e in
questo ci siamo sostenuti e spronati in un continuo confronto per
raggiungere quello che lei definiva ‘l’uscire dalla mediocrità'”.

Torrenti ha evidenziato come “la sua forza, quella di una grande
donna, si esprimeva nel tessuto di relazioni di altissimo livello
che in tutto il mondo le riconoscevano un ruolo di primissimo
piano”.

Gigetta Tamaro Semerani, laureatasi a Venezia, è stata presidente
dell’Ordine degli architetti di Trieste dal 1988 al 1994 e
commissario straordinario dell’Ordine degli architetti di Udine
nel 1990. Dal 1992 al 1994 ha ricoperto l’incarico di presidente
della Federazioni Ordini degli architetti della Regione Friuli
Venezia Giulia. Fondatrice del Do.Co.Mo.Mo (Documentation and
conservation of buildings, sites and neighbourhoods of the modern
movement) per il Friuli Venezia Giulia e animatrice, insieme al
marito Luciano, della rassegna “Trouver Trieste” a Parigi (1985),
l’architetto triestino ha firmato opere come le torri
dell’ospedale di Cattinara a Trieste e il padiglione chirurgico e
il pronto soccorso dell’ospedale Santi Giovanni e Paolo di
Venezia. Insieme al figlio Luigi le si deve il complesso di via
Punta del forno a Trieste, città nella quale, con gli architetti
Paolo Zelco e Mirna Drabeni, Gigetta Tamaro Semerani ha vinto il
concorso per il progetto sull’allungamento del Canal Grande
(Ponterosso) alle soglie della chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo.
ARC/PPH/ppd

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