AGRIEST: SHAURLI, 'BUSINESS PLAN' STRUMENTO STRATEGICO PER AZIENDE

Martignacco, 21 gen – E’ stato sull’importanza del ‘business
plan’, il piano di sintesi dei costi e benefici di un progetto di
sviluppo o di un investimento aziendale, che come ha sostenuto
l’assessore regionale alle Attività rurali e forestali, Cristiano
Shaurli, deve divenire lo strumento strategico e il cardine della
crescita dell’attività rurale, che la Regione ha voluto accendere
i riflettori dell’evento inaugurale di Agriest Land: la rassegna
del territorio, del clima, delle risorse e dell’ambiente, che
rimarrà aperta al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco
fino a domenica.

Quest’anno, infatti, il programma dell’Expo Forum Agriest Land,
che è organizzato da Udine e Gorizia Fiere in stretta
collaborazione con la Regione, è stato introdotto da un convegno
sul tema ‘Il business plan per le aziende agricole e forestali’.

Incontro, curato dall’Amministrazione regionale, dall’Ismea e
dall’Università di Udine, al quale ha partecipato
l’europarlamentare e membro della Commissione agricoltura e
sviluppo rurale della Ue, Paolo De Castro.

Il ‘business plan’, è stato detto nell’introduzione da Paola
Mazzurana, del Dipartimento di scienze economiche e statistiche
dell’Università di Udine, rappresenta uno strumento del quale
l’imprenditore può disporre per rafforzare la propria strategia
di impresa.

Consiste nella documentazione di una serie di valutazioni che
sono oggi richieste dagli istituti di credito, nel caso si avanzi
la richiesta di prestiti, ma anche dalla Ue per l’accesso ai
benefici comunitari del Programma di sviluppo rurale.

Una delle novità introdotte dalla programmazione comunitaria 2014
– 2020, come ha annunciato De Castro, è rappresentata dalla
necessità, per poter accedere ai bandi e alle relative misure, di
predisporre proprio il ‘business plan’, il piano strategico
inerente i progetti per i quali viene richiesto il sostegno.

Per facilitare gli operatori dei settori agricolo e forestale,
l’Ismea ha creato, attraverso la Rete Rurale Nazionale, come ha
spiegato il responsabile del progetto, Roberto D’Auria, il
‘business plan on line’.

Si tratta di un portale che offre la possibilità di creare su
misura un piano strategico, accedendo alle pagine web
appositamente realizzate dal Ministero.

Dunque, come ha evidenziato l’assessore Shaurli, il piano
strategico che sarà richiesto per questa programmazione
comunitaria anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia per
l’accesso ai bandi del Psr, e che ha già dato ottimi risultati in
altre realtà italiane, non deve essere visto dagli operatori
agricoli e forestali come una imposizione, né tantomeno
semplicemente come un nuovo adempimento burocratico.

“Ma deve essere considerato – ha aggiunto Shaurli – come uno
strumento fondamentale per la crescita e lo sviluppo di ciascuna
azienda”.

Una crescita e uno sviluppo, come aveva sostenuto in precedenza
l’onorevole De Castro, che sono fondamentali per consentire al
settore agroalimentare regionale, come a quello italiano, di
competere sui mercati internazionali e affrontare le sfide del
futuro.

In apertura del suo intervento, Shaurli aveva apprezzato la folta
partecipazione al convegno, a conferma dell’interesse del mondo
rurale per le scelte adottate dalla Regione, e l’attesa per le
opportunità che si aprono attraverso il nuovo Psr 2014 – 2020.

L’assessore aveva ribadito l’importanza che l’Amministrazione
ripone nella ricerca, nel rapporto tra il mondo della ricerca e
il settore primario, e si era soffermato sul ruolo essenziale dei
consulenti aziendali, anche per la definizione del ‘business’
plan’.

Shaurli ha concluso rilevando che l’introduzione dell’uso del
piano strategico, il ‘business plan’, nei settori agricolo e
forestale, si rivelerà di estrema utilità e vantaggioso per gli
operatori, in quanto semplificherà la gestione aziendale e il
rapporto tra la Regione e le imprese richiedenti i benefici
comunitari, e favorirà la comparazione di dati e le proiezioni
delle attività aziendali rispetto alle tendenze e alle richieste
dei mercati.

“Favorirà – ha concluso – una reale crescita del settore primario
del Friuli Venezia Giulia”.
ARC/CM/EP

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