“Chi conosce tutte le risposte, non si è fatto tutte le domande”. Dopo 27 anni di lavoro continuo a fare mia questa massima di Confucio perché ritengo che il segreto di un graphic designer risieda nell’essere sempre curioso, nel mettersi costantemente in gioco e nel non dare mai nulla per scontato”.
E’ questo il consiglio che Massimo Pitis, fondatore di Pitis e Associati e direttore artistico di Wired Italia, si è sentito di dare ad un’ottantina di giovani studenti friulani in occasione dell’inaugurazione, a palazzo Torriani, sede di Confindustria Udine, del 3° anno del Corso di Graphic design per l’Impresa organizzato dall’Accademia di Belle arti di Udine G.B. Tiepolo.
Pitis si è soffermato, in particolare, sul rapporto tra graphic designer e imprese: “Il rischio che corriamo noi grafici è quello di proporre alle aziende modelli standard per quanto attiene la comunicazione e la valorizzazione del brand aziendale. Nulla di più sbagliato. Ogni azienda, specie in Italia dove l’impresa è a carattere familiare, ha una sua storia, unica, originale e irripetibile. Per questo, il graphic designer deve essere come un sarto che confeziona abiti su misura. Io, nella mia vita professionale, non ho mai fatto un progetto simile ad un altro: io non devo proporre me stesso, bensì cercare di interpretare al meglio l’azienda per cui lavoro”. Pitis, tra l’altro, sta contribuendo con la sua creatività anche al rilancio della rivista Wired Italia. “Abbiamo accettato, unici al mondo, la sfida di portare l’edizione italiana di Wired a cadenza trimestrale. Oggi la rivista ha i conti in attivo ed è un ‘bookazine’, una via di mezzo tra un libro e un magazine”.
L’incontro di palazzo Torriani è stata anche l’occasione per ribadire la partnership tra Confindustria Udine e l’Academia delle Belle Arti di Udine G.B. Tiepolo. Damiano Ghini, delegato alla Cultura di Confindustria Udine, ha rimarcato la volontà dell’Associazione di collaborare con l’Accademia per sviluppare congiuntamente i progetti di laurea di primo livello degli studenti del terzo anno. “Sono assolutamente convinto che l’età più creativa di un uomo sia quella ricompresa tra i 20 e i 25 anni. Da qui l’interesse che possono e devono avere le nostre aziende a ricercare profili di giovani qualificati inseribili a breve termine nel mercato del lavoro”.
Dal canto suo, Fausto Deganutti, presidente dell’Accademia, ha ricordato come questo sia “il nostro primo incontro con il mondo degli imprenditori nella casa degli imprenditori. Auspichiamo sia soltanto il primo di una lunga serie perché vogliamo presentare il lavoro di altissima qualità sviluppato in questi tre anni dalla Tiepolo. Siamo convinti che il territorio abbia bisogno del nostro contributo così come noi abbiamo bisogno degli imprenditori per far fare esperienza ai nostri studenti”.
A tale proposito, Flavio Marocco, responsabile Marketing di Ferriere Nord S.p.a., ha parlato proprio dell’esperienza di Ferriere Nord con i ragazzi dell’Accademia. “L’anno scorso – ha raccontato – abbiamo organizzato il Pittini Summer Camp ospitando dieci studenti dell’Accademia. Siamo partiti da una domanda-provocazione: come possiamo differenziare un prodotto come l’acciaio, che fra tutti i materiali è quello certamente meno differenziabile? L’unico modo per farlo è puntare sulla valorizzazione del brand aziendale. E’ quanto abbiamo fatto in Pittini l’anno scorso con un profondo restyling, dal brand al logo. Dai giovani studenti abbiamo avuto idee e proposte, frutto di due elementi di cui ogni azienda sente oggi un grande bisogno: la freschezza e la professionalità. Siamo stati tanto soddisfatti dell’esperienza che abbiamo invitato, quest’estate, due studenti dell’Academia in stage per sviluppare alcuni progetti assieme, tra cui, il più importante, la redazione del bilancio aziendale”.