All’esame per la patente con microcamera e auricolare

Continua senza sosta , da parte della Polizia di Stato , l’attività di monitoraggio e verifica della regolarità delle procedure d’esame di teoria per il conseguimento della patente di categoria “B” condotta in stretta sinergia  con gli  Uffici della Motorizzazione Civile di Pordenone.

Nelle settimane appena trascorse, gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione di Polizia Stradale di Pordenone, presenziando in “borghese”, hanno partecipato, insieme ai funzionari della motorizzazione , ad una seduta d’esame teorico, scoprendo due donne , intente a manipolare la seduta di esame.

Gli agenti ,infatti, sono stati insospettiti dal comportamento anomalo delle candidate e dal capo di abbigliamento che indossavano, presentando questi ultimi, un insolito  rigonfiamento . Gli atteggiamenti di palese nervosismo, che hanno attirato l’attenzione degli operatori di Polizia, erano sostanziati da un continuo portarsi delle mani, all’altezza del colletto della giacca e da una postura innaturale, quasi a voler nascondere qualcosa. Al termine dell’esame, perciò, le candidate sono state invitate dagli agenti a consegnare i giubbotti.

A questo punto la scoperta. Le giovani donne, prima di presentarsi all’esame, avevano occultato all’interno dei rispettivi giacconi una pendrive munita di microtelecamera, che permetteva di inviare le immagini delle domande d’esame e un microfono a batteria per comunicare con l’esterno

Da quando poi è emerso nell’immediatezza, le “risposte” venivano fornite alle candidate attraverso un auricolare che le stesse avevano nell’orecchio. In tale contesto, gli agenti hanno proceduto al sequestro dei congegni e denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone le giovani per “truffa aggravata ai danni dello Stato”.