Udine, 6 dic – Il Consiglio delle autonomie a locali (Cal) ha
approvato all’unanimità la proposta di intesa per lo sviluppo
regionale e locale 2018-20, illustrata dall’assessore regionale
alle Autonomie locali, Paolo Panontin, e ha espresso parere
favorevole (15 sì, astenuti Uti Noncello e Uti del Friuli
centrale) anche sulla richiesta di migrazione dei Comuni di
Tricesimo dall’Uti Friuli Centrale a quella del Torre e di
Fontanafredda dall’Uti Noncello all’Uti Livenza-Cansiglio-Cavallo.
Sull’Intesa per lo sviluppo, Panontin ha sottolineato
“l’impegnativo lavoro e la fattiva collaborazione” di tutti gli
attori coinvolti nel processo di concertazione e programmazione,
evidenziandone i conseguenti riparti.
“Gli interventi di area vasta, nel 2018, tengono conto – ha
precisato – sia dei 27 milioni di euro affluiti al bilancio
regionale dalle province di Gorizia, Trieste e Pordenone sia
delle risorse integrative regionali, per un totale di circa 47
milioni di euro a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento
degli enti”.
“Si tratta di risorse – ha osservato – che danno copertura a
tutti i singoli interventi concordati con la Regione e inseriti
nei piani delle 18 Unioni che spaziano in molteplici ambiti
finalizzati a superare le criticità di specifiche aree
territoriali o a svilupparne le potenzialità”.
Fra questi, diversi sono i progetti rivolti alle infrastrutture,
alla mobilità, al turismo, all’assistenza fino alla messa in
sicurezza del territorio, all’efficientamento energetico, alla
cultura e allo sport.
Nel dettaglio, la quota di cofinanziamento degli enti e
l’intervento regionale per il 2018 è di euro 59.627.476,43,
mentre per il 2019 e il 2020 ammonta rispettivamente a
42.976978,60 e 42.055.085,34 euro, per risorse complessive nel
triennio di 144.659.540,37.
Ha ottenuto il via libera, con 15 voti favorevoli e 2 astenuti
(Unione delle Valli e delle Dolomiti Friulane e della Carnia),
anche la proposta presentata da Panontin volta a riformulare i
criteri di distribuzione delle risorse aggiuntive di parte
corrente a beneficio delle Unioni che, secondo l’assessore, viene
incontro alle esigenze manifestate da alcuni rappresentanti del
Cal e punta a dare un maggior equilibrio finanziario ai territori.
“La parte nuova della quota di funzionamento e attività
istituzionale che vale 7.237.458,50 euro – ha spiegato
l’assessore – verrà ripartita per metà alle sole Uti non montane
o a quelle montane che ricevono per la parte derivante dalle ex
Comunità montane meno di 20mila euro, il restante 50 per cento
dei 7,2 milioni di euro sarà destinato a tutte le altre Uti. Le
quote, per entrambe le parti, sono distribuite con il criterio
della popolazione (70 per cento) e del territorio (30 per cento)”.
Il confronto è stato giudicato positivo anche relativamente agli
emendamenti alla legge 6/2006 rappresentati dall’assessore
regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, che ha evidenziato
come fossero nati “a valle delle riflessioni sull’applicazione
della legge 26 di riordino del sistema Regione-Autonomie locali
rispetto alla norma vigente sui servizi sociali. Si tratta di
modifiche per agevolare il passaggio delle funzioni dei servizi
sociali, dall’ambito alle Unioni”.
Domani gli emendamenti potranno essere presentati in Giunta per
poi approdare all’aula del Consiglio regionale. Fra le modifiche
è previsto l’inserimento del bacino di utenza che prevede come le
funzioni dei servizi sociali dei Comuni siano esercitate con
riguardo a un bacino demografico non inferiore ai 45mila
abitanti, ridotto a 25mila per le Unioni con più di metà della
popolazione residente nei territori di Comuni montani o
parzialmente montani con esclusione delle Unioni con Comuni
rientranti nella zona omogena del Carso. Sotto la soglia
stabilita è necessario convenzionarsi.
Viene poi definito uno standard sul numero di assistenti sociali,
prevedendone uno ogni 3000 abitanti, e l’impossibilità per le
Unioni di delegare gli interventi relativi al servizio sociale
professionale e al segretariato sociale.
Il Cal ha espresso parere positivo all’unanimità anche sulla
delibera della Giunta regionale in merito al regolamento sulle
caratteristiche dei veicoli, degli strumenti operativi, delle
tessere personali di riconoscimento e delle divise con i relativi
elementi identificativi in dotazione ai corpi di polizia locale.
Via libera anche ai due provvedimenti dell’Esecutivo sulle
modifiche sia del regolamento del portale per lo sportello unico
per le attività produttive e per le attività di servizi sia per
quello in materia di definizione dei requisiti, dei criteri e
delle evidenze minimi strutturali, tecnologici e organizzativi
per la realizzazione e l’esercizio di servizi semiresidenziali e
residenziali per anziani.
Sono stati nominati, infine, i coordinatori della II, III e IV
commissione del Cal, ovvero Daniele Chiarvesio (Unione
Collinare), Christian Vaccher (Unione Sile e Meduna) e Fabio Di
Bernardo (Unione del Gemonese).
ARC/LP/fc
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