Cal: Pnrr, in regione 52 poli formativi per la transizione digitale

Delibera della Giunta approvata dal Consiglio delle autonomie
locali

Pordenone, 8 mar – Parere favorevole all’unanimità del Cal
(Consiglio delle autonome locali) alla delibera della Giunta
regionale che prevede i criteri per definire gli ambiti
territoriali in cui suddividere il territorio regionale al fine
dell’attivazione dei Punti di facilitazione digitale. Questi
ultimi sono previsti dal Piano operativo nell’ambito della
costituzione della Rete territoriale dei servizi di facilitazione
digitale volta all’attuazione della transizione digitale
finanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Come illustrato ai componenti del Cal dall’assessore regionale al
Patrimonio e ai sistemi informativi si tratta del Piano di
comunità digitale che mira a realizzare, entro il 2025, i
previsti Punti di facilitazione e formazione dei cittadini al
fine di dotarli delle competenze per affrontare la transizione
digitale.

La Regione a questo scopo ha a disposizione poco meno di 2,3
milioni di euro. Il piano – che sarà coordinato da Insiel,
società in house della Regione – punta a creare 52 poli della
formazione digitale sul territorio del Friuli Venezia Giulia
coinvolgendo complessivamente 41 mila cittadini nei percorsi
formativi.

E’ necessario, ha evidenziato il componente della Giunta
regionale, puntare con decisione sulla grande opportunità della
transizione digitale. Le ricadute che si avranno sul fronte della
semplificazione della vita dei cittadini riguardano tutti gli
ambiti, non ultimo quello della sanità in cui i vantaggi di una
digitalizzazione alla portata di tutti, come ribadito
dall’assessore, potrebbero essere molto importanti.

Riguardo all’operatività del piano la Giunta ha ritenuto
opportuno adottare come modello di riferimento, al fine di
suddividere il territorio regionale per la costituzione dei “poli
di facilitazione digitale”, quello esistente degli Ambiti per la
gestione associata del Servizio sociale dei Comuni: saranno in
media tra i poli per ciascun Ambito. Questo, ha evidenziato
l’assessore, anche in ragione della pregressa collaborazione già
assunta tra gli enti e al fine di evitare l’inutile
sovrapposizioni di diversi schemi di ripartizione territoriale.

Il provvedimento dell’Esecutivo regionale approvato dal Cal
prevede, inoltre, che gli Ambiti con una popolazione inferiore a
28 mila residenti devono associarsi ad altri Ambiti per
raggiungere la prevista quota minima di abitanti. La delibera
determina poi i requisiti tecnico-operativi per l’individuazione
degli enti capofila del progetto.

Una sfida importante, ha aggiunto l’assessore, nella quale oltre
agli enti locali saranno coinvolte le associazioni del Terzo
settore. Nel percorso di realizzazione dei poli di formazione, è
stato assicurato dall’esponente della Giunta regionale, la
Regione affiancherà i Comuni in ogni passaggio, in particolare
con l’intervento e il supporto di Insiel.
ARC/LIS/gg

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