Ccaa: Torrenti, confidiamo in futuro accorpamento

Udine, 4 ago – “Riteniamo che questa sia un’opportunità
sprecata, anche in considerazione della debolezza della Camera
della Venezia Giulia rispetto a quella del Friuli. In ogni caso,
sia pur nei tempi necessari alla predisposizione di una norma ad
hoc, l’accorpamento rimane sullo sfondo. E dunque confidiamo che
l’obiettivo di un’unica Camera di commercio in Friuli Venezia
Giulia possa essere comunque raggiunto”.

Lo ha evidenziato l’assessore regionale Gianni Torrenti,
all’indomani della decisione del Governo di costituire due Enti
camerali in Friuli Venezia Giulia, sottolineando come un soggetto
unico “è anche coerente con l’assetto istituzionale della Regione
e con l’ipotesi di una Regione sempre più forte e sempre più
unita assieme”.

Ripercorrendo quanto avvenuto a Roma nella giornata di ieri,
Torrenti ha ricordato che la decisione di mantenere due enti
camerali distinti è avvenuta “dopo una discussione alla mattina
che ci aveva portato all’accoglimento di due emendamenti molto
importanti che avrebbero dato assoluta garanzia di
rappresentatività a tutti i territori”.

“L’ipotesi formulata dalla Regione – ha precisato – avrebbe
sancito il pari ed equilibrato diritto di Gorizia, di Trieste, di
Udine e di Pordenone di essere presenti nella Giunta camerale. E
parallelamente quella nostra ipotesi avrebbe salvaguardato la
Commissione d’esame del Fondo Gorizia. Siamo convinti che questo
sarebbe stato il punto più avanzato possibile, offrendo la
prospettiva di un organismo forte perché rappresentativo di
100mila imprese e quindi con le spalle robuste anche nei
confronti del resto del Paese”.

Nel ricordare come, nel pomeriggio, è infine prevalsa la tesi
delle due Camere distinte, “che il Governo ha motivato con
ragioni tecniche”, l’assessore Torrenti ha riconosciuto che
quanto deciso “rappresenta una soluzione che “chiaramente anche
una parte di territorio ha difeso”.

Riferendosi alla possibilità di un’eventuale ricorso, di cui si
parla a Pordenone, Torrenti ha concluso precisando: “dal momento
che il nostro parere non era vincolante, che non abbiamo
competenza e che le motivazioni addotte dal Governo sono
tecniche, e anche se un eventuale ricorso appare essere in capo
ai soggetti direttamente coinvolti, faremo comunque un
approfondimento. La posizione politica della Regione è stata
espressa, sia pure a titolo di principio, in conferenza
Stato-Regioni”.
ARC/PPD

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