CULTURA: TORRENTI, CATALOGO MUSEI DIOCESANI STRUMENTO DI PROMOZIONE

Udine, 28 nov – “Un volume prezioso, che riesce a riportare e a
esprimere la qualità dei reperti artistici custoditi nel Museo
Diocesano e Gallerie del Tiepolo, e promuove questi beni
favorendo la conoscenza del patrimonio artistico”.

Così l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, in
occasione della presentazione del libro, ha commentato il primo
Catalogo generale che illustra e descrive i musei Diocesani e le
opere che sono custodite nel palazzo Patriarcale, ora
arcivescovile, di Udine.

Si tratta infatti di una accurata e minuziosa guida al percorso
che i visitatori possono seguire nel complesso arcivescovile e
rappresenta uno strumento di promozione culturale e turistica.

Come ha infatti ricordato l’arcivescovo di Udine, Andrea Bruno
Mazzocato, i Musei diocesani, che affondano le radici agli inizi
del Novecento, sono meta di visitatori e studiosi da tutto il
mondo e sono un fiore all’occhiello della proposta culturale del
Friuli Venezia Giulia.

Di recente, per esempio, sono giunti ospiti da Gran Bretagna e
Giappone e sono tante le scolaresche che hanno potuto arricchire
il loro bagaglio di nozioni e di emozioni generate dalla storia
dell’arte, ammirando gli affreschi di Giovambattista Tierpolo o i
dipinti di Palma il Giovane, Giovanni Battista Grassi o di
Bernardino Luini.

Emozioni e conoscenza, come ha sostenuto Torrenti, che possono
scaturire anche dalla lettura del catalogo, occasione per un
affascinante viaggio nella storia del museo e tra le opere che vi
sono custodite.

Realizzato con il sostegno della Regione, come hanno ricordato il
direttore del Museo Diocesano, Giuseppe Bergamini, il quale ne è
il curatore assieme a Luciana Marioni Bros, e gli altri
intervenuti, il volume è un manifesto della valenza artistica dei
reperti e del complesso che li ospita.

Complesso, nel quale il Museo ha sede oramai da vent’anni.

La realizzazione del catalogo è anche stata occasione per gli
esperti per rivisitare, studiare, e ove possibile restaurare il
patrimonio di arte e cultura, espressione della storia e della
vita della comunità locale, che trovava nell’arte sacra una
sintesi puntuale.

Nelle 340 pagine del Catalogo, assieme alla descrizione dei
contenuti artistici del palazzo Patriarcale, gli affreschi del
Tiepolo, sono illustrate le opere pittoriche, capolavori di
scultura lignea, dell’oreficeria e alte testimonianze artistiche
di devozione popolare provenienti dalle chiese dell’arcidiocesi.

Come ha ricordato Bergamini, nel 1976, il museo divenne il punto
di riferimento sul territorio per la raccolta delle numerose
opere d’arte provenienti dalle chiese distrutte o danneggiate e
consentì di studiare, valorizzare, restituire alla fruizione
pubblica migliaia di dipinti, sculture, mobili, argenteria,
suppellettili, e altri reperti di arte sacra delle chiese
dell’arcidiocesi di Udine.
ARC/CM/Red

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