Diritto all’educazione, aggiornati i lasciti Fior e Di Toppo Wassermann

palazzo_d'aroncoCon 25 favorevoli e nessun astenuto o contrario, il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta di giovedì 16 marzo l’aggiornamento di alcuni degli adempimenti previsti dai lasciti Fior e di Toppo Wassermann, entrambi dedicati, per disposizione dei rispettivi donatori, al sostegno e alla crescita educativa di giovani in situazioni di svantaggio sociale o economico. «A distanza di tanto tempo era necessario attualizzare l’utilizzo di questi generosi lasciti affinché potessero mantenere efficacia ed effettiva utilità – spiega il sindaco di Udine, Furio Honsell –. Negli ultimi anni, infatti, era diventato sempre più difficile reperire dei beneficiari applicando le disposizioni testamentarie originarie, che nel caso del legato di Toppo Wassermann risalgono addirittura al 1876. Con questo aggiornamento i fondi a disposizione potranno essere impiegati in modo più mirato, sempre chiaramente nel rispetto delle volontà testamentarie».

Per capire quanto alcuni vincoli delle disposizioni testamentarie fossero ormai anacronistici basti notare che il settecentesco palazzo Garzolini, sede dello storico collegio di Toppo Wassermann, collegato all’omonimo lascito, fu convitto dal 1900 fino all’anno scolastico 1980-1981, e nel 2001 è stato concesso in uso all’Università di Udine. Impossibile, pertanto, dar seguito a volontà testamentarie riferite a un collegio ormai da molto tempo inesistente. Allo stesso modo l’applicazione del legato Fior Benvenuto Elia (testamento olografo risalente al 1976) ha incontrato negli ultimi anni numerose difficoltà a reperire i destinatari delle borse e dei premi indicati dalle disposizioni testamentarie, come a esempio “giovani dai 6 ai 14 anni, orfani di padre e di madre, oppure del solo padre, di disagiate condizioni economiche, nati e domiciliati nella Provincia di Udine, da albergare in appropriati istituti”.

«Abbiamo cercato di definire nuove destinazioni alle rendite il più coerenti possibile con le volontà testamentarie dei due lasciti – sottolinea l’assessore all’Educazione, Sport e Stili di vita, Raffaella Basana –. In questo modo potremo ad esempio mettere a disposizione delle scuole strumenti compensativi per alunni svantaggiati, in particolare con Bisogni educativi speciali o Disturbi specifici di apprendimento, finanziare il bonus scuola, erogare borse di studio per dottorati di ricerca o scuole di specializzazione, il tutto finalizzato a garantire le pari opportunità educative». Il testo originario approvato dalla giunta comunale è stato modificato durante la discussione in Consiglio con l’approvazione di tre distinti emendamenti presentati rispettivamente dall’assessore Basana e dal consigliere comunale Enrico D’Este (Innovare), dalla consigliera Maria Letizia Burtulo (Pd) e dal consigliere Fleris Parente (M5S).

Una parte delle rendite del legato di Toppo Wassermann sarà destinata, con periodicità triennale, alle scuole primarie e secondarie della città per l’acquisto di strumenti compensativi per gli alunni in condizioni di svantaggio, a fronte di Bisogni educativi speciali (Bes), o con con grave disabilità e Disturbi specifici di apprendimento (Dsa). Sempre con periodicità annuale una parte delle rendite del lascito di Toppo Wassermann permetteranno di finanziare il cosiddetto bonus sport, beneficio comunale destinato agli alunni appartenenti a famiglie in gravi difficoltà economiche che contribuisce al pagamento delle spese necessarie per l’esercizio di una disciplina sportiva. Il lascito di Toppo Wassermann permetterà poi di assegnare annualmente alcune borse di studio a studenti residenti in un Comune della provincia di Udine, iscritti al primo anno di uno dei corsi di studio istituiti dall’Università di Udine o da Istituti tecnici superiori di Udine, appartenenti a famiglie che si trovino in condizioni economiche particolarmente disagiate e in grado di rispondere a criteri di merito scolastico. A queste iniziative si aggiungerà infine l’attivazione di un servizio di sostegno socio-educativo sia individuale sia di gruppo volto a favorire l’apprendimento, l’integrazione e la socializzazione dei bambini tra i 6 e gli 11 anni in condizioni di grave disabilità o affetti da disturbi specifici di apprendimento, oppure in situazione di grave svantaggio personale/familiare derivante da fattori socio-economici, linguistici o culturali, e che frequentino il servizio comunale di doposcuola.

Per quanto riguarda invece i fondi del legato Fior è prevista l’istituzione di borse di studio da destinare a studenti universitari, nati e domiciliati in provincia di Udine che frequentino presso una Università italiana un corso di studio del 3° ciclo (dottorato di ricerca o scuola di specializzazione), e che non risultino in alcun modo già sovvenzionati, si trovino in condizioni economiche disagiate e rispondano a requisiti di merito scolastico. Un’altra parte permetterà infine di sostenere, con periodicità annuale, gli alunni e le famiglie in condizione di particolare disagio socio-economico. Questi sussidi, destinati alle famiglie di bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni, avranno un ammontare predefinito, differenziato per ordine di scuola e per classi scolastiche interessate e si configureranno come buono-spesa per l’acquisto di materiali e strumenti necessari per le attività da svolgere durante l’orario scolastico.

 

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palazzo_d'aroncoCon 25 favorevoli e nessun astenuto o contrario, il Consiglio comunale ha approvato, nella seduta di giovedì 16 marzo l’aggiornamento di alcuni degli adempimenti previsti dai lasciti Fior e di Toppo Wassermann, entrambi dedicati, per disposizione dei rispettivi donatori, al sostegno e alla crescita educativa di giovani in situazioni di svantaggio sociale o economico. «A distanza di tanto tempo era necessario attualizzare l’utilizzo di questi generosi lasciti affinché potessero mantenere efficacia ed effettiva utilità – spiega il sindaco di Udine, Furio Honsell –. Negli ultimi anni, infatti, era diventato sempre più difficile reperire dei beneficiari applicando le disposizioni testamentarie originarie, che nel caso del legato di Toppo Wassermann risalgono addirittura al 1876. Con questo aggiornamento i fondi a disposizione potranno essere impiegati in modo più mirato, sempre chiaramente nel rispetto delle volontà testamentarie».

Per capire quanto alcuni vincoli delle disposizioni testamentarie fossero ormai anacronistici basti notare che il settecentesco palazzo Garzolini, sede dello storico collegio di Toppo Wassermann, collegato all’omonimo lascito, fu convitto dal 1900 fino all’anno scolastico 1980-1981, e nel 2001 è stato concesso in uso all’Università di Udine. Impossibile, pertanto, dar seguito a volontà testamentarie riferite a un collegio ormai da molto tempo inesistente. Allo stesso modo l’applicazione del legato Fior Benvenuto Elia (testamento olografo risalente al 1976) ha incontrato negli ultimi anni numerose difficoltà a reperire i destinatari delle borse e dei premi indicati dalle disposizioni testamentarie, come a esempio “giovani dai 6 ai 14 anni, orfani di padre e di madre, oppure del solo padre, di disagiate condizioni economiche, nati e domiciliati nella Provincia di Udine, da albergare in appropriati istituti”.

«Abbiamo cercato di definire nuove destinazioni alle rendite il più coerenti possibile con le volontà testamentarie dei due lasciti – sottolinea l’assessore all’Educazione, Sport e Stili di vita, Raffaella Basana –. In questo modo potremo ad esempio mettere a disposizione delle scuole strumenti compensativi per alunni svantaggiati, in particolare con Bisogni educativi speciali o Disturbi specifici di apprendimento, finanziare il bonus scuola, erogare borse di studio per dottorati di ricerca o scuole di specializzazione, il tutto finalizzato a garantire le pari opportunità educative». Il testo originario approvato dalla giunta comunale è stato modificato durante la discussione in Consiglio con l’approvazione di tre distinti emendamenti presentati rispettivamente dall’assessore Basana e dal consigliere comunale Enrico D’Este (Innovare), dalla consigliera Maria Letizia Burtulo (Pd) e dal consigliere Fleris Parente (M5S).

Una parte delle rendite del legato di Toppo Wassermann sarà destinata, con periodicità triennale, alle scuole primarie e secondarie della città per l’acquisto di strumenti compensativi per gli alunni in condizioni di svantaggio, a fronte di Bisogni educativi speciali (Bes), o con con grave disabilità e Disturbi specifici di apprendimento (Dsa). Sempre con periodicità annuale una parte delle rendite del lascito di Toppo Wassermann permetteranno di finanziare il cosiddetto bonus sport, beneficio comunale destinato agli alunni appartenenti a famiglie in gravi difficoltà economiche che contribuisce al pagamento delle spese necessarie per l’esercizio di una disciplina sportiva. Il lascito di Toppo Wassermann permetterà poi di assegnare annualmente alcune borse di studio a studenti residenti in un Comune della provincia di Udine, iscritti al primo anno di uno dei corsi di studio istituiti dall’Università di Udine o da Istituti tecnici superiori di Udine, appartenenti a famiglie che si trovino in condizioni economiche particolarmente disagiate e in grado di rispondere a criteri di merito scolastico. A queste iniziative si aggiungerà infine l’attivazione di un servizio di sostegno socio-educativo sia individuale sia di gruppo volto a favorire l’apprendimento, l’integrazione e la socializzazione dei bambini tra i 6 e gli 11 anni in condizioni di grave disabilità o affetti da disturbi specifici di apprendimento, oppure in situazione di grave svantaggio personale/familiare derivante da fattori socio-economici, linguistici o culturali, e che frequentino il servizio comunale di doposcuola.

Per quanto riguarda invece i fondi del legato Fior è prevista l’istituzione di borse di studio da destinare a studenti universitari, nati e domiciliati in provincia di Udine che frequentino presso una Università italiana un corso di studio del 3° ciclo (dottorato di ricerca o scuola di specializzazione), e che non risultino in alcun modo già sovvenzionati, si trovino in condizioni economiche disagiate e rispondano a requisiti di merito scolastico. Un’altra parte permetterà infine di sostenere, con periodicità annuale, gli alunni e le famiglie in condizione di particolare disagio socio-economico. Questi sussidi, destinati alle famiglie di bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni, avranno un ammontare predefinito, differenziato per ordine di scuola e per classi scolastiche interessate e si configureranno come buono-spesa per l’acquisto di materiali e strumenti necessari per le attività da svolgere durante l’orario scolastico.

 

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