E’ friulano il ragazzo che ai Mondiali Under 20 ha corso con la mano tra le gambe per evitare una situazione imbarazzante

Lo scorso mese a Rieti Alberto Nonino ha vinto il titolo italiano juniores nel decathlon, che gli ha permesso di accedere ai Mondiali di categoria in Colombia. La gara più lunga che si articola in dieci discipline durante due giornate ha visto trionfare Alberto con 6 nuovi personali su dieci ottenendo il punteggio di 7112 che ha pemesso anche di superare il minimo di qualificazione per i Mondiali a Cali in Colombia nella prima settimana di Agosto.

Durante i 400 metri piani, Alberto si è trovato a dover affrontare una situazione imbarazzante, che non gli ha permesso di gareggiare in modo ottimale, facendogli concludere la gara in ultima posizione

Una volta iniziata la gara, l’atleta si è trovato nella situazione di dover correre cercando di non far uscire dai pantaloncini il proprio pene. Così già dopo poche decine di metri il ragazzo ha dovuto “sistemare la situazione in corsa” rallentando e non potendo correre in modo ottimale, facendolo arrivare ultimo.

L’atleta di 18 anni è stato vittima della sua inesperienza nella corsa senza mutande e con i pantaloni più tipici delle lunghe distanze e delle prove di percorso che di velocità, spiega “Runnersworld“. Le conseguenze sono state notate fin dall’inizio. All’uscita della prima curva l’atleta doveva già portarsi la mano sinistra ai pantaloni perché il pene gli sfuggiva da sotto e cominciò a barcollare, situazione che si è ripetuta altre cinque volte durante la curva successiva e il rettilineo finale , a cui Nonino è arrivato ben piazzato ma è stato superato da quasi tutti per finire ultimo con 51.57s.