Esenzioni Cosap per tende e terrazzi: 400 i beneficiari

udine-tendeSono 400 i beneficiari della soppressione dell’obbligo del Cosap per alcuni tipi di occupazioni, tra le quali tende, pensiline e cappotti termoisolanti di fabbricati, decisa dal Consiglio comunale, nella seduta dello scorso 27 aprile.

La prossima settimana inizieranno a pervenire agli interessati le lettere, inviare dall’amministrazione comunale, per informare i contribuenti sulla loro situazione.

Oltre ai 126 che non hanno ancora versato nulla (e che riceveranno una lettera, a firma degli assessori al Bilancio Cinzia Del Torre e al Commercio Alessandro Venanzi, per confermare la soppressione dell’obbligo di pagamento), ci sono 400 contribuenti che, avendo già versato la quota 2017, avranno diritto a vari rimborsi.

Il numero più cospicuo, 293, sono i soggetti che hanno diritto al rimborso completo, e si vedranno recapitare quindi a casa, oltre alla comunicazione, anche un modello per comunicare l’IBan sul quale il Comune andrà a effettuare il versamento. Ventisette sono invece i contribuenti che, avendo un debito con l’amministrazione pubblica, vedranno una restituzione parziale in quanto la somma dovuta andrà proprio a chiudere le posizioni debitorie. Anche questi riceveranno il modulo per la comunicazione dell’Iban per il versamento del residuo.

Infine ci sono 80 soggetti che vedranno il rimborso andare a chiudere parzialmente o del tutto un debito precedente, e che quindi non avranno accrediti.

«Il tempo trascorso tra la delibera di consiglio e l’effettivo invio delle lettere – spiega l’assessore Del Torre – è dovuto proprio al lavoro necessario a raccogliere tutti i dati, così da poter inviare missive personalizzate ai singoli contribuenti e calcolare nel dettaglio l’entità dei rimborsi o delle compensazioni. Tutti poi saranno informati sul fatto che il prossimo anno il versamento non sarà dovuto».

«L’esenzione delle tende era un intervento promesso per ovviare a una tassa statale ingiusta, e in linea con il nostro operato che ha sempre avuto come obiettivo l’abbassamento della pressione fiscale, che a Udine è tra le più basse d’Italia – spiega l’assessore al Commercio Alessandro Venanzi – . Sempre nelle linee dell’amministrazione si colloca anche l’esenzione del rivestimento delle case (il cosiddetto ”cappotto”), così da supportare l’efficientamento energetico. E infine, con l’esenzione degli interventi sull’arredo, si vuole sostenere a chi si impegna ad abbellire la città».

Si ricorda che l’elenco delle esenzioni dal canone comprende le occupazioni al di sotto del metro quadro o lineare, i balconi o verande, le tende e le pensiline, gli isolamenti termici, le fioriere e altri decori urbani, i portabici a uso pubblico, i passi carrabili, e le opere per portatori di handicap, nonché le occupazioni temporanee (sotto le 3 ore) e le luminarie o altri addobbi per festività. Il canone poi non si applicherà neppure alle occupazioni di Stato, Regioni, Comuni e di altri enti pubblici se effettuate per scopi benefici, di federazioni sportive (purché inferiori a due giorni e senza scopo di lucro), e delle parrocchie per sagre tradizionali.

 

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udine-tendeSono 400 i beneficiari della soppressione dell’obbligo del Cosap per alcuni tipi di occupazioni, tra le quali tende, pensiline e cappotti termoisolanti di fabbricati, decisa dal Consiglio comunale, nella seduta dello scorso 27 aprile.

La prossima settimana inizieranno a pervenire agli interessati le lettere, inviare dall’amministrazione comunale, per informare i contribuenti sulla loro situazione.

Oltre ai 126 che non hanno ancora versato nulla (e che riceveranno una lettera, a firma degli assessori al Bilancio Cinzia Del Torre e al Commercio Alessandro Venanzi, per confermare la soppressione dell’obbligo di pagamento), ci sono 400 contribuenti che, avendo già versato la quota 2017, avranno diritto a vari rimborsi.

Il numero più cospicuo, 293, sono i soggetti che hanno diritto al rimborso completo, e si vedranno recapitare quindi a casa, oltre alla comunicazione, anche un modello per comunicare l’IBan sul quale il Comune andrà a effettuare il versamento. Ventisette sono invece i contribuenti che, avendo un debito con l’amministrazione pubblica, vedranno una restituzione parziale in quanto la somma dovuta andrà proprio a chiudere le posizioni debitorie. Anche questi riceveranno il modulo per la comunicazione dell’Iban per il versamento del residuo.

Infine ci sono 80 soggetti che vedranno il rimborso andare a chiudere parzialmente o del tutto un debito precedente, e che quindi non avranno accrediti.

«Il tempo trascorso tra la delibera di consiglio e l’effettivo invio delle lettere – spiega l’assessore Del Torre – è dovuto proprio al lavoro necessario a raccogliere tutti i dati, così da poter inviare missive personalizzate ai singoli contribuenti e calcolare nel dettaglio l’entità dei rimborsi o delle compensazioni. Tutti poi saranno informati sul fatto che il prossimo anno il versamento non sarà dovuto».

«L’esenzione delle tende era un intervento promesso per ovviare a una tassa statale ingiusta, e in linea con il nostro operato che ha sempre avuto come obiettivo l’abbassamento della pressione fiscale, che a Udine è tra le più basse d’Italia – spiega l’assessore al Commercio Alessandro Venanzi – . Sempre nelle linee dell’amministrazione si colloca anche l’esenzione del rivestimento delle case (il cosiddetto ”cappotto”), così da supportare l’efficientamento energetico. E infine, con l’esenzione degli interventi sull’arredo, si vuole sostenere a chi si impegna ad abbellire la città».

Si ricorda che l’elenco delle esenzioni dal canone comprende le occupazioni al di sotto del metro quadro o lineare, i balconi o verande, le tende e le pensiline, gli isolamenti termici, le fioriere e altri decori urbani, i portabici a uso pubblico, i passi carrabili, e le opere per portatori di handicap, nonché le occupazioni temporanee (sotto le 3 ore) e le luminarie o altri addobbi per festività. Il canone poi non si applicherà neppure alle occupazioni di Stato, Regioni, Comuni e di altri enti pubblici se effettuate per scopi benefici, di federazioni sportive (purché inferiori a due giorni e senza scopo di lucro), e delle parrocchie per sagre tradizionali.

 

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