Folkest: Joan Baez al Castello di Udine mercoledì 8 agosto


L’international folk festival friulano Folkest, che festeggia quest’anno il suo quarantennale continuando a dare voce alle radici cultural-musicali di ogni parte del mondo, suggella la sua 40^ edizione con la presenza di una stella internazionale senza tempo con un concerto che si preannuncia come uno degli eventi dell’estate musicale della nostra regione.

La leggenda della canzone americana Joan Baez approderà, infatti, al Castello di Udine mercoledì 8 agosto (inizio alle 21.00) in una delle quattro tappe italiane del suo tour mondiale d’addio alle scene, realizzato in occasione dell’ultima tournée dedicata al nuovo disco, Whistle Down The Wind, uscito questa primavera, a dieci anni dall’ultima produzione discografica.

Intense ballate folk e inesauste lotte per i diritti civili: in più di mezzo secolo di musica, Joan Baez ha cantato tutto questo, divenendo non solo la voce femminile più celebre e impegnata degli anni ’60, ma anche il simbolo di un’intera generazione. La carriera di Joan Baez ha, infatti, attraversato oltre 50 anni durante i quali ha marciato in prima linea nel movimento per i diritti civili, ha introdotto Bob Dylan nel mondo musicale e non, ha ispirato Vaclav Havel a combattere per la Repubblica Ceca, e continua tuttora a sostenere con passione e forza tutte le cause che abbraccia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Lifetime Achievement Award della Recording Academy e il premio Ambassador of Conscience di Amnesty International. Baez ha combattuto a fianco di Martin Luther King, è scesa in campo con Cesar Chavez, ha militato contro la guerra del Vietnam, ha sostenuto la protesta delle Dixie Chicks contro la guerra in Iraq, è salita sul palco con Nelson Mandela all’Hyde Park di Londra mentre il mondo festeggiava il suo 90esimo compleanno e, più recentemente, ha protestato per la costruzione in Dakota dell’oleodotto nella riserva Sioux di Standing Rock. Ancora oggi continua a sostenere con passione le cause che abbraccia.

Quello uscito in primavera è il suo primo album in studio dal 2008, prodotto da Joe Henry (vincitore di 3 Grammy Award che vanta collaborazioni con Lisa Hannigan, Allen Touissant, Elvis Costello, Solomon Burke, Ani DiFranco…) con interpretazioni di brani scritti da Tom Waits, Josh Ritter, Anohni, Joe Henry, Eliza Gilkyson, Mary Chapin Carpenter, Tim Eriksen.

Whistle Down The Wind è stato registrato in soli dieci giorni a Los Angeles. “In queste canzoni guardo alla mia età, a quello che mi sta attorno, al passato e a quello che faccio ora come donna”, racconta l’usignolo del folk. “Non possiamo cantare fino alla morte”, spiega ironicamente, “per me è anche una questione di corde vocali: sono diventate più difficili da governare, ora voglio dipingere e la smetto con i tour”.

La cantautrice settantasettenne ha infatti annunciato che quella dell’estate 2018 è la sua ultima tournée ufficiale. “Sono felice di essere davanti al pubblico con un bellissimo nuovo album di cui sono davvero orgogliosa e accolgo con piacere l’opportunità di condividere questa nuova emozione con i miei fan storici ed il pubblico in tutto il mondo”. Il lungo tour d’addio alle scene sta attraversando adesso tutta l’Europa per approdare in questi giorni anche in Italia, e nella nostra regione in particolare con questa data esclusiva per Folkest.

Ospitare la Baez in uno degli ultimi concerti di una carriera straordinaria – commenta il direttore artistico di Folkest, Andrea Del Favero – è un onore e un impegno non da poco per il nostro festival. A Joan Baez siamo particolarmente legati per alcuni ricordi spilimberghesi nel dopo-concerto quando negli anni Novanta, insieme a Miriam Makeba, fece da battipista alla lunga schiera di artisti internazionali di altissima qualità che siamo stati in grado di proporre al pubblico della nostra regione (e non solo)”.